Notizie sul filosofo Talete

NOTIZIE SUL FILOSOFO TALETE - I parte
Versione greco Diogene Laerzio
Traduzione libro  Meletan - pagina 442 numero 181

Ἦν τοίνυν ὁ Θαλῆς, ὡς μὲν Ἡρόδοτος καὶ Δοῦρις καὶ Δημόκριτός φασι, πατρὸς μὲν Ἐξαμύου, μητρὸς δὲ Κλεοβουλίνης, ἐκ τῶν Θηλιδῶν, οἵ εἰσι Φοίνικες, εὐγενέστατοι τῶν ἀπὸ Κάδμου καὶ Ἀγήνορος.

<Ἦν δὲ τῶν ἑπτὰ σοφῶν, καθὰ καὶ Πλάτων φησί· καὶ πρῶτος σοφὸς ὠνομάσθη ἄρχοντος Ἀθήνησι Δαμασίου, καθ’ ὃν καὶ οἱ ἑπτὰ σοφοὶ ἐκλήθησαν, ὥς φησι Δημήτριος ὁ Φαληρεὺς ἐν τῇ τῶν Ἀρχόντων ἀναγραφῇ. Ἐπολιτογραφήθη δὲ ἐν Μιλήτῳ, ὅτε ἦλθε σὺν Νείλεῳ ἐκπεσόντι Φοινίκης· ὡς δ’ οἱ πλείους φασίν, ἰθαγενὴς Μιλήσιος ἦν καὶ γένους λαμπροῦ.

 Μετὰ δὲ τὰ πολιτικὰ τῆς φυσικῆς ἐγένετο θεωρίας. Καὶ κατά τινας μὲν σύγγραμμα κατέλιπεν οὐδέν· ἡ γὰρ εἰς αὐτὸν ἀναφερομένη ναυτικὴ ἀστρολογία Φώκου λέγεται εἶναι τοῦ Σαμίου. Καλλίμαχος δ’ αὐτὸν οἶδεν εὑρέτην τῆς ἄρκτου τῆς μικρᾶς [...]. Δοκεῖ δὲ κατά τινας πρῶτος ἀστρολογῆσαι καὶ ἡλιακὰς ἐκλείψεις καὶ τροπὰς προειπεῖν, ὥς φησιν Εὔδημος ἐν τῇ Περὶ τῶν ἀστρολογουμένων ἱστορίᾳ· ὅθεν αὐτὸν καὶ Ξενοφάνης καὶ Ἡρόδοτος θαυμάζει.

[...] Ἔνιοι δὲ καὶ αὐτὸν πρῶτον εἰπεῖν φασιν ἀθανάτους τὰς ψυχάς· ὧν ἐστι Χοιρίλος ὁ ποιητής.

Il padre di Talete, dunque, come vogliono Erodoto, Duride e Democrito si chiamava Examio, la madre Cleobulina, della stirpe dei Telidi che sono fenici, i piú nobili tra i discendenti di Cadmo e di Agenore.

(Era uno dei Sette Sapienti) a quanto afferma anche Platone e per primo fu chiamato sapiente, essendo Damasio arconte in Atene [582-581 a.C.] al tempo in cui anche i Sette Sapienti ebbero tale nome, come testimonia Demetrio Falereo nella Lista degli arconti.

Gli fu data la cittadinanza di Mileto quando vi giunse insieme a Nileo esiliato dalla Fenicia, ma, come i piú sostengono, era cittadino originario di Mileto e di nobile famiglia.

Dopo la politica si dette agli studi naturali. Secondo alcuni non lasciò nessun’opera perché l’Astrologia nautica che gli viene attribuita si dice appartenga a Foco di Samo.

Traduzione dal libro Atena

Ενιοι μεν λεγουσι Θαλην Θαλην και ....... οτε ημιν ισομεγεθεις εισιν

Raccontano alcuni che Talete sia che si maritò sia che ebbe un figlio;  invece altri (raccontano), che rimase celibe e che adottò il figlio della sorella.

Quando gli fu chiesto perché non procreasse figli, rispose paradossalmente: "Non genero figli perché sono amante di figli". Dicono anche che spinto dalla madre a maritarsi, disse: "non è ancora il momento". Inoltre, Geronimo di Rodi dice che Talete, volendo dimostrare quanto fosse facile il diventare ricchi, quando stava per esserci una raccolta di olive, avendo fatto una previsione, prese in affitto i frantoi e raccolse un'infinita quantità di denaro.

Disse che l'acqua era l'origine di tutte le cose e che il mondo era animato e pieno di spiriti. Si dice che egli distinse le stagioni dell'anno, e che divise l'anno in trecentosessantacinque giorni.

Nessuno fu suo maestro, per altro navigò verso l'Egitto, e dialogò con i sacerdoti. Geronimo dice che egli misurò le piramidi dall'ombra, osservandone esattamente l'ombra, quando erano di pari grandezza.

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