Traduzione versione latino (dal De Bello Gallico)

Messaggioda ale0001234000 » 27 dic 2022, 16:36

"Caesar, signifero interfecto, signo amisso, reliquarum cohortium omnibus fere centurionibus aut vulneratis aut occisis, inter hos primipilo Sextio Baculo, forti viro, multis gravibusque vulneribus confecto, ut iam se sustinere non posset, ubi reliquos esse tardiores et nonnullos ab novissimis proelio excedere et tela vitare et rem esse in angusto vidit, in primam aciem processit et signa inferre et manipulos laxare iussit. Cuius adventu redintegrato animo, cum pro se quisque in conspectu imperatoris etiam in extremis suis rebus operam navare cuperet, paulum hostium impetus tardatus est."

ale0001234000

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Messaggioda cenerentola70 » 27 dic 2022, 20:19

Cesare, ucciso l’alfiere, perduta l’insegna, uccisi o feriti quasi tutti i centurioni delle restanti coorti, tra questi il centurione di grado più elevato Sestio Baculo, uomo forte, sfinito da molte e gravi ferite, da non potersi ormai sostenere, non appena vide che i rimanenti erano molto lenti e alcuni si allontanavano dai più freschi in battaglia ed evitavano i dardi e la situazione era in una condizione critica, procedette verso la prima schiera e ordinò di attaccare e di alleggerire i centurioni di grado più elevato. Rinfrancato l’animo grazie all’arrivo di costui, ciascuno desiderando per sé eseguire l’opera al cospetto del comandante anche nelle loro estreme situazioni, fu un poco rallentato l’impeto dei nemici.

cenerentola70

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