Considerava l'uso della ricchezza e del denaro non diverso dallo sperpero, che erano sordidi e spilorci quelli a cui il il computo delle spese costava, che erano splendidi e veramente magnifici, coloro i quali facevano cattivo uso e dissipavano. Elogiava ed ammirava lo zio Gaio per nessun titolo più, per il fatto che prodigò in breve tempo le ingenti ricchezze lasciate da Tiberio. Per tale motivazione non tenne la misura né dell'elargire né dello spendere fino in fondo....
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