versione latino sabino respinge l'attacco dei galli

Messaggioda braccobaldobau » 25 mag 2010, 14:56

salve a ttt mi servirebbe x doma la versio di latino sabinorespinge l'attacco dei galli è la numero 170 a pag 163 de la versione latina nel biennio di moscio e sanpietro. grazie mille :-D

braccobaldobau

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Messaggioda giada » 25 mag 2010, 15:21

Sabinus hominem quendam idoneum et callidum delegit ex gallis quos auxilii causa secum habebat. Huic magnis praemiis pollicitationibusque persuadet ut ad hostes transeat, et quid ab eo fieri velit edocet. Hic pro perfuga ad hostes venit et «Iam romani» inquit «ad desperationem redacti sunt: Sabinus enim, minime idoneus ad pugnandum, timet ne vos castra occupetis et ipse caesar a Venetis impeditur ne auxilii ferendi causa proficiscatur». His verbis auditis, conclamant omnes occasionem negotii bene gerendi amittendam non esse et ad romanorum castra ire oportere. Multae res ad hoc consilium Gallos hortabantur: Sabini cunctatio, perfugae confirmatio, spes venetorum victoria, et quod libenter homines id, quod volunt, credunt. His rebus adducti, arma ceperunt et, duce Viridovice, ad castra magno cursu contenderunt, ut minimum spatii ad se colligendos armandosque Romanis daretur, sed exanimati pervenerunt. Sabinus suos hortatus pugnandi signum dedit. Hostes impediti propter onera quae ferebant – nam sarmenta virgultaque collegerant, quibus fossas complerent – ne primum quidem Romanorum impetum tulerunt ac statim terga verterunt.


Sabino scelse fra i Galli (che per ragioni di aiuto (ausilio) aveva con sé) un uomo adatto e callido. Questo, lo persuade con grandi ricompense e prebende a passare dalla parte nemica e lo informa su ciò che desiderava facesse (su ciò che voleva che da lui fosse fatto). Questo si presenta dai nemici quale disertore e «Già i romani,» disse «sono ridotti alla disperazione; Sabino infatti, massimamente scarso nel combattere, teme che voi occupiate l'(il suo) accampamento, e lo stesso Cesare è ostacolato dai Veneti cosí che non giunga a portare aiuto». Udite queste parole, tutti sostengono a gran voce che l'occasione di compiere l'impresa con successo (bene) non era da lasciarsi sfuggire, e che convenisse andare all'accampamento dei Romani. Molte cose (ragioni) spingevano i Galli a quella decisione: le remore (l'esitazione) di Sabino, la conferma del disertore, la speranza nella (della) vittoria dei Veneti, e che gli uomini credono volentieri a ciò che vogliono. Informati di tali cose (notizie) presero le armi e, guidati da Viridovice, mossero contro l'accampamento in gran carriera, di modo che sia concesso il minimo [di] spazio ai Romani per raggrupparsi e armarsi, ma [cosí facendo] giunsero sfiniti. Sabino diede l'ordine di guerra, accorati i suoi (esortati). I nemici, impediti dai carichi che trasportavano - avevano infatti raccolto fascine e virgulti, con le quali coprire(/avrebbero coperto) le fosse (per le trappole) - non resistettero nemmeno al primo attacco dei Romani e subito volsero le spalle

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