Una saggia decisione del senato VERSIONE VALERIO MASSIMO

Messaggioda giuliavangel » 26 mag 2010, 8:49

buon giorno a tutti! avrei bisogno di questa versione,l'ho fatta ascuola come compito e la vorrei controllare,grazie mille in anticipo :) ....

Una saggia decisione del Senato

Autore: Valerio Massimo

giuliavangel

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Messaggioda giada » 26 mag 2010, 9:59

Cum occupatum esset Privernum interfectique essent ii qui id oppidum ad rebellionem incitaverant, senatus, indignatione accensus, consilium agitabat quid sibi de reliquis Privernatibus esset faciendum. Tunc Privernates, quamvis animadverterent auxilium unicum in precibus sibi futurum esse, ingenui et Italici sanguinis oblivisci non potuerunt. Princeps enim eorum in curia interrogatus quam poenam cives eius pati mererentur, respondit: “Poenam quam merentur qui se dignos libertate iudicant”. His verbis patrum conscriptorum animos inflammaverat, qui magnam poenam decreturi erant. Sed Plautius consul, favens Provernatium causae, quaesivit es Privernatibus, qualem pacem cum eis Romani habituri essent, si impunitas eis data esset; et princeps constantissimo vultu “Si bonam dederitis – inquit – pacem, perpetuam habituri estis, si malam non diuturnam”. Qua voce commoti patres constituerunt ut victis non solum venia sed etiam ius et beneficium nostrae civitatis daretur.

Essendo stata occupata (la città di) Priverno e essendo stati uccisi quelli che i avevano incitato quella città alla ribellione, il senato, infiammato dallo sdegno, pensava meditava su che cosa doveva fare dei rimanenti Privernati. Allora i Privernati, sebbene si rendessero conto che l’unico aiuto per loro sarebbe stato nelle preghiere, non poterono scordarsi del loro sangue libero e italico. Il loro capo infatti interrogato in senato su quale pena i suoi cittadini meritassero fosse inflitta rispose: “La pena che si meritano coloro che si giudicano degni degli della libertà.” Con queste parole aveva infiammato gli animi dei senatori, i quali stavano per infliggere una grande grave punizione. Ma il console Plozio, che era favorevole alla causa dei Privernati, chiese ai Privernati che tipo di pace i Romani si sarebbero accinti a stringere con loro, se fosse stata data loro l’impunità; e il capo con sguardo molto fermo: “Se ce ne avrete data una buona, state per averla perpetua, se cattiva non durevole". I senatori commossi per da questo discorso decisero che fosse dato ai vinti non solo il perdono ma anche il diritto e il beneficio della nostra cittadinanza

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