VERSIONE LATINO SENECA gli immigrati

Messaggioda Youkomono93 » 30 giu 2010, 9:41

ciao a tutti :)

mi servirebbero urgentemente alcune versioni di greco e latino..
GRECO
"un sogno premonitore annuncia a ciro la morte" Senofonte
"il delitto di edipo" Apollodoro
" Admeteo e Alcesti" Apollodoro

LATINO
"PUNIZIONE DI UN GENERALE" Cornelio Nepote
"Gli immigrati" Seneca

vorrei quelle che riuscite ad avere...Vi prego questa estate per me sarà molto difficile..almeno se mi aiutate voi con queste l'affronterò meglio! Grazie in anticipo.. :roll:

grazieate

Youkomono ILOVEYOU

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Risposte:

Messaggioda giada » 30 giu 2010, 10:54

per il latino di ciascuna metti inizio e fine in latino e libro da cui l'hai presa

per il greco di ciascuna metti inizio e fine in greco col link che vedi si muove qua sotto senza accenti

e libro da cui l'hai prese

giada

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Messaggioda Youkomono93 » 2 lug 2010, 9:31

non sono da libri ma da una fotocopia..."gli immigrati"= gentes populique semper mutaverunt sedem.Athenensis in Asia turba est;Miletus quinque et septaginta urbium populum in diversa effudit.....
....omnes autem istae populorum transportationes quid aliud quam publica exilia sunt?
"Punizone del generale"=phoebidas lacedaimonius cum exercitum olynthum duceret iterque per thebas faceret....
.... in quibus pelopidas hic,de quo scribere exorsi sumus,pulsus patria carebat.


QUELLE IN GRECO COME FACCIO A SCRIVERLE?? :oops:

grazieate

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Messaggioda Youkomono93 » 2 lug 2010, 9:38

IL SOGNO PREMONITORE = ΚΟΙΜΗΘΕΙΣ Δ'ΕΝ ΤΩ ΒΑΣΙΛΕΙΩ ΚΥΡΟΣ ΟΝΑΡ ΕΙΔΕ ΤΟΙΟΝΔΕ.....
....ΚΑΙ ΠΑΡΤΙΔΙ ΕΥΔΑΙΜΟΝΙΑΝ ΕΜΟΙ ΔΕ ΤΕΛΕΥΤΗΝ ΔΟΥΝΑΙ ΤΟΙΑΥΘΝ ΟΙΟΝΠΕΡ ΑΙΩΝΑ ΔΕΔΩΚΑΤΕ.
intanto mi bastano queste :) grazie milleeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee ILOVEYOU

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Messaggioda giada » 2 lug 2010, 10:08

il greco lo puoi scrivere usando il link che vedi in movimento qua sotto la mia firma dai che è facilissimo


Gentes populique semper mutaverunt sedem. Atheniensis in Asia turba est; Miletus quinque et septuaginta urbium populum in diuersa effudit; totum Italiae latus quod infero mari adluitur maior Graecia fuit. Tuscos Asia sibi uindicat; Tyrii Africam incolunt, [in] Hispaniam Poeni; Graeci se in Galliam inmiserunt, in Graeciam Galli; Pyrenaeus Germanorum transitus non inhibuit - per inuia, per incognita uersauit se humana leuitas. . Liberos coniugesque et graues senio parentes traxerunt. Alii longo errore iactati non iudicio elegerunt locum sed lassitudine proximum occupauerunt, alii armis sibi ius in aliena terra fecerunt; quasdam gentes, cum ignota peterent, mare hausit, quaedam ibi consederunt ubi illas rerum omnium inopia deposuit. . Nec omnibus eadem causa relinquendi quaerendique patriam fuit: alios excidia urbium suarum hostilibus armis elapsos in aliena spoliatos suis expulerunt; alios domestica seditio summouit; alios nimia superfluentis populi frequentia ad exonerandas uires emisit; alios pestilentia aut frequentes terrarum hiatus aut aliqua intoleranda infelicis soli uitia eiecerunt; quosdam fertilis orae et in maius laudatae fama corrupit. Alios alia causa exciuit domibus suis: illud utique manifestum est, nihil eodem loco mansisse quo genitum est. Adsiduus generis humani discursus est; cotidie aliquid in tam magno orbe mutatur: noua urbium fundamenta iaciuntur, noua gentium nomina extinctis prioribus aut in accessionem ualidioris conuersis oriuntur. Omnes autem istae populorum transportationes quid aliud quam publica exilia sunt?




Intanto questa vedo il resto

I popoli e tutte le genti mutarono sede.L'Asia è piena di Ateniesi; Mileto ha popolato settantacinque città sparse un po' dappertutto; tutta questa costa dell'Italia bagnata dal Mare Inferiore divenne Magna Grecia. L'Asia si attribuisce gli Etruschi, i Tiri abitano l'Africa, i Cartaginesi la Spagna, i Greci si sono introdotti in Gallia e i Galli in Grecia, i Pirenei non hanno ostacolato il passaggio dei Germani. La volubilità umana si è riversata su vie impraticabili e ignote. Si portano dietro i figli, le mogli, i genitori appesantiti dalla vecchiaia. Alcuni, dopo un lungo errare, non si scelsero deliberatamente una sede, ma per la stanchezza occuparono quella più prossima; altri, con le armi, si conquistarono il diritto di una terra straniera. Alcune popolazioni, avventurandosi verso terre sconosciute, furono inghiottite dal mare, altre si stabilirono là dove la mancanza di tutto le aveva fatte fermare. Non tutti hanno avuto gli stessi motivi per abbandonare la loro patria e cercarne un'altra: alcuni, sfuggiti alla distruzione della loro città e alle armi nemiche e spogliati dei loro beni, si volsero ai territori altrui; altri furono cacciati da lotte intestine; altri furono costretti a emigrare per alleggerire il peso di un'eccessiva densità di popolazione; altri ancora sono stati cacciati dalla pestilenza o dai frequenti terremoti o da altri intollerabili flagelli di una terra infelice, altri, infine, si sono lasciati attirare dalla notizia di una terra fertile e fin troppo decantata. Ognuno ha lasciato la sua casa per una ragione o per l'altra. Questo, però, è certo: che nessuno è rimasto nel luogo dove è nato. Incessante è il peregrinare dell'uomo. In un mondo così grande ogni giorno qualcosa cambia: si gettano le fondamenta di nuove città, nascono popolazioni con nuovi nomi,via via che si estinguono quelle che c'erano prima o si incorporano con altre più forti .Ma tutti questi spostamenti di popoli che cosa sono se non esili in massa?

giada

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