da Lord93 » 29 ago 2011, 11:08
Titolo: La risposta di Traiano
Autore: Gaio Cecilio Plinio Secondo (PLINIO IL GIOVANE) - Epistuale
Testo di provenienza: Clari Fontes (Hoepli Editore)
TRAIANVS PLINIO
Actum quem debuisti, mi Secunde, in excutiendis causis eorum, qui Christiani ad te delati fuerant, secutus es. Neque enim in universum aliquid, quod quasi certam formam habeat, constitui potest. Conquirendi non sunt; si deferantur et arguantur, puniendi sunt, ita tamen ut, qui negaverit se Christianum esse idque re ipsa manifestum fecerit, id est supplicando dis nostris, quamvis suspectus in praeteritum, veniam ex paenitentia impetret. Sine auctore vero propositi libelli in nullo crimine locum habere debent. Nam et pessimi exempli nec nostri saeculi est.
L’imperatore Traiano a Plinio
Ti sei comportato bene, caro Plinio, nell’affrontare il caso di quanti ti venivano condotti con l’accusa di essere Cristiani. Ma non è possibile affrontare una questione così delicata con una forma fissa o una formula specifica. Bisogna evitare di andare in cerca dei Cristiani, ma se vengono portati davanti a te e l’accusa contro di loro viene provata, essi devono essere puniti. Se qualcuno però afferma di non essere Cristiano e rende ciò evidente offrendo preghiere ai nostri Dei, costui deve essere perdonato sulla base del suo pentimento presente, per quanto sospetto possa essere stato nel passato. Lettere anonime non vanno però prese in esame nei procedimenti legali: sono infatti un pessimo esempio e non sono proprie del nostro tempo.