La spada di Damocle Cotidie legere pag 291 n350

Messaggioda luisa76 » 31 mar 2012, 15:59

La spada di Damocle

Dyonysius,Siracusarum tyrannus,ipse iudicavit quam esset beatus. Nam cum quidam ex eius adsentatoribus, Damocles, commemorat in sermone eius opes negaretque umquam beatiorem quemquam fuisse: “Visne igitur,”inquit, “quoniam te haec vita delectat, ipse eam degustare et fortunam experiri meam?”. Cum se ille cupere dixisset, collocari iussit hominem in aureo lecto, strato pulcherrimo textili stragulo, abacosque complures ornavit argento auromque caelato. Tum ad mensam pueros delectos iussit consistere eosque, nutum illius intuens, diligenter ministrare. Fortunas sibi Damocles videbantur.In hoc medio apparatu fulgentem gladium e lacunari saeta equina aptum demitti iussit, ut impenderet illius beati cervicibus. Itaque nec pulchros illos ministratores aspiciebat, nec plenum artis argentum, nec manum porrigebat in mensam; iam ipsae defluebant coronae. Denique exoravit tyrannum ut abire liceret, quod iam beatus nollet esse. Satisne videtur declarasse Dionysius nihil esse ei beatum, cui semper aliqui terror impedeat?


Dioniso, tiranno dei Siracusani, giudicò lui stesso come fosse beato. Infatti, poichè uno tra i suoi adulatori, Damocle, ricordava in un suo discorso le (sue milizie) e diceva che non c'era mai stato qualcuno più beato: “Desideri dunque -disse-poichè questa vita ti piace, assaggiarla e sperimentare la mia fortuna?". Avendo egli detto che lo desiderava, comandò che l'uomo fosse posto su un letto d'oro, con uno strato bellissimo di una coperta tessuta e ornò più tavoli con argento e oro cesellato . Quindi comandò che i servi scelti restassero alla mensa e li servissero diligentemente quando intuivano il cenno del suo capo. Damocle si riteneva fortunato.(Dioniso )comandò fosse calata dal soffitto appesa una spada lucente attaccata con un crine di cavallo, affichè sovrastasse le cervici di quel beato. Pertanto non guardava quei bei servitori nè l’ argento pieno d'arte nè porgeva la mano alla mensa, già le stesse corone si dileguavano; infine pregò il tiranno affinchè avesse il permesso di andarsene poichè non voleva più essere beato. Non è forse vero che come sembra Dionisio avesse manifestato abbastanza chiaramente che non vi è niente di beato per colui sul quale incombe sempre qualche terrore?

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Messaggioda *Yole* » 31 mar 2012, 16:08

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