da ValerieNic » 24 apr 2012, 13:14
VERSIONE LATINO PAGINA 244 NUMERO II DAL LIBRO: "LA LINGUA DEI ROMANI"
Ritratto di Cesare
Armorum et equitandi peritissimus laboris ultra fidem patiens erat. In obeundis expeditionibus dubium cautior an audentior, exercitum neque per insidiosa itinera duxit umquam nisi perspeculatus locorum situs, neque in Britanniam transvexit, nisi ante per se portus et navigationem et accessum ad insulam explorasset (exploravisset).At idem, obsessione castrorum in Germania nuntiata,per stationes hostium Gallico habitu penetravit ad suos. A Brundisio Dyrrhachium inter oppositas classes hieme transmisit cessantibusque copiis, quas subsequi iusserat, cum ad accersendas frustra saepe misisset, novissime ipse clam noctu parvulum navigium solus obvoluto capite conscendit, neque aut quis esset detexit aut gubernatorem cedere adversae tempestati passus est, ante quam paene obrutus fluctibus.
(SVETONIO)
Era espertissimo di guerra e nell'andare a cavallo, sopportando oltremodo la fatica. Nelle spedizioni da affrontare è incerto se fosse più prudente o ardito, mai condusse l'esercito per strade pericolose, se non dopo aver esplorato attentamente la posizione del luogo, né lo trasportò in Britannia, se non dopo aver esaminato da sé il porto, la navigazione e l'accesso all'isola. Ma allo stesso modo, poiché fu annunciato l'assedio dell'accampamento in Germania, giunse presso i suoi (soldati) attraverso il posto di guardia dei nemici con un abbigliamento Gallico. Da Brindisi passò a Durazzo attraverso le flotte di opposto schieramento in inverno e poiché le truppe, alle quali aveva ordinato di seguirlo, indugiarono, dopo aver mandato a dire, spesso inutilmente, di farle arrivare, alla fine, lui stesso di nascosto nella notte salì da solo con il capo coperto su una piccola imbarcazione e non svelò né chi fosse né permise al timoniere di arrendersi alla tempesta avversa, prima di essere quasi travolto dalle onde.