Antichi eroi tentano di sottrarsi al servizio militare. Igin

Messaggioda stuurm » 24 apr 2012, 15:07

Agamemnon et Menelaus, Atrei filii, cum ceteros duces ducerent ut Troiam oppugnarent, in insulam Ithacam ad Ulixem, Laertis filium, venerunt. Sed vir hoc responsum acceperat: si belli Troiani particeps fuisset, post vicesimum annum se solum, egentem, domum reversurum esse. Itaque insaniam simulans pileum sumpsit et equum cum bove iunxit ad aratrum. Quem Palamedes ut videt, sentit virum simulare atque Telemachum, filium eius, de cunis tollit aratroque eius subicit his verbis: “ Simulationem depone; inter duces Graecos veni”. Tunc Ulixes fidem dedit se venturum esse; ex eo tempore Palamedi infestus fuit.

Agamennone e Menelao, figli di Atreo, conducendo gli altri duci per espugnare Troia, andarono da Ulisse nell’Isola di Itaca. Ma l’uomo aveva ricevuto questo oracolo: se fosse stato partecipe della guerra di Troia, sarebbe ritornato dopo il 20 esimo anno solo lui in patria ( let. a casa). Perciò fingendosi pazzo indossò il pileo ed unì un cavallo insieme ad un bue all’aratro. E appena Palamede lo vede, comprende che l’uomo finge e tolse dalla culla Telemaco, figlio di lui, ed collocò sotto l’aratro con queste parole: “deponi l’inganno; vieni tra noi duci Greci”. Allora Ulisse giurò che sarebbe venuto; da quel momento fu ostile a Palamede.


Libro contexere verba pag 489 n 11-a

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Messaggioda *Yole* » 24 apr 2012, 15:15

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