Carme 76 di Catullo testo latino e traduzione

Messaggioda kahlan 25010 » 30 apr 2012, 8:41

Carme 76 di Catullo

Siqua recordanti benefacta priora voluptas est homini, cum se cogitat esse pium, nec sanctam violasse fidem, nec foedere nullo divum ad fallendos numine abusum homines, multa parata manent in longa aetate, Catulle, ex hoc ingrato gaudia amore tibi. nam quaecumque homines bene cuiquam aut dicere possunt aut facere, haec a te dictaque factaque sunt. omnia quae ingratae perierunt credita menti. quare iam te cur amplius excrucies? quin tu animo offirmas atque istinc teque reducis, et dis invitis desinis esse miser? difficile est longum subito deponere amorem, difficile est, verum hoc qua lubet efficias: una salus haec est. hoc est tibi pervincendum, hoc facias, sive id non pote sive pote. o di, si vestrum est misereri, aut si quibus umquam extremam iam ipsa in morte tulistis opem, me miserum aspicite et, si vitam puriter egi, eripite hanc pestem perniciemque mihi, quae mihi subrepens imos ut torpor in artus expulit ex omni pectore laetitias. non iam illud quaero, contra me ut diligat illa, aut, quod non potis est, esse pudica velit: ipse valere opto et taetrum hunc deponere morbum. o di, reddite mi hoc pro pietate mea.

Se agli uomini è dolce il ricordo dei beni compiuti, quando sente di essere giusto, di non aver violato la fede santa, e di non aver abusato del nume divino nei patti ad inganno degli uomini, rimangono molte gioie nel tempo avvenire , o Catullo, superstiti a te per questo amore ingrato.infatti quanto gli uomini possano dire o fare bene, queste da te furono dette e fatte: tutte le cose date ad un animo ingrato perirono. Perchè continui ancora ad accrescere l antico tormento? Perchè non rendi più fermo il tuo animo e non ti allontani da lei e non smetti di vivere miseramente giacchè hai ostili gli dei? è difficile deporre un lungo amore; è difficile ma ci devi riuscire comunque. questa è la sola salvezza, questa la tua vera vittoria ; fai ciò; possibile o impossibile. o dei se la pietà vi si addice e se mai concedeste s qualcuno nell'ora della morte un' ultima speranza, guardate me infelice e se condussi la vita puramente strappatemi a questo male che mi consuma e insinuandosi come torpore in ogni fibra del corpo ha scacciato dal petto ogni letizia.non chiedo già questo che ella mi ricambi, o ( ciò che è impossibile) che voglia essere pudica ; io stesso voglio guarire e liberarmi da questo orribile morbo. o dei, concedetemi ciò per la mia devozione:

kahlan 25010

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Messaggioda giada » 30 apr 2012, 9:40

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