La migliore forma di governo-Cicerone

Messaggioda nuvola bianca » 22 mag 2012, 15:22

cicerone: la migliore forma di governo
inizio: quod ita cum sit, ex tribus primis generibus longe praestat mea sententia regium
fine: collocatus et non subest, quo preacipit ac decidat

nuvola bianca

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Messaggioda *Yole* » 22 mag 2012, 15:32

LIBRO?

Quod ita cum sit, ex tritus primis generibus longe praestat mea sententia regium, regio autem ipsi praestabit id quod erit aequatum et temperatum ex tribus primis rerum publicarum modis. placet enim esse quiddam in re publica praestans et regale, esse aliud auctoritati principum inpartitum ac tributum, esse quasdam res servatas iudicio voluntatique multitudinis. haec constitutio primum habet aequabilitatem quandam [magnam], qua carere diutius vix possunt liberi, deinde firmitudinem, quod et illa prima facile in contraria vitia convertuntur, ut exsistat ex rege dominus, ex optimatibus factio, ex populo turba et confusio; quodque ipsa genera generibus saepe conmutantur novis, hoc in hac iuncta moderateque permixta constitutione rei publicae non ferme sine magnis principum vitiis evenit. non est enim causa conversionis, ubi in suo quisque est gradu firmiter collocatus, et non subest quo praecipitet ac decidat.

Stando così le cose, fra le tre forme fondamentali di governo, per me la monarchica è di gran lunga la migliore. Ma la stessa monarchia la cede a quella costituzione in cui le tre forme predette siano contemperate e s'equilibrino perfettamente fra loro. È bene infatti che, in uno Stato, ci sia qualcosa di sommo e di regale, e, d'altra parte, che si conceda equamente qualcosa all'autorità dei grandi e che, infine, qualche materia sia riservata al giudizio e alla volontà della moltitudine. Questa costituzione ha, innanzi tutto, una certa grandiosa imparzialità della quale non possono mai a lungo fare a meno i popoli liberi, ed ha poi la stabilità, mentre tutte le altre forme cadono al più presto nell'eccesso contrario e da un re nasce un tiranno, e dai grandi la fazione e dal popolo la setta e la confusione. E tutte queste forme si alternano e si succedono senza fine, cosa che, in questa costituzione mista e ben temperata, non potrebbe mai avvenire senza gravi torti dei capi. Non ci potrebbe essere infatti ragione di mutamenti in una società in cui ogni parte abbia il posto che le compete e non abbia sotto di sé alcunché su cui piombare.

*Yole*

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