commento una pagina, un personaggio, 10 frasi "jacopo ortis"

Messaggioda theanswer8 » 6 gen 2011, 23:46

Descrivi il personaggio che ti ha colpito di più.

Il personaggio che maggiormente ha catturato il mio interesse è Teresa,la donna di cui Jacopo è innamorato: Teresa rappresenta l'amore, la dolcezza, il senso dell'infinito sul piano del sentimento, ma anche l'oggetto, come abbiamo visto, del padre che se ne serve come scambio per ottenere per sé una sostanziale tranquillità economica, e del marito poi. In questo periodo storico i matrimoni sono visti come un contratto sociale, e la vittima di questo contratto, la parte debole è proprio la donna, così legata al focolare domestico e al decoro della casa, da non avere per sé assolutamente nessun momento: la sua vita deve essere dedicata interamente alla casa, ai figli e al marito. Ma la sofferenza di Teresa di fronte alla mancata realizzazione dell'amore per Jacopo, il dolore muto vissuto fra il padre e il marito che pure per Jacopo provavano qualche simpatia e che il qualche modo si sentono responsabili della sua morte, , è chiaramente manifesto e non viene mai messo in discussione nemmeno da coloro che sono preposti alla sua vigilanza: il padre e il marito. In lei non c'è odio o avversione, ma una sottomissione alla volontà del padre e la coscienza che nel suo intimo può vivere il suo amore per Jacopo, soffrire delle pene che soffre Jacopo, sentire la mancanza di Jacopo assente e non lamentarsi, ma rivelare i suoi sentimenti appena lo vede da lontano avvicinarsi perché sa che lui è lí per lei, col suo amore senza pretese. In Teresa non c'è esasperazione dei sentimenti, ma mitezza: soffre per la lontananza della madre ma non farebbe mai come la madre perché non è una ribelle, ha un animo più pacato e presenta una straordinaria mitezza, con la quale si rassegna a ogni ingiustizia che deve subire (l’allontanamento della madre prima e di Jacopo poi).

Elenca le dieci frasi che ti sono piaciute maggiormente e commentale.

1. Ma chi mi biasima or di viltà, m’ accuserebbe allor di delitto. Questa frase si trova nella prima parte del libro, in una lettere in cui Jacopo parla di politica. Vuole dire che non può fare nulla per la sua patria, si trova con le mani legata. Vuole quindi giustificare la sua inattività dichiarando che chi lo accusa di vigliaccheria potrebbe accusarlo di omicidio se decidesse di agire, perché le sue idee rivoluzionarie lo porterebbero ad azioni sconsiderate. Ho notato questa frase in quanto descrive una situazione che ritroviamo nella vita quotidiana, quando ci troviamo a non compiere azioni per non commettere atti poco nobili.
2. Non so mai di che nome voi altri saggi chiamate chi troppo presto ubbidisce al proprio cuore; perché di certo non è un eroe; ma è forse vile per questo?. In questa lettera Jacopo parla del suo sentimento sempre più prorompente verso Teresa e non sa se reprimerlo o mostrarlo. Dichiara che chi ascolta il proprio cuore non è una persona forte, però non può essere neanche definito debole, vista la forza del suo sentimento. Questa pensiero è sempre attuale, in quanto i medesimi dubbi assalgono ancora tutt’oggi chi non sa se ascoltare o mettere a tacere il proprio cuore.
3. Sospetto che gli uomini tutti siano altrettanti ciechi che viaggiano al buio. Nella lettera il protagonista parla della sua noia nella città di Padova e della poca cultura di alunni e insegnanti dell’università; perciò pronuncia questa frase, che ben si rapporta ai giorni nostri: ora come oggi la maggior parte degli uomini brancola nell’ignoranza più totale e vive “al buio” la propria vita, cioè senza avere la minima idea di ciò che gli accade intorno, soprattutto in merito alle dinamiche politiche e sociale, che per essere comprese necessitano di un buon bagaglio culturale.
4. Terra senza abitatori può stare; popolo senza terra, non mai. Questa è una frase dal senso fortemente patriottico. Sta a significare che può esserci una terra disabitata ma mai un popolo senza una patria. Si riferiva alle vicissitudini dell’Italia di quel periodo, ma risulta estremamente attuale se riferita ad alcuni popoli orientali.
5. L’infelice che serba la sua dignità è spettacolo di coraggio a’ buoni e di rimbrotto a malvagi. Un pensiero rivolto a coloro che hanno avuto delle sventure nella loro vita. Anche oggi persone che hanno mille difficoltà riescono a conservare dignità e felicità, dando uno smacco morale a chi è più fortunato e comunque si lamenta, come in un certo senso vuole dire qui l’autore.
6. La Natura…ha costituito ciascun uomo così amico di se medesimo, che volentieri aspirerebbe all’esterminio dell’universo per…rimanersi despota solitario di tutto il creato. In questa frase emerge una dura opposizione alla guerra, vista come pura sete di conquista da parte dell’uomo, che per aumentare il proprio dominio sarebbe anche disposta a sterminare tutta la nostra razza, per dominare incontrastato. E’ facile riportarla ai giorni nostri, in cui siamo circondati da conflitti armati per motivi prettamente economici.
7. E chi più si avvilisce, più vive forse. Qui è racchiusa una delle domande che anche attualmente sono senza soluzione per l’uomo: se viva meglio chi si informa, vuole conoscere e cercare di comprendere il mondo oppure chi conduce la sua esistenza nell’ignoranza.
8. Quando e doveri e diritti stanno sulla punta della spada, il forte scrive le leggi col sangue e pretende il sacrificio della virtù. Questo pensiero è rivolto ai regimi dittatoriali e fa pensare a quei paesi in cui le leggi sono dettate solo dalla forza e i tiranni per mantenere il controllo non esitano a reprimere nel sangue ogni rivolta, sacrificando la libertà per avere il comando.
9. O mie speranze, si dilequano tutte; ed io siedo qui derelitto nella solitudine del mio dolore. Viene mostrato quando spesso, in situazioni di estrema tristezza ci si senta soli anche (come nel caso di Jacopo) si ha qualcuno che ci sta vicini, ma che per noi non riesce ad essere di alcun aiuto.
10. L’amicizia, cara passione della gioventù ed unico conforto dell’infortunio, s’agghiaccia nella prosperità. Si indica come, a volte, l’amicizia, sentimento tanto importante nella gioventù e unico aiuto in caso di sconforto, viene meno nei momenti felici.

Descrivi e commenta la pagina del libro che più ti ha colpito.

21 Maggio
Ohimè che notti angosciose! – Il timore di non rivederla mi desta: divorato da un presentimento profondo, ardente, smanioso, sbalzo dal letto al balcone e non concedo riposo alle mie membra nude aggrezzate se prima non discerno sull’oriente un raggio di giorno. Corro palpitano al suo fianco e – stupido! Soffoco le parole e i sospiri; non concepisco, non odo; il tempo vola e la notte mi strappa da quel soggiorno di paradiso. – Ahi lampo! Tu rompesti le tenebre, splendi, passi ed accresci il terrore e l’oscurità.

Qui siamo nella parte del libro immediatamente successiva al bacio fra Jacopo e Teresa. Ortis, per la paure di non rivedere l’amata non riesce a dormire e vaga per la sua casa fino all’alba. A tratti ricorda il momento del baci e poi torna alla realtà della notte, non riuscendo a capire niente di quello che gli sta succedendo intorno. La notte passa veloce e il giorno lo distoglie dai suoi ricordi, anche perché i lampi hanno l’effetto di illuminare la notte e poi renderla ancor più buia. In questa lettera è nettamente visibile la forza del sentimento di Jacopo; è toccante come perda il sonno per la sua amata e passi la notte a rimembrare i lieti ricordi che ha con lei. La paura di non rivederla più gli fa sperare in una notte più lunga, in modo da avere più tempo per affogare nei ricordi, che gli appaiono l’unico modo sicuro per avere Teresa. Questo aspetto mi ha colpito molto poiché non è raro, in amore, aggrapparsi ai ricordi, che a volte sono l’unica cosa rimasta della persona amata. Singolare è il fatto che ciò per il protagonista non avviene per la fine di un amore bensì per il timore della fine. La pagina è molto toccante, racchiude l’essenza dell’uomo innamorato e permette a molti lettori di immedesimarsi o di rivedersi nell’Ortis.

theanswer8

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Risposte:

Messaggioda giada » 11 gen 2011, 10:44

ho sommato i crediti

giada

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