RICERCA di storia: IL SACRO ROMANO IMPERO

Messaggioda nikita93 » 10 gen 2011, 16:06

IL SACRO ROMANO IMPERO

Continuatore dell’eredità culturale e politico-istituzionale dell’impero romano d’Occidente, il Sacro romano impero riassunse nella sua definizione, a partire dal XII secolo, la propria missione universale religiosa e politica: rappresentò un tentativo di ricostituire l’impero romano d’Occidente, la cui struttura giuridica e politica si era deteriorata dopo la deposizione di Romolo Augustolo nel 476, favorendo il sorgere di numerosi potentati locali indipendenti.
Sebbene i suoi confini abbiano subito grandi trasformazioni nel corso della sua storia millenaria, cuore dell’impero fu sempre la regione tedesca: a partire dal X secolo furono sempre i re di Germania, nominati dai grandi elettori tedeschi, a essere incoronati imperatori dai papi di Roma.

Carlo Magno consolidò l’alleanza con il Papa: la notte di Natale nell’anno 800 Carlo Magno fu incoronato imperatore da papa Leone III, a Roma.
Nasce così il Sacro Romano Impero, che comprende: la Francia, il Belgio, l’Olanda, la Germania, la Spagna settentrionale, l’Italia settentrionale e la Toscana, la Dalmazia e parte della regione danubiana, ossia gran parte di quelle terre che un tempo avevano formato l’Impero Romano d’Occidente.

Questo nuovo impero, che avrebbe dovuto riportare l’unità e la civiltà dell’antica Roma (romano), aveva un carattere nuovo, quello religioso (sacro); inoltre esso era basato sull'ordinamento feudale che limitò fortemente i poteri dell'imperatore.
Il grande sogno di Carlo Magno fu, infatti, quello di unire con una medesima legge tutti i paesi da lui governati, di dare a tutti i popoli gli stessi ordinamenti, di favorire la conversione al cristianesimo di chi era ancora pagano, di dare incremento alla cultura, dimenticata per tanto tempo.
Egli portò unità e civiltà in Europa e sotto il governo dei Carolingi, che durò meno di cento anni, l’Europa si avviò verso la "rinascita Carolingia" che anticipò, in un certo senso, il Rinascimento.

In seguito alla morte di Carlo Magno (814) la corona imperiale passa a suo figlio Ludovico, poi a Ludovico il Pio ed, infine, a Lotario. L'impero ebbe breve vita poiché nell’843 fu separato in tre parti dal trattato di Verdun: la Francia (parte occidentale) a Carlo il Calvo, la Germania (parte orientale) a Ludovico il Germanico e l’Italia longobarda (parte centrale) a Lotario, che manteneva il titolo di imperatore.
L’impero veniva configurandosi come un insieme si potentati locali (i feudi) autonomi; Carlo il Calvo nell’877 riconobbe, infatti, ai grandi feudatari il diritto dell’ereditarietà dei feudi ai figli, con il Capitolare di Quierzy: le terre, quindi, diventano proprietà dei vassalli.
Nell’887 l’ultimo imperatore carolingio, Carlo il Grosso, depone la corona imperiale, mettendo fine alla stirpe e all’Impero carolingio.

SVILUPPO DEL SISTEMA FEUDALE:

Durante l’Impero carolingio si sviluppa nell’Europa occidentale il sistema feudale, sistema politico e sociale, basato sulla concessione di un beneficio dell’imperatore a coloro che gli offrivano aiuto.
Il feudalesimo è una radicalizzazione del vassallaggio, cioè che per ottenere un esercito ben equipaggiato, gli imperatori franchi distribuivano terre ai guerrieri ed essi garantivano loro soccorso e aiuto. Ogni territorio dei feudatari diventa un piccolo regno, facendoli diventare dei signori locali.
Il feudo (da feudum, di origine germanica) è una donazione, una concessione personale e revocabile se il vassallo si macchia di fellonìa, cioè di tradimento nei confronti dell’imperatore.
I vassalli iniziano, quindi, ad avere maggior potere, soprattutto dopo il Capitolare di Quierzy e avendo privilegi e immunità, che esonerava i feudatari dal pagare un tributo o dal ricevere controlli: tutto ciò contribuì alla perdita di potere degli imperatori.
I territori maggiori venivano divisi dai feudatari in piccole parti gestite dai loro amministratori (valvassori); si iniziò anche la battitura della moneta.
La tradizionale piramide modello del sistema feudale è la seguente:
1. Imperatore
2. Valvassori
3. Valvassini
4. Contadini liberi
5. Servi della gleba
Soprattutto con lo sviluppo dell’incastellamento, cioè nella trasformazione del feudo in castello a causa di invasioni e per mostrare il potere del feudatario, nasce una forte anarchia feudale, da cui deriveranno lotte interne ed instabilità.

LA CHIESA:

La Chiesa nel Medioevo aveva un gran potere poiché:
1) era l’unica autorità religiosa (dal XVIII secolo tutta l’Europa era cristiana)
2) era diventata una potenza universale con la caduta dei riti pagani
3) deteneva attività culturali
4) era una potenza economica (possiede molte terre)
5) detiene il potere temporale grazie alla donazione di Sutri del 728 → assoluta sovranità del papa sul territorio in cui esercita un’autorità politica, giudiziaria ed amministrativa
Si sviluppò una forte dottrina cristiana per concepire la realtà, con una visione organicistica: come in un organismo vivente bisogna rispettare l’ordine, così avviene nella società. → CESAROPAPISMO: tendenza dei poteri civili (imperatori) a considerare la Chiesa come ad esse subordinate.

Gerarchia statica sociale
1. Oratores (ecclesiastici)
2. Bellatores (nobili)
3. Laboratores (contadini)

Gerarchia clericale
1. Papa
2. Vescovi
3. Clero regolare (monaci)
4. Clero secolare (preti)

nikita93

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Messaggioda giada » 11 gen 2011, 10:30

2 crediti ok2

giada

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Messaggioda nikita93 » 11 gen 2011, 15:50

[center]GRAZIE![/center] :mrgreen:

nikita93

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