RIASSUNTO VITA DI ALESSANDRO MANZONI

Messaggioda Kost » 19 gen 2011, 15:08

Schema dettagliato della vita di Alessandro Manzoni!

1785: (7 marzo) Nasce a Milano, da Giulia Beccaria, figlia del famoso autore del libro Dei delitti e delle pene, andata sposa nel 1782 al maturo conte Pietro Manzoni. Sembra che il padre naturale sia Giovanni Verri.
1791-1801: A sei anni, Alessandro viene messo in collegio a Merate presso i Somaschi. Vi rimane fino al 1796, per passare poi al collegio degli stessi Somaschi a Lugano. Dal 1798 al 1801 studia a Milano nel collegio dei nobili presso i Barnabiti. A Milano stringe le prime amicizie intellettuali, e conosce il Monti e il Foscolo. Al 1800 risale il poemetto Del trionfo della libertà.
1802-4: Vive a Milano nella casa paterna (tranne un breve soggiorno a Venezia). Del 1803-4 sono Adda, poemetto mitologico, e i quattro Sermoni, componimenti satirici.
1805: Raggiunge la madre a Parigi. Il soggiorno parigino durerà, a parte brevi interruzioni, fino al 1810. Il giovane Manzoni frequenta con la madre i più prestigiosi ambienti intellettuali. Nel salotto della vedova Condorcet conosce i filosofi Pierre Cabanis e Antoine Destut de Tracy (che costituivano il cosiddetto "ideologico", un circolo aristocratico di opposizione al regime napoleonico). Nel 1805 scrive il carme In morte di Carlo Imbonati: nella finzione di un dialogo, nel sogno, si celebra la figura morale dell'Imbonati.
1808: Sposa a Milano, con rito calvinista, la sedicenne Enrichetta Blondel.
1809: Compone il poemetto allegorico Urania.
1810: È anno cruciale nella vita di Manzoni, che dopo lunga miscredenza ritorna alla fede cristiana. Si racconta che lo scrittore, smarrita la moglie tra la folla, durante le celebrazioni per le nozze di Napoleone con Maria Luisa d'Austria, sia stato folgorato nella chiesa di San Rocco da un'improvvisa illuminazione che lo avrebbe indotto a convertirsi.
Ma il Manzoni fu sempre estremamente riservato sui fatti della sua vita interiore e non è quindi accertabile niente di preciso sull'episodio. Certo è che il suo avvicinamento alla fede avvenne attraverso un processo lungo e meditato. Nello stesso anno, 1810, torna a Milano; stringe amicizia con molti intellettuali della cerchia del "Conciliatore": con loro condivide ideologie letterarie e politiche che stanno alla base delle battaglie per il Risorgimento. I Manzoni prendono stabile dimora a Milano.
1812-24: È una stagione di intensissima produzione letteraria, di ricerche storiche, di dibattito critico. Fra il 1812 e il 1815 scrive: Inni sacri: La Risurrezione, Il Nome di Maria, Il Natale, La Passione. Frammento della canzone Il proclama di Rimini.
1816-20: Tragedia storica in versi Il Conte di Carmagnola.
Lettera al signor Chauvet sull'unità di tempo e di luogo nella tragedia.
1818: Osservazioni sulla morale cattolica.
1821: Ode Il Cinque Maggio, celebrazione e meditazione morale sulla figura di Napoleone. Ode patriottica Marzo 1821.
1822: Ultimo degli Inni sacri: La Pentecoste. Tragedia storica in versi Adelchi.
1823: Fermo e Lucia, prima versione di un romanzo ambientato nel XVII secolo, nel Milanese.
1825-27: I Promessi Sposi, prima edizione (la cosiddetta "ventisettana").
Nel luglio del 1827 il Manzoni si trasferisce per alcuni mesi in Toscana con la famiglia. A Firenze, dove attende alla revisione linguistica del romanzo, ha l'opportunità d'incontrare Leopoldo Viesseux, Gino Capponi, Giovanni Battista Niccolini, Giacomo Leopardi.
1830: Discorso Del romanzo storico.
1833-39: Nel giorno di Natale del 1833, muore Enrichetta Blondel. Seguiranno in questi anni molti altri lutti (quattro figli, poi nel 1841 la madre). Nel 1837 il Manzoni sposa in seconde nozze Teresa Borri, vedova del conte Stampa.
1841-42: I Promessi Sposi, edizione definitiva; in appendice al romanzo, Storia della colonna infame, sui processi ai cosiddetti "untori" della peste del 1630.
1843-73: L'ultimo trentennio della vita del Manzoni non è contrassegnato da attività creativa. Le opere di questo tempo rispecchiano soprattutto i suoi interessi storici e linguistici.
1846: Lettera a Giacinto Carena Sulla lingua italiana.
1850: Scrive un saggio sull'arte: dialogo Dell'invenzione, in difesa del "vero" contro l'arbitrio creativo.
1860: Saggio comparativo sulla rivoluzione francese del 1789 e la rivoluzione italiana del 1859.
1868: Relazione Dell'unità della lingua italiana e dei mezzi per diffonderla, a sostegno di una lingua fiorentina viva.
Negli anni della vecchiaia, funestati peraltro da nuovi lutti familiari (gli muoiono ancora una figlia e due figli), il Manzoni ottiene dall'Italia ufficiali segni di devozione e di riconoscimento, come fautore del processo risorgimentale e come scrittore ormai glorioso. Infatti durante le Cinque giornate aveva seguito con entusiasmo l'evento, pur senza parteciparvi. Contrario al potere temporale della Chiesa e favorevole a Roma capitale, nel 1861 aveva votato a favore del trasferimento della capitale da Torino a Firenze come tappa intermedia verso Roma. Nel 1860-61 è nominato senatore del Regno. Nel 1872 gli viene conferita la cittadinanza onoraria di Roma.
1873: (22 maggio) Muore a Milano.

Kost

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