Tema di Geografia sulla DIVERSITA' FISICO-ANTROPICA

Messaggioda Kost » 19 gen 2011, 15:12

"L’educazione geografica comporta il rispetto della diversità fisico-antropica. Sulla base delle conoscenze apprese, elaborate un vostro pensiero facendo emergere un concetto sulla diversità."


Svolgimento:
La Geografia, in quanto scienza delle relazioni, prende in considerazione le diverse società umane nel loro rapporto con l'ambiente e con il resto del mondo.
In questo contesto la visione delle realtà tipica della Geografia appare fondamentale per la crescita culturale di giovani che vivono in un mondo in cui genti e paesi sono collegati da relazioni sempre più intense.
Ma la Geografia oltre alla funzione formativa di base fornisce anche competenze indispensabili per inserirsi in un mondo del lavoro sempre più globalizzato, nel quale occorre muoversi conoscendo le diverse realtà locali che lo compongono, i loro ambienti e le loro caratteristiche umane ed economiche.
A proposito di diversità, con questo termine si indica un concetto che allude ad un processo di distinzione e di separazione, ad una differenziazione da un modello dominante, da un'uguaglianza di parola, di linguaggio e di pensiero.
La diversità culturale è una ricchezza per tutta l’umanità, infatti la diversità culturale è necessaria per l’umanità quanto la biodiversità per la natura.
È un fenomeno necessario perché amplia la gamma di opzioni aperte a tutti; è una delle radici dello sviluppo, inteso non semplicemente in termini di crescita economica, ma anche come mezzo per raggiungere un esistenza più soddisfacente e favorisce lo scambio culturale e lo sviluppo delle capacità creative che sostengono la vita pubblica.
Secondo noi i diritti culturali sono parte integrante dei diritti umani, che sono universali, indivisibili e interdipendenti. Oltre ad assicurare la libera circolazione di idee attraverso parole e immagini, bisogna vegliare affinché tutte le culture possano esprimersi e di farsi conoscere.
La creatività, principale espressione della natura umana, si basa sulle radici della tradizione culturale, ma si sviluppa in contatto con altre culture. Per questo motivo, il patrimonio in tutte le sue forme deve essere conservato, valorizzato e trasmesso alle generazioni future come testimonianza dell’esperienza e delle aspirazioni umane, in modo da incoraggiare la creatività in tutta la sua diversità e da ispirare un dialogo autentico tra culture.
A nostro avviso a fronte del cambiamento economico e tecnologico di questo momento storico, che apre ampie prospettive di creazione e innovazione, bisogna prestare particolarmente attenzione alla diversità dell’offerta di lavoro creativo, al dovuto riconoscimento dei diritti degli autori e degli artisti come alla specificità di beni e servizi culturali che, quali vettori di identità, valori e significati, non devono essere trattati come semplici prodotti o merci di consumo.
Perciò gli Stati Membri dell’Unesco si dovrebbero impegnare maggiormente a prendere misure appropriate per diffondere ampiamente la “Dichiarazione Universale dell’UNESCO sulla Diversità Culturale”, cooperando in particolare con l’intenzione di raggiungere i loro obbiettivi prefissati.
In conclusione penso che dovremmo appoggiare e sostenere le associazioni e i sistemi del governo che hanno come fine il progetto di preservare le identità culturali.

Kost

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