saggio breve svolto:il dissidio in petrarca...

questo è un saggio breve che ho fatto di mio pugno , e penso che possa servire a molti visto che su internet nn c'è nessun saggio breve su qst argomento e ho sudato 7 camice x prendere un bel voto !!!!!!!

IL DISSIDIO E LA RISOLUZIONE DEL CONFLITTO NELLA FORMA , IN PETRARCA
Francesco Petrarca è da sempre considerato un preumanista , anticipatore inconsapevole di un epoca che si rifà al mondo classico , ossia l'Umanesimo.Il nostro poeta però durante tutta la sua vita porterà in se un profondo dissidio , un conflitto interioreche mai riuscirà a risolvere tranne che nella forma.

La figura di petrarca si trova al centro tra due poli , consapevole dell'impossibilità di trovare un equilibrio, oscillante , altalenante, incapace di schierarsi da una parte o dall'altra.Il nostro poeta , pur essendo irreparabilmente attaccato al pensiero e ai valori dell'epoca in cui si è formato , ossia il tardo medioevo, comunque è profondamente attratto dal mondo classico, che riscopre dedicandosi all'analisi e traduzione dei testi antichi (FILOLOGIA) , alla cui mentalità si sente inspiegabilmente vicino, così tanto quasi da sentirsi in colpa. Quello che scopre infatti è un mondo antropocentrico, a differenza del medioevo prettamente teocentrico; l'uomo era infatti considerato artefice della sua fortuna , faber fortunae suae, e non in secondo piano rispetto ad una figura divina;il Petrarca inoltre si rifà anche all'ideale di bellezza tipico del classicismo, bellezza che allora vaeva anche valore morale , e non veniva considerata peccaminosa, infatti in petrarca troveremo l'amor sensuale e non l'amore angelicato.Ulteriore novità presente nel nostro poeta , ripetto ai suoi contemporanei,è sicuramente l'aspirazione alla gloria, ideale che ritroveremo nell'Umanesimo, che lo porterà a scrivere le sue opere più importanti, come ad esempio l'opera in latino l'AFRICA , che però resterà incompiuta. Per quanto riguarda il suo stile,aditta un unilinguismo, infatti la realtà di petrarca è prettamente quella dell'io, per lui conta solo ciò che preova nella sua anima, e si limita a descrivere solo ciò che è degno della sua sensibilità, per questo adotta un registro linguistico sempre uguale e s'ispira agli ideali classici di perfezione, armonia ed equilibrio, che fanno si che i suoi componimenti all'apparenza , quindi nella forma,nn lascino trasparire quello che invece è il travagliato dissidio interiore petrarchesco.

Possiamo concludere quindi dicendo che il conflitto che in petrarca sembra risolversi nella forma , in realtà nn avrà mai fine e continuerà a tormentarlo per tutta la sua vita.