FILOSOFIA: Pensiero di Platone

Messaggioda Sammy93 » 1 feb 2011, 17:28

Platone (Atene 427-347 a.C.)

Fece parte del circolo socratico e fondo l'accademia. La peculazione platonica si svolge conseguenzialmente etica, inserendola in una ricerca di vasto respiro. Platone attribuisce alla percezione solo una conoscenza delle cose nella loro transitorietà mentre anette al pensiero la conoscenza dell'immutabile attraverso concetti universali che colgono l'essenza delle cose cioè l'idea che è il fine verso cui si deve tendere. Tra il mondo dell'essere immutabile (idea) e quello del divenire (fenomeno) si instaura un dualismo che fa del mondo delle idee una realtà trascendentale.

La conoscenza

Platone dice che le idee sono innate in noi (innatismo) perchè non provengono da dati sensibili; le cose sensibili offrono l'occasione di richiamare alla memoria le verità eterne ed il sapere viene spiegato con la teoria della reminescenza (anamnesi). Per spiegare la possibilità dell'intuizione originaria delle idee, Platone afferma l'immortalità dell'anima e la sua preesistenza: prima della vita attuale, in cui l'uomo si ritrova incatenato nel sensibile (mito delle caverne) l'anima ha intuito le pure forme di un'esistenza in un mondo immateriale (iperuranio) dove contemplare le idee; ed al quale aspira a ritornare (divenute in questa vita) prigioniera del corpo, dimentica l'antico sapere che ricostruisce faticosamente attraverso il ricordo suscitato dagl istimoli sensoriali. Gli uomini nascono disuguali secondo le capacità della loro anima che può essere razionale (filosofi) irascibile (guerrieri) concupiscibile (produttori). Quindi le virtù delle tre classi sono: sapienza, fortezza, temperanza. La giustizia è la virtù suprema dello Stato e si realizza quando ciascuna delle tre classi adempie pienamente ai suoi doveri. La giustizia, salute dell'anima e dello Stato, quindi costituisce "l'aretè" ossia la virtù dell'uomo platonico, ed è conseguibile solo attraverso l'educazione in uno Stato che a sua volta sia giusto. L'uomo è tale e quale l'ho fa lo Stato. Platone afferma la parità di tutti gli uomini. Le differenze non sono da ricercare nella nascita, nella famiglia, ma nelle virtù che ognuno realizza in se stesso, attraverso l'ducazione. La verità per Platone è l'idea nella concezione dualistica, cioè rapporto delle idee e mondo delle idee dei fenomeni.

Sammy93

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