scheda libro: fausto e anna carlo cassola

Messaggioda axen » 2 ott 2008, 8:24

FAUSTO E ANNA: Romanzo

Scritto nel 1949 e pubblicato nel 1952 il romanzo, ambientato nell'Italia degli anni Quaranta e di decisa ispirazione autobiografica, è suddiviso in due parti, ciascuna delle quali consta di cinque capitoli: «L'incontro», « Amore», «Rottura», «Anna trova la sua strada», «Ritorno a San Ginesio» (parte prima); «Un altro amore», «Un'altra rottura», «L'esperienza della guerra», «Anna ritrovata», «Anna perduta» (parte seconda). Nella prima parte - e fino ai primi due capitoli della seconda - i due protagonisti, Fausto e Anna, sono compresenti: a Volterra, d'estate, Anna conosce Fausto, figlio dell'avvocato Errera, di cui si innamora ricambiata. Il rapporto tra i due giovani è fin dall'inizio molto tormentato a causa delle idee anticonformiste di Fausto, della sua incapacità di abbandonarsi al sentimento, e soprattutto della sua adolescenziale contraddizione: egli è lacerato tra spinte velleitarie e intellettualistiche e il desiderio di una vita semplice, quale gli traspare dal comportamento e dalle parole di Anna. Durante l'inverno Fausto torna a Roma per studiare e i due ragazzi si scambiano lettere; ma, mentre Anna riesce a esprimere il suo amore, Fausto lo tiene accuratamente celato, all'opposto di quanto fa, invece, con la sua gelosia, manifestata ad Anna in lettere rabbiose e offensive. I loro rapporti peggiorano rapidamente fino alla rottura.
Da questo momento il racconto si concentra sulle vicende di Anna. Trasferitasi con la famiglia a Grosseto, la giovane comincia a frequentare Miro e, dopo diciotto mesi di fidanzamento, i due giovani si sposano. Ma nel 1943 la guerra sconvolge anche Grosseto e la famiglia di Anna sfolla a San Ginesio: Anna ha ormai una bambina di quindici mesi, mentre Miro, richiamato alle armi da un anno e mezzo, è al distretto di Bologna, da dove ogni tanto va in licenza a far visita alla famiglia. Dal terzo capitolo della seconda parte, la narrazione si sposta sulle vicende avventurose e tormentate di Fausto, il quale, dopo aver conosciuto alcuni partigiani, si sente attratto dalla causa per cui combattono e decide di unirsi a loro. Raggiunto un accampamento in montagna, egli partecipa a varie imprese ed entra nel Partito d'azione. Durante una sparatoria contro tre auto di tedeschi, viene ferito un compagno. Per salvarlo, si reca con altri partigiani a San Ginesio, dove incontra di nuovo Anna. Durante un colloquio nel quale si aggiornano sulle proprie vite, i due scoprono di amarsi ancora. Tornato all'accampamento, Fausto vive un episodio che mette a nudo i dubbi di ordine etico che intanto aveva cominciato a nutrire sull'esperienza partigiana. E' incaricato, infatti, di fungere da traduttore a un soldato inglese che protesta animatamente con i partigiani per la sommaria uccisione di alcuni prigionieri e minaccia di denunciarli agli Alleati. Nell'occasione, una frase soprattutto, «I am a soldier, an honourable soldier», si stampa indelebile nella sua mente, come una proclamazione di quel comportamento onorevole che i soldati, a differenza dei partigiani, possono vantare. Dopo aver ripetutamente criticato i metodi sbrigativi e cruenti dei partigiani, Fausto si convince, dolorosamente, che la condotta dei suoi compagni non è ispirata a principi morali ma unicamente alla violenza vendicatrice. La vicenda si conclude con una definitiva separazione: inviato a San Ginesio per entrare in contatto con gli Alleati, Fausto va in cerca di Anna ma non la trova; incontra invece la cugina di lei, Nora, la quale lo esorta a non rivedere più Anna per non turbare la tranquillità della sua vita familiare. Tornata a casa, Anna festeggia la liberazione con la figlia e con Miro.

Al suo apparire - in un clima fortemente politicizzato - il romanzo ricevette giudizi negativi per le sue accuse alla Resistenza. Successivamente è stato apprezzato come il racconto di una duplice disfatta, privata e politica.

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"Fausto e Anna" di Carlo Cassola

"Fausto e Anna" è un libro di Carlo Cassola. Innanzitutto comincio a dire che è un romanzo d’amore fra due giovani ragazzi. Questo amore prima tenero come un gioco, poi cresce diventando sempre più profondo, sofferto e difficile, fino ad arrivare alla separazione definitiva con cui l’autore ci vuole far capire il diverso destino a cui andranno incontro i due protagonisti del romanzo. Questo romanzo si ambienta tra Volterra e San Ginesio, nella provincia toscana prediletta da Cassola durante l’inizio della guerra partigiana, intorno al 1940-50. Il personaggio principale del racconto, secondo me, è Anna, perché Cassola dà più spessore alla figura femminile nella storia d’amore e quindi Anna riesce, pur nella sua elementare serenità coniugale, a non dimenticare Fausto. Fausto, però non è un personaggio meno riuscito e vivo: noi, lo conosciamo nell’ innaturalezza propria di un adolescente orgoglioso e felice. Ritornando ad Anna, lei sostiene questo ruolo, a differenza di Fausto, con la massima naturalezza e, con la sua chiara e delicata vita. Secondo me, la vera dote di Cassola è la semplicità, che è un elemento indivisibile nei suoi componenti, conseguito da ben pochi autori moderni. Cassola predilige la maremma toscana; e così quel triangolo che ha per vertici Siena, Volterra e Grosseto è divenuto per merito suo la terra magica della migliore letteratura nuova, che però non vengono molto sfruttati da Cassola nel romanzo. Cassola in questa storia d’amore riesce ad inserire anche un altro tema molto importante di quel tempo: la guerra partigiana. Questa guerra viene ben descritta e porta al ritrovamento di Anna da parte di Fausto. Cassola fu un grande amico del mio nonno materno Mino Maccari e con lui condivise molti pensieri.



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Fausto e Anna

RECENSIONE
Fausto e Anna erano due ragazzi borghesi felicemente fidanzati che
vivevano a Volterra, in Toscana, nel periodo precedente la seconda
guerra mondiale.
Questi due ragazzi si incontravano solo d'estate perche' d'inverno
abitavano in due paesi diversi.
In questa stagione comunicavano solo per corrispondenza e Fausto
diventava sempre piu' geloso di un caro amico di Anna.
Cosi' decisero di lasciarsi e il protagonista maschile comincio' a
frequentare persone iscritte al Partito Socialista e, per non sentirsi
inferiore, si iscrisse anche lui. la guerra iniziava e lui si trovo' a dover
combattere.
Qui la descrizione e' molto ampia e ricca di particolari che rendono il
testo scorrevole ed interessante.
Durante una spedizione, pero', tra una folla riconobbe Anna, che, nel
frattempo si era sposata con un medico di nome Miro e aveva avuto
una figlia, Lucia.
Rincontrandosi riscattava la fiamma e il ricordo del loro amore,
terminato cosi' bruscamente a causa di un'inutile gelosia.
Nora, cugina ma soprattutto amica di Anna, decise di parlare ad
entrambi, e fece capire loro che avrebbero dovuto interrompere questa
relazione, perche' si correva il rischio di rovinare una famiglia felice,
quale era quella composta da Anna, Miro e Lucia.
Ritengo che questo libro sia molto interessante, infatti a me e' piaciuta
molto soprattutto la descrizione della guerra e il comportamento di due
persone che non vedendosi per lungo tempo.
L'interesse per questo libro aumenta progressivamente ed alla fine il
lettore si accorge di esserne indirettamente il protagonista

axen

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