ho trovato solo questo
Celebre è questa canzonetta del Chiabrera, di gusto barocco misurato e disciplinato, ricca d’immagini e metafore preziose, in cui il poeta, in celebrazione del riso,esordisce proprio con una metafora, rose=labbra, rivolgendosi in omaggio alle rosee labbra, chiamate belle rose porporine,ministre degli amori, dispensatrici di gioie amorose, della donna amata, in insistenza d’immagini caratteristiche delsecentismo attenuato in galanteria tipico dell’autore.
Il riso seducente, malizioso e misterioso della bella donna suscita nel poeta divagazioni ingegnose (non poetiche), galanti, aggraziate, anche leziose, in versi eleganti efelicemente musicali (ma la musicalità non è ispirata dal sentimento, è data dall’abilità nello svolgimento dei moduli rigidamente applicati), del tutto conformi allo spirito del secolo (anche se non in esagerazione di artificio poetico come in Marino e nei marinisti), sul tema del “ridere”: ride la terra, ride il mare, ride il cielo,ma il loro sorriso non potràmai eguagliare in graziaquello femminile.