Tema: Il cellulare.

Messaggioda Umpa_ » 24 apr 2012, 12:52

Negli ultimi trent’anni la vita dell’umanità è stata rivoluzionata da un piccolo marchingegno: il cellulare. Nato nel 1973 dall’idea di un italiano emigrato negli USA con lo scopo di telefonare al di fuori di una rete fissa, questo piccolo oggetto inizialmente non riscontra un successo immediato a causa del suo costo eccessivo. Durante gli anni ’90 poi, ai telefoni mobili è stata data la possibilità di inviare e ricevere messaggi; da qui il possedere uno di questi oggetti è diventata la nuova moda tra i più giovani: per la prima volta la società, infatti, comunica a distanza con semplici e poche parole. Per chi, invece, è nato nell'epoca dei telefoni a ghiera e delle cabine telefoniche con gettone o tessera, che ormai oggi sono state spedite in “pensione” proprio dai cellulari, il telefono mobile è stata una vera rivoluzione, al pari dell’invenzione della ruota per gli antichi. La comodità di questo piccolo apparecchio elettronico è la reperibilità continua di una persona: nella società frenetica e pericolosa in cui viviamo, la facilità con cui ci possono contattare mentre siamo in viaggio, al supermercato, in qualsiasi luogo, ha reso meno ansiose schiere di genitori, che così possono sorvegliare meglio i propri figli, o essere serene che, in caso di necessità, il pargolo può contattarli senza problemi. Come però è affermato in un articolo inerente del giornale “La Stampa”, quando i genitori non controllano l’utilizzo di questo mezzo da parte dei figli, il rapporto di questi con i propri genitori va a perdere l’intensità della relazione; i giovani sono così portati a identificarsi nell’oggetto, che da anche un senso di onnipotenza e controllo della realtà che ci circonda, oltre a farci sentire meno soli nell’affrontare il mondo. C’è chi, infatti, basa i suoi rapporti interpersonali su quanti SMS e chiamate riceve: più essi sono, più il soggetto si sente accettato e apprezzato; insomma, fortifica il proprio animo sulle attenzioni che riceve.
Alcuni studiosi però hanno ipotizzato che le onde elettromagnetiche emesse dai telefoni cellulari possano arrecare danni alla salute degli utenti, come l’insorgere del cancro; altri invece hanno associato l'aumento al rischio dell'insorgenza di tumori al cervello a un’esposizione prolungata protratta in un arco di dieci anni. Nell’articolo redatto per il giornale “La Stampa”, G. A. Orighi ha paragonato quest’uso quasi maniacale del telefono cellulare da parte di noi giovani a una vera e propria droga: esso infatti, porta disturbi mentali e, a volte, una sindrome d’astinenza. Questa è anche uno dei motivi per cui il cellulare è molto criticato, soprattutto da adulti e professori. Sono inoltre diversi i casi in cui coloro che non riescono a fare a meno del cellulare, che se lo portano a letto e si addormentano con la sua musica, non riescono a stare a scuola e seguire le lezioni senza telefonino; ciò riguarda anche i luoghi come la chiesa, o addirittura durante un ricovero in ospedale. Avrà pure i suoi lati negativi, come tutto e tutti del resto ma questo marchingegno è quasi completamente indispensabile per ognuno di noi (dai dieci anni in su circa); di anno in anno esso presenta anche nuove invenzioni e attrae maggiormente gli acquirenti. C’è chi per avere sempre qualche opzione recente, lo cambia quasi ogni anno. “Si sceglie il cellulare sulla base dell’ultimo modello uscito sul mercato”, recita un articolo del giornale La Stampa; quest’uso smoderato si può quindi riportare anche a una questione di moda. In alcuni casi il cellulare è utilizzato anche per il televoto per programmi televisivi, come Amici di Maria De Filippi, San Remo, il Grande Fratello, l’Isola dei Famosi, anche se la maggior parte di questi sono molto spesso organizzati e quindi sia i partecipanti sia i vincitori sono decisi già dall’inizio. E’ però fondamentale premettere che il cellulare è nato con lo scopo di mediare una distanza con le chiamate, mentre oggi questa sua funzione è una delle meno sfruttate: quelli della mia generazione, me compresa, preferiscono utilizzare gli SMS per comunicare. Anche questi hanno però aspetti negativi, come la regressione linguistica da parte degli alunni, che porta a un’abbreviazione di parole quasi impossibile da comprendere; un esempio molto banale è la preposizione “per” scritta con il segno matematico “x”. Un altro problema è l'infiammazione delle dita per la velocità con cui sono scritti gli SMS, che può causare anche forme gravi di artriti. Ascoltare musica, scattare foto e video, aggiornare la propria agenda, usufruire dei videogiochi istallati nel dispositivo, sono inoltre le applicazioni utilizzate più frequentemente. Insomma, il cellulare è ormai diventato multimediale; poiché è fornito anche di varie stazioni radio e internet, con esso abbiamo la possibilità di tenerci informati sul mondo. Come detto prima per quanto riguarda le cabine telefoniche, probabilmente anche i telegiornali e gli orologi da polso scompariranno, sostituiti anch’essi dall’orologio e dal cronometro presenti in ogni tipo di cellulare e dal servizio del Web.
Tirando le somme di quanto detto, i pareri riguardanti il mondo dei cellulari sono molti discordi tra loro: chi lo accoglie come l’ennesima dimostrazione del progresso umano, e chi invece lo considera la rovina del secolo. Tutto dipende però da noi: bisogna fermarsi in tempo, capire i propri sbagli e segnare i limiti, in modo da non far sì che quest’apparecchio cada nel dimenticatoio come un oggetto che ha portato solo scompiglio nelle nostre vite. Personalmente mi dichiaro favorevole al cellulare, ovviamente in un uso moderato e controllato, poiché si deve sempre tenere a mente che non si tratta di un oggetto effimero, bensì di un’invenzione tecnologica che ormai sta diventando la base della nostra vita, e ciò è anche testimoniato dalla sua diffusione a livello planetario.

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Messaggioda Umpa_ » 27 apr 2012, 12:50

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