A partire dal 1 gennaio 2002, 12 paesi dell'Unione Europea stanno usando (letteralmente stavano usando, ma ci sta malissimo in italiano) una nuova valuta unica secondo ciò che era stato stabilito dal trattato di Maastricht il 7 febbraio 1992.
In Gran Bretagna i dibattiti riguardo la possibile adozione dell'euro sono uno dei principali argomenti della vita politica, sociale e culturale.
L'opinione pubblica è divisa in due schieramenti opposti.
Il parito laburista ed il partito liberal democratico sono a favore di un'entrata del Regno Unito nell'Unione Monetaria europea, mentre il partito conservatore si oppone fortemente ad un'integrazione Monetaria Europea.
L'attuale governo dovrà chiamare un referendum per chiedere ai cittadini se i britannici sono a favore dell'euro o no.
La neonata valuta e la campagna per il referendum sono i principali argomenti di discussione nella stampa britannica malgrado le differenze nel trattare l'argomento euro, entrambi i siti hanno sezioni al riguardo.
Noi abbiamo scelto due articoli, uno per ogni giornale, che trattano la campagna pro e contro la valuta unica.
Analizzeremo quello dal "The times" e lasceremo studiare agli studenti quello dall'altro quotidiano.
Esamineremo il modo in cui gli argomenti sono costruiti e menzioneremo le caratteristiche linguistiche più rilevanti che caratterizzano i testi..
La lingua della politica e la lingua dell'economia sono altamente metaforiche poichè fanno largo uso di modi di dire per trasmettere il loro messaggio.
Il risultato finale è una parola il cui significato è una compenetrazione dei due campi sematici.
Gli elementi stilistici e le metafore contribuiscono a portare avanti l'ideologia conservatrice del "The Times".
Esse realizzano quest scopo in primo luogo connotando l'euro e la scelta di entrare nell'Unione Monetaria Europea negativamente.
Poi esse agiscono anche per fissare fermamente ragionamenti in favore dell'economia, politica ed indipendenza sociale britannica