κάλλιστά πως τοῖς ὀνόμασι ποικίλλοντες (=partic. pres. congiunto ad un soggetto precedente plurale), γοητεύουσιν ἡμῶν τὰς ψυχάς, καὶ τὴν πόλιν ἐγκωμιάζοντες (=partic. pres. congiunto ad un soggetto precedente plurale) κατὰ πάντας τρόπους καὶ τοὺς τετελευτηκότας (=part. sostantivato) ἐν τῷ πολέμῳ καὶ τοὺς προγόνους ἡμῶν ἅπαντας τοὺς ἔμπροσθεν καὶ αὐτοὺς ἡμᾶς τοὺς ἔτι ζῶντας (=partic. congiunto a ἡμᾶς) ἐπαινοῦντες (=partic. pres. congiunto ad un soggetto precedente plurale), // ὥστ' ἔγωγε, ὦ Μενέξενε, γενναίως πάνυ διατίθεμαι ἐπαινούμενος (participio predicativo retto da διατίθεμαι ) ὑπ' αὐτῶν, καὶ ἑκάστοτε ἐξέστηκα [235b] ἀκροώμενος καὶ κηλούμενος (participi predicativi retti da ἐξέστηκα ), ἡγούμενος (=partic. congiunto rifer. a "io" sottinteso) ἐν τῷ παραχρῆμα μείζων καὶ γενναιότερος καὶ καλλίων γεγονέναι
principali
consecutive
infinitive
..e adornando con le parole nel modo più bello, ed elogiando la città in tutti i modi e celebrando i morti in guerra, tutti i nostri progenitori che sono venuti prima di noi ( τοὺς ἔμπροσθεν ) e noi stessi che ancora siamo in vita, incantano le nostre anime, al punto che io, o Menesseno, provo veramente la nobile sensazione (γενναίως διατίθεμαι ) di essere elogiato da loro, e ogni volta resto attonito ad ascoltarli e a lasciarmi ammaliare, pensando all'istante di essere diventato più grande, più nobile e più virtuoso.
ciao -me-