Due frasi di latino

Messaggioda Ileanuccia » 12 ott 2010, 8:41

Buongiorno! Scusate il disturbo, però traducendo questa versione che ho per domani mattina ho avuto dei dubbi con le seguenti frasi:

1- Inde inhabitantibus tristes diraeque noctes per metum vigilabantur, vigiliam morbus et crescente formidine mors sequebatur.
(Io ho tradotto: Di conseguenza tristi notti e cattivi presagi erano trascorsi dagli abitanti della casa nella paura, la malattia seguiva la veglia e la morte a causa della paura crescente.)

2- Nam interdiu quoque, quamquam abscesserat immago, memoria immaginis oculis inerrabat, longiorque causis timoris timor erat.
(Io ho tradotto: Infatti anche di giorno, anche se il fantasma se n'era andato, e poi non riesco a dare un senso ai verbi..)

Grazie mille in anticipo, siete i migliori grazieate grazieate

Ileanuccia

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Messaggioda giada » 12 ott 2010, 10:38

:

Inde inhabitantibus tristes diraeque noctes per metum vigilabantur, vigiliam morbus et crescente formidine mors sequebatur.
(Io ho tradotto: Di conseguenza tristi notti e cattivi presagi erano trascorsi dagli abitanti della casa nella paura, la malattia seguiva la veglia e la morte a causa della paura crescente.)

Di conseguenza per gli abitanti le notti, a causa della paura, trascorrevano in una veglia amara e funesta




2- Nam interdiu quoque, quamquam abscesserat immago, memoria immaginis oculis inerrabat, longiorque causis timoris timor erat.
(Io ho tradotto: Infatti anche di giorno, anche se il fantasma se n'era andato, e poi non riesco a dare un senso ai verbi..)



Infatti pure di giorno seppure la visione fosse svanita il ricordo dell'apparizione continuava a vagare dinanzi agli occhi e (trduzione letterale:lo spavento si protraeva più a lungo delle sue cagioni =) (meno letterale ma meno brutta in italiano:=) più delle cause dello spavento, era lo spavento a protrarsi

giada

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Messaggioda didaskalos » 12 ott 2010, 11:26

Inde inhabitantibus tristes diraeque noctes per metum vigilabantur, vigiliam morbus et crescente formidine mors sequebatur.

letterale:
poi per gli abitanti le notti venivano trascorse nella veglia, tristi e terribili per la paura, la malattia e la morte, poichè cresceva la paura, seguivano la veglia

2- Nam interdiu quoque, quamquam abscesserat immago, memoria immaginis oculis inerrabat, longiorque causis timoris timor erat.

letterale:
infatti anche durante la giornata, benchè l'apparizione se ne fosse andata, vagava ancora davanti agli occhi il ricordo di quell'apparizione, e il timore era più lungo delle cause (stesse) della paura

ciao ileanuccia e giada okbenfatto

didaskalos

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Messaggioda Ileanuccia » 12 ott 2010, 11:38

Grazie mille dell'aiuto grazieate

Ileanuccia

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