Latino:Origine dei novendiali di espiazione

Messaggioda Ilenia_22 » 9 dic 2008, 15:36

Comincia così: Pace Composita et Civitate Albanorum cum Romana adiuncta

Finisce Così: Quae novendialia appellatae sunt

Da Livio

Ilenia_22

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Messaggioda giada » 9 dic 2008, 15:50

pace composita et civitate albanorum cum romana adiuncta, Servius tullus rex bellum Sabinis indixisse traditur. genti quae ea tempestate viris armisque opulentissima secundum Etruscos existimabatur. Devictis Sabinis, cum in magna gloria magnisque opibus regnum Tulli ac tota res Romana esset, nuntiam regi patribusque est in montibus Albanis lapides de caelo cecidisse. Quod cum credi vix posset, missi sunt a senatu legati ut viserant prodigium. In conspectu eorum crebri cecidere lapides sicut cum grandimen in terras venti agunt. Visi etiam sunt sibi audire vocem ingentem ex summi cacuminis luco, quae fertur praecepisse ut patrio ritu Albani sacra facerent. Romani quoque ab eodem prodigio iussi sunt novendiale sacrum publice suscipere, seu voce caelesti ex Albano monte missa ( nam id quoque evenisse traditur); seu haruspicum monitu. Ex illo tempore solemne mansit ut, quotiescumque prodigia nefasta evenisse nuntiarentur , feriae per novem dies agerentur, quae novendiala appellata sunt.

Stabilita la pace e riunito lo stato degli Albani con i Romani, si tramanda che il re Servio Tullio abbia dichiarato guerra ai Sabini, gente che in quell'epoca era considerata ricchissima. Vinti i Sabini, mentre era in grande gloria e in grandi opere il regno di Tullio e tutto lo stato Romano, fu annunziato al re e ai patrizi che sui monti Albani erano cadute pietre dal cielo. Potendo difficilmente essere creduto, il senato ritenne di mandare ambasciatori per vedere il prodigio. Al cospetto di quelli caddero fitti sassi, come quando i venti portano la grandine sulla terra. Parve loro di udire dal bosco sacro della cima più alta una voce possente che si dice abbia prescritto che gli abitanti di Alba facessero i riti sacri secondo la tradizione patria. Anche i Romani, o che una voce celeste fosse stata mandata dal monte Albanoo per un avvertimento degli aruspici, dal medesimo prodigio ricevettero l'ordine di intraprendere a carico dello stato un novendiale sacro. Dal quel tempo rimase usuale che, ogni volta in cui venivano annunciati prodigi infausti, si svolgessero per nove giorni festività che furono chiamate "novendialia" (novendiali)

giada

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Messaggioda Ilenia_22 » 9 dic 2008, 17:26

ah va bene
spero riesca a farmela; più che altro mi manca il pezzo finale da "romani quoque" perchè per il resto c'è dai

:D

Ilenia_22

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