Frasi di latino gradus facere numero 2 pagina 122

Messaggioda Giovy45 » 19 feb 2013, 14:18

- Malo unius agilem industriam quam decem hominum neglegentem et tardam operam.



Mi serve questa frase!!

Giovy45

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Messaggioda Giovy45 » 19 feb 2013, 14:24

Anzi tutte le frasi.. Libro gradus facere pag 122 n 2
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Giovy45

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Messaggioda giada » 19 feb 2013, 14:47

vado avanti un po' di frasi alla volta compatibilmente con le richieste degli altri utenti intanto queste:

si vis amari, ama
se vuoi essere amato ama

Quid voltis amplius
cosa volete ancora?

Vetus est lex illa verae amicitiae, ut idem amici semper velint
è un veto quella stessa legge della vera amicizia in base a cui gli amici vogliono sempre la stessa cosa

Libenter homines id, quod volunt, credunt.
gli uomini credono piacevolmente in quello che vogliono

Nesciunt ergo homines quid velint nisi illo momento quo volunt
gli uomini non sanno che cosa vogliono, se non nel momento in cui lo vogliono

Idem et docenti et discenti debet esse propositum, ut ille prodesse velit, hic proficere.
Deve essere proposito eguale dell'insegnante e del discepolo: che uno voglia giovare e l'altro apprendere

Brevior haec ipsa epistula est, quod, cum incertus essem ubi esses, nolebam illum nostrum famiarem sermonen in alienas manus devenire
Questa lettera è piuttosto breve perchè io non sapendo precisamente dove tu ti trovi non volevo che questo nostro sermone familiare finisca in mani estranee

Ita sapiens se contentus est, non ut velit esse sine amico, sed ut possit.
Così il saggio basta a se stesso non nel senso che vuole essere senza amici ma nel senso che può stare senza amici

Crede quod mavis
credi ciò che preferisci

Plerique inter mortis metum et vitae tormenta miseri fluctuantur et vivere nolunt, mori nesciunt.
La maggior parte oscilla tra la paura della morte e i tormenti della vita, non vogliono vivere e non sanno morire

Scriban ergo quod vis, sed meo more
Ti scriverò cio' che vuoi ma a modo mio (oppure: ma secondo il mio costume)


Stultum facit fortuna quem vult perdere
La fortuna rende stolto colui che vuoi rovinare

Facilitis iuvenes mei, rem necessariam et utilem quod non contenti exemplis saeculi vestri prioris quoque vultis cognoscere
Ragazzi miei, fate poi una cosa necessaria e utile, non contenti dei modelli della vostra generazione, a voler conoscere anche quelli precedenti

Aut prodesse volunt aut delectare poetae
i poeti o vogliono giovare o dilettare

Nemo tan timidus est ut mali semper pendere quam semel cadere
Nessuno è tanto pavido da preferire di stare sempre in bilico piuttosto che di cadere una volta per tutte

giada

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Messaggioda Giovy45 » 21 feb 2013, 12:21

Grazie mille :D

Giovy45

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