Classico Latino. Cesare De bello civili. Analisi?!?

Messaggioda babyfilippa » 3 mag 2013, 15:48

Aiutatemi!!! Potreste aiutarmi a fare l'analisi di questo testo?
Periodi, paradigmi, declinazioni!
La traduzione la sto facendo io ma non ho il tempo per fare tutta l'analisi!!!

Help!
Qui c'è la versione:
Quibus rebus cognitis Caesar apud milites contionatur. Omnium temporum iniurias inimicorum in se commemorat; a quibus deductum ac depravatum Pompeium queritur invidia atque obtrectatione laudis suae, cuius ipse honori et dignitati semper faverit adiutorque fuerit. Novum in re publica introductum exemplum queritur, ut tribunicia intercessio armis notaretur atque opprimeretur, quae superioribus annis armis esset restituta. Sullam nudata omnibus rebus tribunicia potestate tamen intercessionem liberam reliquisse. Pompeium, qui amissa restituisse vldeatur, dona etiam, quae ante habuerint, ademisse. Quotienscumque sit decretum, darent operam magistratus, ne quid res publica detrimenti caperet (qua voce et quo senatus consulto populus Romanus ad arma sit vocatus), factum in perniciosis legibus, in vi tribunicia, in secessione populi templis locisque editioribus occupatis: atque haec superioris aetatis exempla expiata Saturnini atque Gracchorum casibus docet; quarum rerum illo tempore nihil factum, ne cogitatum quidem. nulla lex promulgata, non cum populo agi coeptum, nulla secessio facta. Hortatur, cuius imperatoris ductu v VIIII annis rem publicam felicissime gesserint plurimaque proelia secunda fecerint, omnem Galliam Germaniamque pacaverint, ut eius existimationem dignitatemque ab inimicis defendant. Conclamant legionis XIII, quae aderat, milites--hanc enim initio tumultus evocaverat, reliquae nondum convenerant--sese paratos esse imperatoris sui tribunorumque plebis iniurias defendere.

babyfilippa

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Messaggioda giada » 3 mag 2013, 16:01

mettere libro esercizio e pagina

giada

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Messaggioda babyfilippa » 3 mag 2013, 19:04

Libro Autori Latini pag.340 dal De Bello Civili.
La traduzione l'ho fatta:
Dopo aver conosciuto (essere venuto a conoscenza) di queste cose, Cesare, pronuncia un discorso davanti ai soldati. Ricorda gli affronti (le ingiustizie) dei rivali contro di lui in ogni tempo; si lamenta che da questi (i nemici) Pompeo Pompeo, per invidia e gelosia nei confronti della sua gloria, sia stato condizionato e corrotto, mentre (CESARE) aveva sempre sostenuto la sua magistratura e la sua dignità e fu sempre suo collaboratore. Si lamenta che fosse stato introdotto un nuovo provvedimento, cioè che il veto dei tribuni della plebe fosse censurato e represso con le armi, il quale negli anni precedenti era stato sedato <senza> le armi. (Si lamenta) che Silla nonostante avesse privato di ogni privilegio il potere dei tribuni tuttavia aveva lasciato libero il diritto di veto; invece Pompeo, che sembra aver restituito i diritti perduti in realtà aveva tolto anche quelli che i tribuni hanno avuto in passato.
Ogniqualvolta si è decretato che i magistrati provvedessero affinché lo stato non abbia alcun danno, formula di deliberazione del Senato attraverso il quale il popolo romano veniva chiamato alle armi, ciò fu fatto in occasione di leggi rovinose, di azioni di forza dei tribuni, di sommosse popolari, dopo che erano stati occupati i templi e i luoghi strategici; e insegna che questi fatti del passato sono stati espiati con la morte di Saturnino e dei Gracchi.
In quel tempo nulla di questo fu fatto e neppure pensato. Non era stata promulgata alcuna legge, non vi fu inizio di ricorso al popolo, non venne fatta alcuna sommossa.
Esorta i soldati a difendere dagli avversari la reputazione e l'onore del comandante sotto la cui guida, durante nove anni, hanno servito fedelmente lo stato e combattuto moltissime battaglie con esito favorevole, hanno portato pace in tutta la Gallia e la Germania. Elevano un grido di approvazione i soldati della XIII legione che era presente - infatti egli aveva convocato questa (legione) all'inizio del disordine, le altre invece non erano ancora giunte-, proclamando di essere pronti a respingere le ingiurie arrecate al loro comandante e ai tribuni della plebe.
Conosciute le intenzioni dei soldati con quella legione marcia verso Rimini e qui incontra i tribuni della plebe che presso di lui erano venuti a trovare rifugio; richiama le rimanenti legioni dagli accampamenti invernali e ordina di seguirlo!

Questa è la mia traduzione.
Mi manca:
STRUTTURA SINTATICA
Analisi del periodo
Declinazioni e sostantivi particolari
Analisi dei verbi.
Paradigmi

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