1. ΣΩ. " Ἄρ, ὦ Θεαίτητε, νῦν οὕτω τῇδε τῇ ἡμέρᾳ εἰλήφαμεν ὃ πάλαι καὶ πολλοὶ τῶν σοφῶν ζητοῦντες πρὶν εὑρεῖν κατεγήρασαν; ". (Platone)
Forse, Teeteto, ora, in tal maniera, noi troviamo quello che da tempo molti tra i sapienti sono invecchiati nella ricerca
prima di trovarlo?
2. Ἔτι περὶ συμβόλων (trattati commerciali; il soggetto della frase è Filippo di Macedonia) φησὶ (dice) πεπομφέναι πρὸς ὑμᾶς τοὺς ποιησομένους ταῦτα δὲ κύρια ἔσεσθαι, οὐκ ἐπειδὰν ἐν τῷ δικαστηρίῳ τῷ παῥ ὑμῖν κυρωθῇ, ὥσπερ ὁ νόμος κελεύει, ἀλλ' ἐπειδὰν ἑαυτὸν ἐπανενεχθῆ.ù
Sui trattati commerciali inoltre dice che ha mandato πεπομφέναι (πέμπω infinito perf.) da voi coloro che li faranno ma di affrettar(ne) (εἰσίημι infinito aoristo) l'approvazione non quando nei tribunali sia stato deciso (κυρόω aoristo cong. pass. 3a sing.) da voi , come la legge ordina, ma [solo] dopo che (l'approvazione) sia stata riferita (πανενεχθῇ = ἐπαναφέρω aoristo congiuntivo passivo 3a singolare) a lui stesso.