da mayamaria » 3 giu 2013, 16:40
Cotidie discere 2 pag 167 n 11
1 quid agam?aut quo potissimum infelix adcedam?
cosa dovrei fare ? Dove infelice potrò mai rivolgermi
2 quid ea memorem, quae, nisi eis qui videre, nemini credibilia sunt?
a che scopo dovrei raccontare cose che non saranno credibili per nessuno, se non per chi le ha viste?
3 - Haec cum viderem, qui agerem, iudices? Contenderem, privatus, contra tribunum plebis armis? .
Vedendo queste cose, che cosa avrei dovuto fare, o giudici? avrei dovuto prendere le armi io, cittadino privato contro un tribuno della plebe?
4 Nunc vero exul patria domo, solus atque omnium honestarum rerum egens quo accedam aut quos appellem?
Ora lontano dalla patria dalla casa solo e bisognoso di tutte le cose giuste dove potrei andare , a chi potrei appellarmi?
5 Mortem ego vir consularis tantis rebus gestis timerem?
Io coperto da dignità consolare ,compiute tante importanti imprese , avrei dovuto temere la morte?
6 Milites maesti, crederes victos, redeunt in castra.
7sint sane Romani felicitate adiuti; qui neget eos multo magis virtute adiutos esse?
siano i romani aiutati dalla felicità, chi nega che quelli siano stati aiutati molto dalla virtù?
I soldati mesti li avresti creduti sconfitti , ritornano all'accampamento.