Niobe, figlia di Tantalo, moglie di Anfione re dei Tebani, poiché aveva generato (pario, paris, peperi, partum, parere) sette figli ed altrettante figlie, si vantava in modo intollerabile per il gran numero di figli ed irrideva continuamente la dea Latona, madre solo di due figli, Apollo e Diana. Invano tutti la esortavano a che non offendesse la suprema dea: «Regina - dicevano - non disprezzare (contemno) (se non disprezzerai) l’esigua prole di Latona così non desterai la sua ira! Bada che le tue ingiurie non feriscano Latona. La vendetta degli dei, per quanto tarda, è implacabile»...
Sermo et Humanitas Traduzione versione latino numero 83 pagina 433
[center]Niobe tramutata in roccia
La traduzione continua qui[/center]