Polibio Storie XI 19

Messaggioda xxmatteoxx » 26 mag 2014, 14:58

Ciao a tutti :) scrivo non per chiedere tutta la versione ma solo per un confronto tra traduzioni e sapere se sono accettabili entrambe e quale sia la più giusta (non sono riuscito a ritrovare il testo su internet :sad: ). Posto la traduzione con le frasi incerte:
Avendo combattuto senza tregua per 16 anni contro i romani in Italia Annibale
non allontanò mai gli eserciti dai campi militari
non fiaccò mai le forze dei soldati della campagna militare (lett. dei della campagna militare)
(il genitivo plurale è un aggettivo e significa "della campagna" militare e il verbo separare/fiaccare),
ma tenendoli uniti sotto il suo comando, come un abile comandante, mantenne una così grande moltitudine di uomini non turbata da fazioni sia nei suoi confronti che tra di loro reciprocamente,
sebbene si fosse servito non solo di uomini dello stesso popolo, ma anche di eserciti ci etnie differenti.
non solo non essendosi servito di uomini dello stesso popolo, ma utilizzzò eserciti di diversa razza.
Avendo infatti libici, iberici, liguri, celti, fenici, italici, greci con i quali non avevano nessun altra cosa in comune per natura gli uni contro gli altri, nè una legge, nè un costume, nè la lingua.ma tuttavia la perspicacia del capo
faceva sì che diversità così diverse e di tal fatta prestassero ascolto ad un unico comando ed obbedissero ad una sola decisione
faceva sentire tali e tanto grandi differenze da un unico comando e ubbidire a una sola decisione
sebbene la situazione non fosse omogenea ma anche variegata e spesso la sorte spirasse favorevole per quelli, ma talvolta / mai contraria. A causa di ciò uno avrebbe potuto meravigliarsi della forza del capo in questa circostanza e fiducioso avrebbe potuto dire che se dopo aver cominciato da altre parti della terra abitata fosee giunto ai romani per ultimi, niente gli sarebbe sfuggito delle cose postegli davanti. Ora, cominciando da questi verso i quali era necessario che andasse per ultimi, in questi cominciò sia l'inizio che la fine delle imprese.

Potete scrivere le ragioni per cui è più giusta una traduzione rispetto all'altra e se sono accettabili tutte e due o una è proprio sbagliata?

xxmatteoxx

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Messaggioda giada » 26 mag 2014, 15:28

COME faccio se non ho il testo greco da controllare?

giada

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Messaggioda xxmatteoxx » 26 mag 2014, 16:36

Lo sto cercando su internet ma non lo trovo :sad:

xxmatteoxx

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Messaggioda giada » 26 mag 2014, 17:56

libro 11 passim 19 prendi le frasi

Τίς οὐκ ἂν ἐπισημήναιτο τὴν ἡγεμονίαν καὶ τὴν ἀρετὴν καὶ τὴν δύναμιν ἐν τοῖς ὑπαίθροις τἀνδρός, βλέψας εἰς τὸ μῆκος τούτου τοῦ χρόνου, [2] καὶ συνεπιστήσας αὑτὸν ἐπί τε τὰς καθόλου καὶ τὰς κατὰ μέρος μάχας καὶ πολιορκίας καὶ πόλεων μεταβολὰς καὶ περιστάσεις καιρῶν, ἐπί τε τὴν περιοχὴν τῆς ὅλης ἐπιβολῆς καὶ πράξεως, [3] ἐν ᾗ συνεχῶς Ἀννίβας ἑκκαίδεκα πολεμήσας ἔτη Ῥωμαίοις κατὰ τὴν Ἰταλίαν οὐδέποτε διέλυσε τὰς δυνάμεις ἐκ τῶν ὑπαίθρων, ἀλλὰ συνέχων ὑφ᾽ αὑτόν, ὥσπερ ἀγαθὸς κυβερνήτης, ἀστασίαστα διετήρησε τοσαῦτα πλήθη καὶ πρὸς αὑτὸν καὶ πρὸς ἄλληλα, καίπερ οὐχ οἷον ὁμοεθνέσιν, ἀλλ᾽ οὐδ᾽ ὁμοφύλοις χρησάμενος στρατοπέδοις. Εἶχε γὰρ Λίβυας, [4] Ἴβηρας, Λιγυστίνους, Κελτούς, Φοίνικας, Ἰταλούς, Ἕλληνας, οἷς οὐ νόμος, οὐκ ἔθος, οὐ λόγος, οὐχ ἕτερον οὐδὲν ἦν κοινὸν ἐκ φύσεως πρὸς ἀλλήλους. [5] Ἀλλ᾽ ὅμως ἡ τοῦ προεστῶτος ἀγχίνοια τὰς τηλικαύτας καὶ τοιαύτας διαφορὰς ἑνὸς ἐποίει προστάγματος ἀκούειν καὶ μιᾷ πείθεσθαι γνώμῃ, καίπερ οὐχ ἁπλῆς οὔσης τῆς περιστάσεως, ἀλλὰ καὶ ποικίλης, καὶ πολλάκις μὲν αὐτοῖς λαμπρᾶς ἐπιπνεούσης τῆς τύχης, ποτὲ δὲ τοὐναντίον. [6] Ἐξ ὧν εἰκότως ἄν τις θαυμάσειε τὴν τοῦ προεστῶτος δύναμιν ἐν τούτῳ τῷ μέρει, καὶ θαρρῶν εἴπειεν ὡς εἴπερ ποιησάμενος τὴν ἀρχὴν ἐπ᾽ ἄλλα μέρη τῆς οἰκουμένης ἐπὶ τελευταίους ἦλθε Ῥωμαίους, οὐδὲν ἂν τῶν προτεθέντων αὐτὸν διέφυγε. [7] Νῦν δ᾽, ἐφ᾽ οὓς ἔδει τελευταίους ἐλθεῖν, ἀπὸ τούτων ἀρξάμενος, ἐν τούτοις ἐποιήσατο καὶ τὴν ἀρχὴν τῶν πράξεων καὶ τὸ τέλος.

giada

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Messaggioda xxmatteoxx » 28 mag 2014, 17:33

La traduzione che ho messo è dal paragrafo 3 al 7 compreso, qualora dovesse servire a qualcuno.

οὐδέποτε διέλυσε τὰς δυνάμεις ἐκ τῶν ὑπαίθρων


καίπερ οὐχ οἷον ὁμοεθνέσιν, ἀλλ᾽ οὐδ᾽ ὁμοφύλοις χρησάμενος στρατοπέδοις

Ἀλλ᾽ ὅμως ἡ τοῦ προεστῶτος ἀγχίνοια τὰς τηλικαύτας καὶ τοιαύτας διαφορὰς ἑνὸς ἐποίει προστάγματος ἀκούειν καὶ μιᾷ πείθεσθαι γνώμῃ

Grazie

πολλάκις μὲν αὐτοῖς λαμπρᾶς ἐπιπνεούσης τῆς τύχης, ποτὲ δὲ τοὐναντίον

xxmatteoxx

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Messaggioda xxmatteoxx » 28 mag 2014, 17:35

il "grazie" andava dopo l'ultima frase ovviamente :mrgreen: grazieate

xxmatteoxx

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