UNA SPOSA DESTINATA AD UNO STRANIERO ("So tradurre!")

Messaggioda ilmurettodipaolo » 6 feb 2019, 11:15

UNA SPOSA DESTINATA AD UNO STRANIERO
Latino / Versione n° 107 di pagina 149 ("So tradurre!")

Rex Latinus, qui in Latio regnabat, Amatam in matrimonium duxerat et filiam eximiae formae genuerat, cuius nomen Lavinia fuit. Cum puella adolevisset, Amata regina Turno, Rutulorum regi, eam despondit et tempus sollemnibus nuptiis cum eo constituit. Sed, ubi in Latium venit Turnus, nuptialia munera ferens, ut constitutas ("stabilite") nuptias celebraret, repentino portento matrimonium perturbatum et impeditum est, quia fatis statutum erat ut Lavinia externo duci nuberet ("andasse sposa a"). Nam flammae comas et coronam gemmatam, quam virgo capite gerebat, repente incenderunt, neque tamen vultum eius laeserunt. Quod prodigium cum omnium animos perterruisset, Latinus rex in proximam silvam processit, in qua erat sollemne altare, ut deos de interruptis nuptiis consuleret. Qui per haruspicem responderunt: «Filia tua non Turni, sed advenae uxor erit».

Il re Latino, che regnava in Lazio, aveva sposato (lett.: "aveva condotto in matrimonio") Amata e aveva generato una figlia di straordinaria bellezza, il cui nome fu Lavinia. Quando la ragazza crebbe (lett.: "essendo la ragazza cresciuta"), la regina Amata la promise in matrimonio a Turno, re dei Rutoli, e stabilì con lui il tempo per le nozze solenni. Ma, quando Turno giunse in Lazio, portando doni nuziali per celebrare le nozze stabilite, il matrimonio venne perturbato e impedito da un improvviso prodigio – poiché era stato stabilito dal fato che Lavinia andasse sposa a un condottiero straniero. Le fiamme, infatti, incendiarono improvvisamente i capelli e la corona gemmata che la ragazza portava sulla testa e, tuttavia, non danneggiarono il suo volto. Poiché questo prodigio aveva spaventato profondamente (lett.: "Avendo questo prodigio spaventato profondamente ") gli animi di tutti, il re Latino avanzò nel bosco più vicino, nel quale c’era un’altare solenne, per consultare gli dèi circa le nozze interrotte. Questi risposero attraverso un aurispice: «Tua figlia non sarà sposa di Turno, ma di uno straniero».

ilmurettodipaolo

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