da Super Pumona » 6 gen 2011, 16:58
Ungaretti, parlando di questa poesia la definì "la sua carta d'identità" perchè contiene tutti gli elementi che gli permettono di riconoscersi.
TEMA:
Mentre combatte sul Carso il poeta s'immerge nelle acque dell'Isonzo sentendosi in armonia con la natura, anche se nuota nel fiume della guerra. L'acqua è infatti un elemento fondamentale per Ungaretti che la parogona prima ad un acrobata perchè entrambi instabili e poi alle varie fasi della sua vita. In ognuna, infatti, c'è un fiume a appresentarla : il Serchio dal quale hanno attinto i suoi avi, il Nilo che coincide con la sua infanzia, la Senna carartterizzata da un periodo torbido e l'Isonzo che rappresenta l'esperienza della guerra. La vitaè quindi un fiore delicato che può facilmente scivolare nella morte, come ci fa notare il poeta con i suoi ultimi versi "che la mia vita mi pare/una corolla/di tenebre".
PAROLE CHIAVE:
La presenza dell'aggettivo mutilato umanizza l'albero straziato anch'esso dalla guerra come gli uomini. Le immagini dominanti rimangono quelle dell'acque e del sole, simboli di purificazione, di vita e di purezza.
SINTASSI
Come spesso accade nelle poesie di Ungaretti, la sintassi è semplice e lineare. Spesso è utilizzata l'anafora, come quella del dimostrativo "questo" che da una parte esprime la vicinanza del poeta alla natura, mentre dall'altra comunica una contrapposizione allo scorrere dei fiumi.