VITA DI GIACOMO LEOPARDI

Messaggioda pakita95 » 10 mar 2011, 21:02

Nel 1798 nasce a Recanati Giacomo Leopardi, il più grande poeta lirico dell' 800.
Leopardi vive in una famiglia di antica nobiltà, ma economicamente instabile.ll padre, conte Monaldo, aveva speso gran parte del proprio patrimonio nell'acquisto di libri, per arricchire la propria biblioteca. La madre, Adelaide Antici, una donna rigida, gestiva il patrimonio familiare a causa dell'incapacità del marito e imponendo unao stile di vita rigido all'interno della famiglia. Secondo le consuetudini aristocratiche, Leopardi viene educato in casa da un ecclesiastico, ma ben presto quest'ultimo non ha più nulla da insegnargli. Allora inizia uno studio autodidattico attraverso le migliaia di libri della biblioteca del padre; impara il greco e l'ebraico. Questi anni sono definiti da lui "sette anni di studio matto e disperatissimo" dal 1811 al 1818 aggravando ulteriormente il suo stato di salute già malfermo. Man mano che si allargano gli interessi culturali cresce l'insofferenza per l'ambiente recanatese. Stringe amicizia con Pietro Giordani e desidera, a causa di questa amicizia, ancora di più uscire da Recanati. Nel 1819 si aggrava la sua malattia agli occhi ed è costretto per mesi a non leggere e scrivere. Questa situazione accentua il suo pessimismo. In questi anni dal 1819-21 scrive gli Idilli: La luna, La sera del dì di festa, L'infinito, La vita solitaria, Il sogno. Nel 1822 và a Roma ospitato dai suoi zii materni, ma non trova la vita culturale e l'ambiente sociale che si aspettava. Ritorna a Recanati dopo pochi mesi e resta fino al 1824. Nel 1825 esce nuovamente da Recanati., recandosi a Milano, Bologna, Firenza e Pisa dove incontra e conosce importanti intellettuali. Rientra a Recanati nel 1828 e ritrova l'aria giovanile che osservata con occhi nuovi suscita in lui forti emozion, tali da fargli scrivere i suoi componimenti più alti: La quiete dopo la tempesta, Il passero solitario, A SiIvia, Le ricordanze, Il canto notturno di un pastore errante dell'Asia. Resta due anni a Recanati. Nel 1830 grazie ad un aiuto economico di alcuni suoi amici riesce a partire per Firenze. Lì incontra Fanny Targioni Tozzetti e s'innamora di lei. Questa passione gli ispira cinque componimenti chiamati il "Cicli di Aspasia." A Firenze ritrova un suo vecchio amico Antonio Ranieri e con lui si trasferisce prima a Roma e poi a Napoli dove trascorre i suoi ultimi anni di vita. Nel 1837 mure durante un'epidemia di colera che aggrava ulteriormente i mali che lo affliggevano da tempo. Solo dopo la morte avrà la fama tanto meritata.

pakita95

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Messaggioda giada » 23 mar 2011, 8:44

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