Bullismo TEMA SVOLTO

Messaggioda isapao » 16 mar 2011, 16:22

Come mai al giorno d' oggi vengono inscenati sempre di più atti di bullismo da parte dei giovani a partire dagli 11 anni in sù, e soprattutto cosa si nasconde dietro questo comportamento? Secondo alcuni sondaggi questo fenomeno diminuisce con l' avanzare dell' età; infatti, escludendo la scuola dell infanzia dove la percentuale è alquanto bassa, il maggior numero di denunce proviene proprio dalle scuole secondarie di primo grado, diminuendo così nei licei e di conseguenza negli istituti professionali. Questo avviene perchè nell' età compresa tra gli 11 e i 14 anni il ragazzo si trova ad affrontare un altro tipo di ambiente, diverso da quello delle scuole primarie dove gli insegnanti sono più comprensivi e gli alunni in quanto ingenui sono maggiormente aiutati. Nelle superiori invece si comincia ad assumere più indipendenza e i ragazzi restano a volte spaesati, senza una guida che li aiuti o un punto di riferimento a cui accostarsi. La causa di questo loro comportamento spesso viene attribuita ai docenti che vengono incolpati di essere poco disponibili, pretendono troppo dagli alunni, li caricano di compiti su cui sudare. Tutto ciò viene detto sbagliando naturalmente. Per il ragazzo la scuola è come una perdita di tempo, ci si potrebbe fare assolutamente a meno, è un posto "lento", che non suscita emozioni forti e non tiene viva l' adrenalina. E' quindi tutto il contrario della bella vita. E il ragazzo soffre di tutto ciò, si sente chiuso, soffocato, vuole uscire da questo mondo per cercare di innalzarsi con la sua prepotenza, credendosi superiore e quindi sazia questa sua mania di sopraffazione scagliandosi contro i soggetti più deboli, come i ragazzi timidi, provenienti da altre etnie, appertenenti ad altri tipi di società o addirittura handicappati. Ma atti di violenza si presentano anche al di fuori dell' ambiente scolastico. Come non ricordare il rapimento di un quindicenne da parte di due coetanei in cambio di 10 euro: ciò dimostra che ormai il bullismo non si limita più al continuo insulto al compagno di classe, al banco gettato a terra, all' accanimento verso il "debole" di turno; ma sta diventando una vera e propria forma di criminalità che va col passare del tempo eguagliandosi ad altri tipi di realtà presenti al giorno d' oggi. Quindi la scuola più che prendere provvedimenti, informare le famiglie, concedere ore di ricevimento disponibili per affrontare questi problemi col ragazzo, non credo che possa fare qualcos' altro. E' un problema che deve essere affrontato all' interno delle famiglie, perchè il più delle volte i ragazzi hanno alle spalle solo rovine di famiglie sfasciate, dove i genitori non hanno mai tempo di occuparsi di loro, abbanbonando i propri figli nelle strade che giocano a fare "i piccoli criminali".

isapao

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Messaggioda giada » 23 mar 2011, 8:41

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