Filosofia di Locke

Messaggioda Fragolina599 » 30 mar 2011, 18:06

JOHN LOCKE – SAGGIO SULL’INTELLETTO UMANO , EPISTOLA SULLA TOLLERANZA.

Conoscenza
Secondo Locke frutto di ogni tipo di sapere, anche quello più elevato è l’esperienza, riconosce tuttavia un ruolo di primaria importanza alla ragione che ha il compito di identificare le connessioni tra i dati sensibili, quali le idee. Nega l’esistenza di idee innate, la stessa idea di Dio non è innata.

Gnoseologia - Idee semplici e complesse
Locke trae da Cartesio la convinzione che il contenuto della conoscenza siano le idee. Definisce infatti l’idea come l’oggetto dell’intelletto quando l’uomo pensa. L’esperienza si basa su due procedimenti: la sensazione ossia il contatto degli organi di senso con i dati sensibili, e la riflessione ovvero le operazioni della mente sui dati ottenuti.
Locke distingue due tipi di idee. Le idee complesse e le idee semplici.
Le idee semplici sono frutto della sola esperienza e in esse si distinguono qualità primarie e qualità secondarie. Le prime sono ciò che concretamente caratterizzano la cosa, sono le qualità oggettive, le seconde invece sono quelle qualitative o soggettive, come gli odori, i sapori, i colori.
Le idee complesse sono frutto dell’unione di più idee semplici. Si distinguono idee complesse di modi, di relazioni e di sostanza.
Le idee di modi sono lo spazio, il tempo e il pensiero. Differentemente da quanto Newton in quegli stessi anni stava affermando Locke non considera spazio e tempo come realtà assolute ma come frutto dell’esperienza.
Le idee di relazioni sono idee di causa, che permettono di collegare una cosa alla sua causa, ed idee di identità che permettono invece di collegare una cosa a se stessa. Locke infine espone una forte critica a quanti avevano affermato l’esistenza della sostanza ritenendola in realtà inconoscibile. Ciò che conosciamo sono infatti solo le sue qualità, lo dimostra il fatto che nell’utilizzo del linguaggio, fatto di nomi convenzionali, vengono utilizzati per lo più nomi comuni che non identificano la cosa e dunque la sostanza in sé ma per le caratteristiche che la accomuna alle altre.

Gradi della conoscenza
Assodato che il contenuto della mente siano le idee, la conoscenza non è altro che l’identificazione della loro connessione. Locke distingue 3 gradi della conoscenza. Conoscenza sensibile che è vera solo se attuale. Conosce intuitiva, ovvero l’identificazione immediata della connessione tra le idee, conoscenza dimostrativa , di cui l’uomo se ne serve quando non riesce a conoscere con immediatezza e si serve dunque dell’utilizzo di altre idee dette prove. E’ una conoscenza altrettanto certa ma non immediata.

Locke fa corrispondere ad ogni grado della conoscenza un grado della realtà. Giunge dunque alla conoscenza dell’Io tramite intuizione, utilizzando il metodo cartesiano del dubbio metodico, alla conoscenza di Dio tramite dimostrazione, in quanto l’intuizione dell’Io non può derivare dal nulla, e infine giunge alla conoscenza del mondo esterno tramite le sensazioni.

Morale e politica
Fine ultimo dell’uomo nella concezione Lockiana è la felicità.
Il pensiero politico di Locke si differenzia da quello di Hobbes per una diversa interpretazione dello stato di natura. Se per hobbes questo è una lotta di tutti contro tutti, secondo Locke l’uomo si rende conto dei diritti altrui e cerca di non ostacolarlo. Diritti inalienabili dell’uomo sono il diritto alla libertà, alla proprietà e alla vita. Pur tuttavia manca in questo stato di natura ideale un arbitro che regoli lo stato e punisca gli eventuali trasgressori. La formazione di uno stato civile è dato dalla cessione tramite un contratto di una piccola parte dei diritti dell’uomo che addizionati formano il compito dello stato. Il potere deve essere equamente diviso in potere legislativo, esecutivo e federativo ed attribuito a 3 diversi enti. Fine ultimo dello Stato è quello di assicurare ad ogni uomo i propri diritti, qualora lo stato non tenesse fede al patto stabilito, diritto dei cittadini è quello di ricorrere alla resistenza attiva. Lo stato liberale da Locke ideato deve essere affiancato da una tolleranza religiosa, la Chiesa a sua volta non deve interessarsi delle questioni politiche. Vi è una totale divisione del potere temporale da quello spirituale.

Fragolina599

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