STORIA - Rivoluzione Industriale (appunti strutturati)

Messaggioda dontdisturb_93 » 22 mag 2011, 9:12

Per una più rapida comprensione delle tappe della "Rivoluzione Industriale", ecco a voi i miei appunti. Spero vi siano d'aiuto.

LA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Per “Rivoluzione Industriale” si intende un processo di evoluzione economica che attraverso l’introduzione della macchina e l’utilizzo di nuove fonti energetiche modifica radicalmente il volto della società.

PERCHE’ IN INGHILTERRA?
E’ un fenomeno che accompagna un’economia capitalistica, quindi dinamica e non parassitaria; essa ha alla base l’idea del verbo latino “progredior”, che vuol dire andare avanti; contestualizzandolo, significa migliorare le condizioni di vita.
L’Inghilterra fu la prima ad avere questo tipo di economia, soprattutto grazie all’apporto dell’agricoltura fondata sull’utilitarismo.
Essa, unita all'innovazione tecnologica, eliminò molta manodopera dalle campagne, facendola rifluire verso la città, dove trovò occupazione nella nascente industria. Il fenomeno delle “enclosures” che vide la privatizzazione delle terre, privò i contadini più poveri del libero diritto di pastorizia e li spinse a trovare nuovo impiego nelle fabbriche, contribuendo al decollo industriale del Paese.

LA DINAMICA PRODUTTIVA
Tre settori caratterizzano la dinamica produttiva della Rivoluzione Industriale: Il primario, il secondario ed il terziario.

Il settore primario era sostanzialmente rappresentato dall’agricoltura. Comprendeva tutte quelle attività che consistevano nell’utilizzo delle risorse naturali.
Il settore secondario comprendeva tutte le attività a carattere industriale.
Il settore terziario consisteva in tutte le attività produttive, nonché lo smistamento sul mercato.

Tutti questi aspetti dell’economia non sono conflittuali ma complementari tra loro.

LE INNOVAZIONI DELLA ROVOLUZIONE INDUSTRIALE
Il processo di innovazione prese piede:
- nel settore del cotone (attraverso la messa a punto del telaio meccanico)
- nel settore dei ferri e dei metalli (attraverso la scienza della mineralogia e l’apporto di manodopera. L’innovazione in questo settore ebbe però una duplice conseguenza perché, se da una parte si riusciva a ricavare ciò che serviva direttamente dalla natura, dall’altra parte invece non c’era nessuna tutela per chi forniva la manodopera)

A queste innovazioni si aggiunse, nel 1769, la macchina a vapore brevettata da James Watt, definita la vera innovazione della rivoluzione industriale.

CONSEGUENZE DELLA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
La meccanizzazione portò alla concentrazione della popolazione in un unico posto, la fabbrica. Di conseguenza:
- le condizioni di vita peggiorarono;
- il salario rimase invariato (esso veniva corrisposto a prescindere, senza contrattazione, perché la domanda era enorme. In questo rapporto si trovava avvantaggiato il datore di lavoro);
- aumentò la disoccupazione (a questo seguì una forte opposizione caratterizzata addirittura dalla distruzione delle macchine, evento che prese il nome di Luddismo).

dontdisturb_93

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