Riassunto Impressionismo - Monet

Messaggioda pistolero » 10 lug 2011, 17:40

IMPRESSIONISMO

La storia dell’Impressionismo nasce ancor prima che si possa parlare di un vero e proprio movimento: nel 1863 Napoleone III inaugurò il cosiddetto Salon Des Refusès dove erano state esposte le opere scartate dal Salon ufficiale. Il successo di tale mostra fu enorme: il pubblicò reagì con risate e sberleffi nei confronti di opere che i critici ritenevano ridicole e mal riuscite.

Dopo questo eccezionale evento alcuni pittori maturarono un nuovo linguaggio artistico che finì col rivoluzionare la pittura. Tutti gli artisti era diversi tra loro per origini e idee, ma tutti credevano in un nuovo e originale modo di rappresentare. Monet, Renoir, Degas e Cèzanne si riunirono e cominciarono a ritrarre scene di ogni giorno, eseguivano paesaggi, lavoravano all’aria aperta, usavano colori brillanti e dipingevano più che altro le leggere sfumature della luce anziché riprodurre esattamente le linee degli oggetti. Fra il 1850 e il 1880 essi lavorarono a Parigi e nel 1874 tennero un’esposizione collettiva. In quelle circostanze il critico d’arte Louis Leroy definì la mostra “Exposition Impressioniste” prendendo spunto dal quadro di Monet “Impression, Soleil Levant” e da quel momento vennero definiti “impressionisti”, anche per dire che i loro quadri erano incompleti e capaci di dare solo una prima impressione. Con questo nome passarono alla storia.

Claude Monet nacque a Parigi nel 1840. fino agli anni 60 si interessò alla pittura di paesaggi e all’arte giapponese insieme alla fotografia. Egli amava dipingere all’aria aperta. Nel 1874 ispirò i primi impressionisti nello studio fotografico di Nadar. Nel 1870 aveva conosciuto Paul Durand-Ruel che lo portò al successo fino al 1886, quando Monet apre una mostra a New York. Nel 1883 si trasferì a Giverny dove acquistò una casa. Nonostante dei gravi problemi alla vista il pittore continuò a dipingere, poiché esaltato dai commenti positivi della critica, fino alla sua morte avvenuta nel 1926.

Claude Monet fu considerato il “più impressionista degli impressionisti”. L’amore per i parchi e la campagna segnò la sua vita e la sua arte. La sua capacità di riprodurre le vibrazioni della luce e il colore mutevole delle cose caratterizzarono la sua pittura.
Monet abbandona il disegno e scompone i colori in pennellate fittissime riconoscibili anche ad una certa distanza. Dal 1890 iniziò a realizzare una serie di opere con un soggetto visto in differenti situazioni di luce; come la Cattedrale di Rouen. Questa è stata dipinta tra il 1892 e il 1894 costituita da 50 tele di diversa illuminazione: sole, buio, nebbia, alba, tramonto, estate o inverno. Questa ripetizione dello stesso tema è un modo del pittore di esprimere la sua concezione come di colui che non deve fissare la realtà, ma il suo continuo cambiamento.

Un caffè galleggiante chiamato Grenouillère, cioè “stagno delle rane”, affiancato ad uno stabilimento di bagni sulla riva di un affluente della Senna, era una delle mete preferite dai parigini. Nel 1869 Monet e Renoir decisero di ritrarlo in due tele simili dipinte dallo stesso punto di vista. Le differenze nello stile dei due pittori sono evidenti ma ambedue restituiscono l’atmosfera mondana del luogo pubblico in un giorno feriale. Le due opere sono i più rappresentativi esempi di pittura impressionista.

pistolero

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