Divina Commedia, Purgatorio, II Canto.

Messaggioda sailor moon1992 » 2 ago 2011, 11:19

E' il 10 Aprile, giorno di Pasqua, quando Dante e Virgilio escono dal buoi dell' inferno. Nell' emisfero australe videro 4 stelle che non erano mai state viste prima. La figura di Catone emblema della libertà, purificherà Virgilio. ( Purgatorio emblema di una grande Chiesa).
Il secondo canto è particolarmenter suggestivo in quanto Dante inizia a recuperare il ricordo della sua vita terrena. Infatti, nell' inferno, Dante ha una visione negativa della vita, mentre ora capisce che non è poi tutta " da buttare". Capisce, in particolar modo, l' importanza dell' amicizia. In questo canto incontreremo Casella, colui il quale era solito mettere in musica le poesie dei Poet, tra cui anche diverse dello stesso Dante. Qui si ha il primo abbraccio del Purgatorio, che mette in risalto il tema del corpo. Infatti l' anima non è completa senza il corpo; qui Dante insiste sul fatto che chi muore deve sapere dove si trovano le sue spoglie in qunato l' anima dovrà ricongiungersi con queste durante il Giudizio Universale. Vedremo poi come questo tema verrà approfondito nei canti III e V. Quindi in conclusione Dante compie questo viaggio mediante l' anima e il corpo.
Le anime dei morti presenti nel purgatorio vedendo l' ombra dello stesso Dante si accorsero che questi era vivo e per questo, in preda allo stupore, si accalcarono intorno ai due "Viaggiatori" per chiedere allo stesso di rassicurare i loro cari. Si ha in ciò un clima di agitazione e turbamento. L' avvio è determinato dall' arrivo della navicella al bordo della quale vi è il Nocchiere, che trasporta le anime dal Tevere all' altra sponda. Riguardo al Nocchiere si può dire che questi viene descritto dallo stesso Dante come un angelo dal viso rosseggiante, luminoso. Inoltre è simbolico il fatto che proprio sulla spiaggia del Purgatorio si canti un inno per la liberazione dell' anima dal peccato ( verso 49). In seguito, inoltre, scopriremo che Dante ha grandi capacità di adottare tecniche " cinematografiche".
Per quanto riguarda la critica bisogna dire che a molti critici non sono piaciute le prime 3 Terzine. Nel Medioevo si credeva che il giorno e al notte dipendessero da due entità divine che si alternavano.
Le anime sono disorientate e chiedono a VIrgilio e Dante dove andare e Virgilio risponde che non possono aiutarli in quanto neanche loro sanno dove andare, infatti fa poco sono arrivati su quelle sponde dopo un viaggio straziante nelle viscere della terra. ( versi da 67 a 75 sono centrali) . Le anime che dovrebbero pensare a purificarsi, prima di ogni altra cosa, si distraggono con un niente dimenticandosi il loro scopo e creando così scompiglio. Dante vide tra la folla di anime un' anima che correva verso di lui per abbracciarlo.

sailor moon1992

Utente SILVER
Utente SILVER
 

Torna a Temi, analisi poesie, Appunti scuola

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-16 10:53:45