Caio Gracco, la guerra giugurtina

Messaggioda Irythebest » 22 ago 2011, 11:31

CAIO GRACCO

Caio Gracco, fratello di Tiberio Gracco agisce nel 123 fino al 121, la sua morte. Era già stato chiamato dal fratello a far parte della commissione e nel 123 decide di riproporre la riforma, unita a un altro pacchetto di leggi. Propone nella sostanza la stessa lex Sempronia agraria di Tiberio, ma con alcuni correttivi, per rendere più agevole la legge stessa. Contemporaneamente propone altre leggi pensando che per averla vinta dal senato conviene avere l’appoggio di altre classi. Pensa così di favorire gli equites (non si dedicano all’attività politica e militare, ma al commercio e all’economia. Molto spesso sono i fratelli minori dei senatori e potevano essere di antica nobiltà o imparentati recenti con patrizi -omines novi-) per far passare la lex agraria e staccarli dai patrizi.
Propone anche grandi opere pubbliche, che andranno appaltate dagli equites, sperando di spezzare la forza degli optimates (lex de viis muniendis)- leggee sul riassetto delle vie.
Il sottoproletariato urbano sarebbe stato impiegato come forza lavoro per costruire le opere pubbliche, invece la lex colonii deducendi (legge sulla fondazione di colonie) serviva sempre a dare lavoro ai plebei e appalti agli equites. Un altro campo di azione di Caio Gracco e di carattere giudiziario ( lex Sempronia iudiciaria) che riguarda i tribunali che giudicavano il reato di malversazione( intrallazzata con l’economia e corrotta) nelle province, dove c’era molta violenza e corruzione, con una politica di rapina operata dai consoli e senatori inviati da Roma. Le province non potevano più della malversazione romana e si crearono degli appositi tribunali, controllati dai senatori e dai consoli che rendevano così tutto una farsa. Caio volle che fossero persone più giuste a giudicare i proconsoli e i prosenatori, ma li assegnò agli equites. Per cui questa legge è volta unicamente ad avere il loro appoggio. Invece la lex Sempronia de civitate, sul diritto di cittadinanza del popolo romano. Gli italici, abitanti della penisola dal Po allo Stretto di Messina chiesero il diritto di cittadinanza. L’idea di assegnarlo loro era già stata di Flacco, amico di Caio. Caio Gracco la ripropose anche per ottenere l’appoggio degli italici contro i senatori. Questo diritto implica per i più poveri elargizioni gratuite di grano e il sottoproletariato romano si arrabbiò moltissimo perché non è disposto a dividere privilegi con gli italici e perse così il suo appoggio, estremamente stolto e volubile, pronto ad affidarsi al primo demagogo. In quei dieci anni era passata una legge che prevedeva il prolungamento di alcune cariche (come il tribuno della plebe) Caio commise nel 172 un altro grande errore, andando a visitare una delle nuove colonie e decise di donare una colonia dove prima era sorta Cartagine, mentre lui è assente il senato cercò di toglierli il favore del sottoproletariato urbano, facendo proposte demagogiche, ovvero abbassando il prezzo dei pane per esempio. Il principale oppositore di Caio era Livio Druso, un tribuno di origine senatoria che stava dalla parte dei senatori. Il popolo credette alle proposte di cose quasi impossibili. All’inizio del V secolo la carica è ricoperta da persone democratiche, anche patrizie. Nel corso dei secoli diventa una tappa del cursus honorum e quindi è ricoperta da persone anche non dipendenti la plebe. Al ritorno di Caio, Druso nel gennaio del 121 lo fa assassinare nella violenza di piazza, come Tiberio. Il suo corpo fu gettato nel Tevere e fu ucciso un figlio bambino di Flacco. Ai tempi di Caio Gracco per la prima volta si parla di senatus consultum ultimus ( decisione del senato estrema) in condizioni di estremo pericolo, ovvero l’assegnazione dei pieni poteri ai consoli, trasformando momentaneamente i consoli in dittatori tra la fine del 122 e il gennaio del 121( dura qualche settimana). Così forte di questo potere il console persegue Caio Gracco e i suoi fino alla sua morte, lutto proibito alla vedova. Con il passare degli anni le riforme dei Gracchi verranno affossate e il senato riprenderà il pieno potere.

GUERRA GIUGURTINA ( 112-105)

La guerra giugurtina si svolse dal 112 al 105 con l’antefatto nel 118 e l’ultima conseguenza nel 104. Deve il suo nome a Giugurta, principe della Numidia, in Africa vicino a Cartagine. Massinissa era morto nel 148 lasciando il trono al figlio Micipsa, che regnò fino al 118, quando morì e lasciò il trono equamente spartito tra Aderbale e Lempsale (i figli) Giugurta (il nipote). Ma come molto spesso accade c’è una delle parti che prevale e così Giugurta concepì il disegno di mangiarsi la loro parte di regno. Li mise l’uno contro l’altro con piccole calunnie e maldicenze e Aderbale nel 116 uccise Iemsale. Per 4 anni la situazione si trascinò con scambi di malevolenze fino al 112, quando Giugurta assediò la città di Cirta, dove si era rifugiato Aderbale. Egli fu ucciso, ma con lui morirono molti Equites romani, spesso presenti per i commerci. Allora i Romani, temendo che un Giugurta così ambizioso potesse creargli dei problemi, nel 112 inviarono contro Giugurta uomini di ordine senatorio, che si lasciano corrompere dalle ricchezze di Giugurta (Calpurnio Bestia). Nel 109 mandarono Metello, non corrotto e buon generale. Ma nemmeno lui riuscì a portare avanti la guerra. Aveva imparato le sue tattiche dall’Emiliano. Aveva tra i suoi luogotenenti Gaio Mario, di Arpino, nel Lazio sud. Era un homo novus e come Giugurta aveva imparato l’arte militare. Nel 107 riuscì a prendere il posto di Μetello nella condotta della guerra, appoggiato dai democratici. Si dice che durante la presa di Numanzia l’Emiliano sedesse a tavola sui triclinii ( i più importanti erano su quelli più alti). Qualcuno gli chiese chi pensava essere suo successore, indicò Mario, che dopo l’Africano e prima di Cesare sarà uno dei grandi generali di Roma. Partecipò alle guerre civili. Giugurta giocando in casa aveva un grosso vantaggio e Mario con un suo luogotenente senatorio Silla, continuò la guerra anche per vie diplomatiche. Silla ottenne segretamente e perfidamente un tradimento, accattivandosi la simpatia di Bocco, suocere di Giugurta, re della Mauritania, che nel 105 tradì Giugurta. E lo attirò in un tranello. I Romani vinsero nel 105, i Romani avevano nelle mani il sovrano vinto che li aveva irrisi e per Mario averlo sul suo carro in catene fu un grande trionfo. Giugurta fu strangolato in carcere nel 104. La Numidia in parte entrò nella provincia d’Africa e in parte andò a Bocco. Mario durante questi ultimi anni praticò un’importantissima riforma della guerra ( riforma mariana) 107-105.
L’esercito romano era formato dalle legioni che potevano essere unite ai manipoli, gruppi più numerosi. Mario raggruppò manipoli in cohorti ed erano più numerosi, ma meno veloci. Il generale comandava più soldati. Nasce un nuovo modo di arruolamento con Mario, l’esercito di professionisti, volontari e mercenari, prima l’esercito era ricondotto al censo e obbligava tutti i cittadini in grado di comprarsi l’armatura a combattere nelle guerre e anche i nullatenenti in caso estremo combattevano con le pietre. Questi contadini-soldati, secondo la tradizione, combattevano con particolare valore per difendere le loro terre e sono un altro esempio di virtus romana. Con il passare del tempo i piccoli contadini non c’erano quasi più e i senatori, arricchitosi, non volevano combattere e quindi era un problema costruire un esercito. Così Mario arruolò il sottoproletariato urbano, che sperava nel bottino. Fino al primo secolo a.C nasceva un legame fortissimo tra i soldati e i generali, pronti a tutto per il generale, perché da lui proveniva la loro ricchezza. Divenuti veterani ricevevano un appezzamento di terra. I soldati avevano anche lo stipendio che gli permetteva di vivere anche senza bottino.

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Messaggioda *Yole* » 22 ago 2011, 14:23

grazieate ti attribuisco il credito

*Yole*

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Messaggioda Irythebest » 23 ago 2011, 9:47

ma se mentre si guarda la versione, salta la connessione(ho fatto anche rima :mrgreen: ) e si fa aggiorna non si ha più possibilità di vederla? :sad: :sad:
altra domandina :oops: :oops: ma se si compila la scheda non vengono attribuiti i 5 crediti?
grazie :)

Irythebest

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Messaggioda *Yole* » 23 ago 2011, 12:38

si si dovrebbe vedere

cmq si completando la scheda hai diritto a 5 crediti :wink:

*Yole*

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Messaggioda Irythebest » 23 ago 2011, 13:36

ok grazie mille :)
Ps: ma i 5 crediti si aggiungono automaticamente quando si compila la scheda?perchè a me non si sono aggiunti :(

Irythebest

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Messaggioda *Yole* » 23 ago 2011, 13:49

in genere si O_O

cmq te li ho messi i crediti non capisco

*Yole*

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