I dubbi su Omero, mitico scrittore dell'Iliade e dell'Odisse

Messaggioda Joseph » 29 ago 2011, 8:38

Avendo bisogno di crediti per alcune versioni, vado per postare qualche mio vecchio appunto..

I dubbi su Omero, mitico scrittore dell'Iliade e dell'Odissea.

Non è mai stato attestato se effettivamente vi fu una guerra di Troia, certo è che, soprattutto dopo il ritrovamento di resti di città antiche nella zona in cui effettivamente si poteva trovare Troia (attuale Turchia), probabilmente qualche scontro tra le città dei greci e queste città ioniche vi fu, ma il motivo principale sicuramente sarà stata la presenza di queste città in un punto strategico per il commercio delle città greche.
Su Omero invece la questione è molto più ampia: dando per buono il fatto che questo autore fu realmente esistito, la collocazione dei suoi natali risultava già difficile in tempi antichi, con molte città che rivendicavano l'appartenenza di un così celeberrimo autore. Tra queste (tutte della Grecia) vi era anche Smirne (città dell'attuale Turchia), probabilmente di origine ionica e dove si trovavano un gruppo di studiosi discepoli di Omero. Successivamente nel corso dei secoli i dubbi sulla reale esistenza di Omero e sulla giusta attribuzione delle due opere allo stesso scrittore furono tanti, con numerosi studiosi, abati, filologi e storici impegnati a esporre le proprie teorie e a dir la propria.
Alcuni attribuivano ad Omero solo la composizione dell'Iliade, che rappresenta il poema in cui la guerra trova la sua massima esaltazione troppo diversa dall'Odissea dove c'è si l'esaltazione del viaggio e della curiosità dell'uomo, ma anche la ricerca della pace e del riposo, da parte del protagonista. Chi invece continuava a professare l'appartenenza delle due opere allo stesso autore, giustificava questo problema con un discorso cronologico: secondo questi infatti l'autore scrisse l'Iliade in tempo di giovinezza, quando era attratto dalla guerra e dalla gloria da essa derivata; mentre l'Odissea in tempo di vecchiaia, quando la cosa più importante è poter trovare una giusta serenità. Successivamente ci fu anche chi ritenne che inizialmente le storie narrate nell'Iliade non erano altro che storie trasmesse oralmente da dei cantori o aedi e che solo in seguito vi fu qualcuno (Omero o no) che raccolse tutte queste storie e che le compose in un'unica opera. Ad appoggiare la teoria della trasmissione orale c'era la scoperta di alcuni cantori che nella zona della penisola balcanica e dell'europa dell'est, pur essendo analfabeti, riuscivano a memorizzare interi poemi lunghi quasi quanto l'Iliade e a trasmetterli, attraverso l'utilizzo di specifiche tecniche di memorizzazione.
Tornando sulla figura di Omero, che sia esista o meno, si può dire che da sempre egli viene rappresentato come "il poeta cieco". Ciò potrebbe derivare dal nome "Omero", di profonda radice greca, traducibile come "colui che non vede", ma ancora più importante, la rappresentazione di Omero come uomo cieco non potrebbe che essere solo una rappresentazione utile ad esaltare ancor di più l'autore stessa: Omero, come uomo cieco, infatti non si ferma solo all'apparenza delle cose, ma guarda l'essenza di esse, e quindi presenta una saggezza più grande degli altri autori.




Spero vada bene, ed attendo attribuzione dei crediti :)

Joseph

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Messaggioda giada » 29 ago 2011, 11:14

hai guadagnato 1 credito grazieate

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