Goldoni e la sua riforma.

Messaggioda Ransom9 » 5 set 2011, 17:51

I caratteri principali del teatro di Goldoni si possono riassumere in due elementi: l'osservazione del Mondo, cioe la realtà veneziana a lui contemporanea e lo studio sul Teatro, che comprende attori e pubblico.
Il teatro goldoniano in un certo senso puo essere definito illuninista per la sua critica verso l'aristocrazia e l'esaltazione dei valori borghesi. Anche se comunque Goldoni in realtà non è un pensatore illuminista come Beccaria, non collabora cioè con il governo, ma è un tranquillo borghese.
La riforma del Teatro nasce dall'intento di Goldoni di voler cambiare il mondo parlando agli spettatori tramite i palcoscenici.
Questa riforma viene attuata tra il 1734 e il 1743. Goldoni innanzitutto pensa sia necessario che le varie professioni debbano essere remunerate e soprattutto che il pubblico debba essere piu colto, quindi deve saper distinguere un lavoro teatrale svolto da principianti e uno svolto da professionisti, Quindi non piu un pubblico incolto e privo di interessi culturali, ma un pubblico colto e pagante.
Quindi lui in questo modo si contrapponeva praticamente al teatro precedente, alla commedia dell'arte. La commedia dell'arte è un genere cinquecentesco nato in Italia, caratterizzato dall'assenza di un testo scritto: tutte le battute che gli attori devono pronunciare si basano quindi semplicemente su un canovaccio, che descrive brevemente il carattere del personaggio che ogni attore deve interpretare. Sulla base di quello, l'attore pensa allo sviluppo del testo, improvvisando. Inoltre era caratterizzato dalla presenza delle maschere deformate che avevano scopi comici e che erano fisse. Ad esempio la figura del mercante era rappresentata dalla maschera di Pantalone, il servo da Pulcinella eccetera). A proposito di Pantalone, Goldoni lavora molto sulla sua figura. Infatti non è piu il vecchio ricco e avaro, ma quindi diventa un mercante onorato, capace di gestire i suoi beni con cura. Tutto questo ha lo sempre lo scopo di rivelare e trasmettere una decisa critica nei confronti dell'aristocrazia contemporanea.
Tornando alla riforma goldoniana, l'opera “Il teatro comico” puo aiutare a comprenderla meglio.. si tratta infatti di un testo metateatrale, cioe di teatro nel teatro. Qui i due protagonisti sono il poeta Lelio che è sostenitore dell'improvvisazione e quindi della commedia dell'arte e Orazio,portavoce dell'autore. Alla fine si giunge a un compromesso: il nuovo teatro non rinuncia alle maschere ma deve essere moralmente utile.
L'opera piu importante di Goldoni è pero la Locandiera che rispecchia la borghesia tramite la figura di Mirandolina, considerata corrispettivo femminile del mercante onorato.
E' un'opera in prosa, scritta in tre atti. Attorno a Mirandolina girano numerosi altri personaggi come il marchese, il conte, il cavaliere e il cameriere Fabrizio.
L'ideologia borghese di Goldoni traspare dalle caratteristiche che lui stesso attribuisce ai suoi personaggi. Infatti Mirandolina e Fabrizio, appartenenti alla classe media, sono considerati due personaggi positivi, a differenza degli aristocratici (quindi il conte,il marchese ecc.) che cercano di comprare l'amore di Mirandolina con regali costosi e sono considerati invece negativi..
Mirandolina è la donna che non si innamora mai, che progetta la sua vita e calcola tutto in base al suo unico scopo, quello di portare avanti la locanda. Il suo interesse è quello di salvaguardare la sua attività e rimanere libera, senza essere sottomessa alle gerarchie sociali e il conseguente abbandono della locanda se avesse sposato un nobile. Invece sposando Fabrizio, puo conservare in questo modo la sua attività e mantenere la sua autonomia economica. La commedia è ambientata a Firenze. La lingue della commedia è il volgare fiorentino, Goldoni parla di lingua della recitabilità, ossia della naturalezza con cui l'attore deve parlare in scena. L'opera è costellata da monologhi, dialoghi e a parte. L'a parte è una tecnica teatrale usata per mettere a parte, appunto, il pubblico di cio che un personaggio pensa davvero. Abbiamo un esempio di a parte, quando viene rivelata la finzione di Mirandolina (il suo falso innamoramento per il Cavaliere).. E quando questa finzione si conclude e smettendo quindi Mirandolina di recitare, rientra nella realtà ponendo fine al gioco del teatro nel teatro.

Ransom9

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Messaggioda *Yole* » 6 set 2011, 16:22

grazieate credito dato

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