Storia dell'antica Grecia

Messaggioda Leon9611 » 10 set 2011, 15:01

IL MONDO GRECO

UNA NUOVA DIMENSIONE di comunità

Inizio età arcaica VIII aC sul finire del Medioevo ellenico, massimo splendore del mondo Greco V aC, età classica.

Rivoluzione nel mondo greco con l'introduzione dell'alfabeto.
Diffusione della scrittura in tutti i ceti sociali.
Alfabeto più semplice della lineare B.

Nel VIII aC la Grecia ebbe un grande sviluppo nell'agricoltura che portò ad una crescita economica ed allo sviluppo demografico.

Cambio del modo di concepire la guerra: divenne un modo per difendere o estendere i propri confini territoriali.
Nasce una categoria nuova di soldati-contadini, chiamati opliti poiché combattevano armati formando un particolare schieramento chiamato FALANGE OPLITICA.
Questa categoria di persone divenne essenziale al mantenimento del potere degli aristocratici.

POLIS-POLITICA

Con la parola Polis, i Greci indicavano almeno tre concetti fondamentali:
-CENTRO ABITATO
-Entità STATALE
- PAESE, nel senso di unità statale di provenienza di unità culturale-territoriale.
In italiano è difficile tradurre la parola Polis, i Greci la consideravano una città-stato, ed in italiano possiamo rendere la parola come "Comunità politica dei cittadini".

La Polis acquistò sempre più la fisionomia di una struttura comunitaria, i cui membri erano pervasi da un forte senso di appartenenza.

Nella Polis il cittadino era il maschio adulto libero, che fosse figlio di cittadini.
Le donne erano considerate cittadine, ma godevano dei diritti connessi alla cittadinanza in modo molto limitato.

I cittadini godevano dei propri diritti:
- Il possesso della terra
- La partecipazione politica
- la difesa in armi della città
Gli stranieri residenti nella polis potevano vivere all'interno delle città, ma non potevano diventare cittadini politici.



LA POLIS DEGLI ATENIESI

Organizzazione
ATENE: monarchia                  GOVERNATORE: Basileus    
(in seguito si sentirà l'esigenza di avere una democrazia)
ASSEMBLEA CON ALCUNI RAPPRESENTANTI
- 9 "ministri", ARCONTI, i quali dopo il loro incarico formano l'AEROPAGO, una carica annuale, ASSEMBLEA DEGLI ANZIANI.
DIVISIONE DEL CETO SECONDO LA PRODUZIONE DEI CONTADINI:
Dopo la riforma di Solone, i cittadini vengono divisi in:
- Pentacosiomedimni: coloro che avevano una produzione di 500 medimni
- Triacosiomedimni: coloro che avevano una produzione di 300 medimni
- Zeugiti: i possessori di 2 buoi
- Meteci: gli stranieri, i quali possedevano pochi diritti.
- TETI: coloro che non avevano reddito, poichè non erano contadini.
I cittadini liberi formavano L'ECCLESIA, la quale eleggeva 9 Arconti, ognuno con un compito.
I 9 ARCONTI formavano l'aeropago, che si occupava dell'amministrazione del denaro.
9 ARCONTI=
-6 TESMOTETI= Erano i custodi delle leggi
-1 POLEMARCO= Si occupava delle gestioni delle guerre
-1 BASILEUS= Si occupava di tutte le manifestazioni religiose
-1 EPONIMO= Aveva il potere giudiziario


I DIRITTI:
-Maschi adulti      *AMMESSI ALLA VITA POLITICA E AL GOVERNO DELLA POLIS
                                 *DIRITTI PIENI DI CITTADINANZA
-Donne, stranieri, schiavi         *NON AMMESSI ALLA VITA POLITICA
                             *ESCLUSIONE PARZIALE O TOTALE DAI DIRITTI DEI CITTADINI




















LA SECONDA COLONIZZAZIONE

A causa del forte incremento demografico, le popolazioni della Grecia furono costrette a spostarsi e a fondare delle colonie, soprattutto nelle varie coste del Mediterraneo e del mar Nero. Intorno al 750 aC, incominciarono a guardare verso il mare e occuparono territori che possedevano importanti materie prime, di metalli e anche di grandi spazi fisici per fondare nuove importanti città. Le colonie delle coste Italiane vennero definite Magna Grecia e raggiunsero talvolta un livello di ricchezza e sviluppo culturale ancora più elevato di quello della madre patria.
All'inizio le popolazioni autoctone ebbero degli scontri con i coloni, i quali li ridussero in schiavitù quasi completamente e li respinsero sempre più all'interno della penisola, allontanandoli dalle coste. L'incremento del commercio richiedeva anche mezzi di trasporto più adatti ed efficienti, ci fu così il passaggio da, navi con più di 50 remi, che comportava una grossa spesa, poiché i rematori dovevano essere pagati, a NAVI A VELA, con maggiori capacità di carico.








LA POLIS DEGLI SPARTANI

Organizzazione
SPARTA: diarchia / duarchia       GOVERNO DI 2 RE
Classi sociali:
- Spartiati: Aristocratici con diritti civili e politici
- Perieci: Solo diritti civili
- Iloti: Erano i contadini e non avevano diritti
- Donne: Non avevano diritti, ma dovevano occuparsi dell'educazione dei figli fino ai 7 anni

GLI SPARTIATI FORMAVANO UN'ASSEMBLEA CHIAMATA APELLA, costituita dagli spartiati con età superiore ai 30 anni.
-GHERUSIA: 28 PERSONE + 2 re che svolgeva una funzione di controllo e di organizzazione territoriale, proponeva le leggi. I 2 re erano a capo e avevano una carica vitalizia e i loro successori erano già designati.     
    *AGIDI ed EURIPONTIDI si occupavano dell'esercito.
-5 EFORI: magistrati che avevano il potere giudiziario (carica annuale)









LA RIFORMA DI SOLONE 594-593 a.C.

SOLONE era un aristocratico che venne scelto dagli Ateniesi come arconte, che risolse  uno dei maggiori problemi che ci furono nella Polis. Alcuni appartenenti alla demos si facevano concedere prestiti dagli aristocratici e garantivano di restituire le somme di denaro, impegnando non solo i propri beni, ma anche il proprio lavoro e la propria persona. Questo veniva chiamato Schiavitù Per Debiti. Iniziò quindi una crisi, ci furono troppi schiavi nella Polis e la produzione diminuì pesantemente. Con la riforma seisàchtheia , Solone riscattò i cittadini venduti come schiavi che ci furono prima del suo intervento, e impedì anche che la legge si potesse togliere, cancellare o modificare. Fece anche la riforma Timocratica, che consisteva nel dividere in base alla produzione.

LA RIFORMA DI CLISTENE 509-508

Clistene crea una nuova riforma e si fà eleggere arconte unico. La riforma di Clistene consisteva nel fatto di dividere in zone geografiche Atene per avere una divisione equa.
L'Attica viene divisa in:
- Paralia: le coste
- Mesogaia: le colline e la pianura
- Astù: la città
I rappresentanti dovevano essere scelti in base alla zona geografica in cui vivevano.
Queste zone vennero divise ancora in 10 parti territoriali, dette trittie, in totale c'erano 30 trittie, furono quindi raggruppate tre a tre per formare 10 tribù in modo tale che ogni tribù contenesse una trittia della città, una della costa, e una dell'entroterra.

L'ASCESA DI PISISTRATO

La riforma di Solone non accontentò tutti i cittadini, i ricchi si videro sottrarre una serie di privilegi, mentre il popolo voleva una ridistribuzione più equa delle terre. Ne approfittò nel 560 a.C. Pisistrato, imparentato con Solone, che con una sorta di colpo di stato occupò Atene, e divenne tiranno della città. Egli però non alterò l'esercizio delle magistrature, né cambiò le leggi. Secondo Erodoto e Aristotele, egli governò con moderazione, più da bravo cittadino che da tiranno. In quegli anni, Atene conobbe un periodo di particolare prosperità, Pisistrato promosse grandi opere pubbliche e accolse alla sua corte poeti e artisti. Si dice anche che nel 535 a.C. lui abbia promosso gli agoni drammatici, nell'ambito delle feste in onore di Dionisio, erano delle gare tra poeti che presentavano al pubblico le proprie tragedie.







IPPIA E IPPARCO

Dopo la morte di Pisistrato nel 528 a.C. il potere passò ai figli Ippia e Ipparco, i quelli instaurarono una tirannide come il padre, ma non dimostrarono le capacità di esso e gli Ateniesi conobbero il vero volto della tirannide. Nel 514 a.C. Ipparco fu ucciso in un attentato da 2 nobili, Armodio e Aristogitone, mentre Ippia venne rovesciato, in seguito furono alzate le tirannicidi, in onore della libertà conquistata.







LA PRIMA GUERRA PERSIANA
-I Persiani verso l'occidente

LA PERSIA era il più grande regno orientale, che non fosse in uno stato di decadenza. Era in un periodo molto fiorente, così aggiunse ai suoi fasti confini, i territori della Lidia, nel 546-547 a.C., regno del re Creso. L'imperatore della Persia era Ciro il Grande e sotto il suo controllo le città Greche dell'Asia minore non peggiorarono le proprie condizioni di vita. Il contatto fra le città greche e l'Asia minore si fece più stretto. Ciro, alla sua morte lasciò il regno al figlio Cambise nel 529 a.C., il quale incluse nei suoi confini l'Egitto, e ciò causò dei gravi problemi negli scambi commerciali con le città costiere, perchè i Persiani ne limitarono fortemente le attività commerciali. Dario, il successore di Cambise, 522-486, conquistò la Propontide, la Tracia e rese tributario il regno di Macedonia.
L'impero venne riorganizzato, fu diviso in satrapie e Dario introdusse l'utilizzo di una moneta unica, varando un nuovo sistema finanziario e estese la rete stradale. Alle città Ioniche vennero imposti grossi tributi, militari e economici; avendo paura di una nuova tirannide, le città greche si rivoltarono.

Nel 500 a.C. il tiranno della città di Mileto, Aristagora, progettò la conquista dell'isola di Nasso, per questa imprese chiese l'appoggio di Artaferne, il governatore della città lidia di Sardi. Per la Persia sarebbe stato una mossa importante per le Cicladi.
L'attacco sembrava privo di difficoltà, ma a causa dell'incapacità di accordo fra i comandanti alleati, mileto resistette, e  sconfisse le truppe nemiche.

A causa dell'esito disastroso dell'attacco di Nasso, venne inferto un duro colpo alla città di Mileto, e Dario avrebbe meditato una punizione. Così, dopo aver deposto nel 499 a.C. la carica di tiranno, Aristagora decise di mettersi a capo in una rivolta contro la Persia, ma all'appello, Corinto e Sparta non risposero, e Atene inviò un contributo esiguo con una ventina di navi e delle truppe. Il re Dario intervenì e distrusse l'intera città di Mileto, i suoi abitanti vennero trucidati o deportati. L'iniziale vittoria Greca, infatti, non fece altro che accrescere la sete di guerra nei Persiani. Dario così, spinto anche da Ippia, il quale voleva riprendere il potere ad Atene con le armi Pesanti, avviò una spedizione punitiva contro Atene ed Eretria, e puntava a dominare TUTTA LA GRECIA.
La spedizione guidata da Dati e Artaferne, figlio del satrapo di Sardi, si spinse verso le Cicladi, sottomettendole tutte tranne Delo, e verso l'Eubea, dove fu domata la scarsa difesa di Eretria. Era 490 a.C.
LE FAZIONI DI ATENE
Ad Atene si svilupparono 2 importanti fazioni, quella filopersiana, la quale era favorevole ad un compromesso, e quella antipersiana, che conoscendo il rischio, voleva ribellarsi e combattere contro la Persia.

RIASSUNTO
Espansione Persiana:
- Egitto 529 a.C.
- Propontide 522 a.C.
- Tracia
- Lidia       Sottomissione delle città Greche della Ionia (Asia minore)
      ________________________________________________________                    
Successiva rivolta antipersiana per:
- le tirannidi
- i tributi
- gli obblighi militari
       ________________________________________________________
- Repressione di Mileto
- Attacco alla Grecia

LO SCONTRO
Quando Atene giunge a sapere che la flotta dei Persiani era sbarcata, organizzò un esercito e chiese alle altre poleis una collaborazione militare. Sparta rifiutò per motivi religiosi, mentre Platea inviò un numero esiguo di soldati, 1000 uomini.                       
Fu importante la figura di Milziade, un nobile Ateniese con grandi capacità nella strategia militare.

Nel 490 a.C. la falange oplitica ottenne una vittoria epica, i morti furono seimila uomini persiani a fronte 192 ateniesi, a Maratona, secondo Milziade, infatti, Atene non deveva aspettare il nemico, ma raggiungerlo. Dario cercò di sorprendere Atene sbarcando via mare nella città, ma ad accoglierli trovarono li stessi uomini tornati vincitori da Maratona. Milziade, diventato l'eroe di Maratona, cerca di occupare le Cicladi, cominciando dall'isola di Paro. Il motivo principale non era territoriale, ma economico, poichè Paro era ricca di oro. Il progetto fallì e lo stratega tornò in patria, dovette risarcire Atene con una multa salatissima che non riuscì a pagare prima di morire di cancrena per una ferita riportata nell'assedio di Paro.
Nel 484 a.C. muore Dario e diventa suo successore il figlio Serse, il quale rivendicherà le terre della Grecia.






LA TREGUA DI 10 ANNI
- Ad Atene nascono 2 fazioni

Gli ateniesi dovettero scegliere tra due fazioni, Temistocle, dei moderati, il quale voleva interrompere la minaccia persiana con la costruzione di una flotta di 200 triremi, vale a di 40.000 uomini, e Aristide, l'altra importante figura politica, il quale voleva che i ricavi delle miniere venissero distribuiti ai cittadini e temeva per le classi più elevate, quelle di cui era rappresentante.
(Navi= + potere ai teti - i rematori)

Il popolo sceglie la linea di Temistocle, il quale interpreta le parole dell'oracolo di Delfi, "Atene sopravviverà grazie alle mura di legno", come allarme, e costruisce allora una flotta, le mura di legno, costituita da 200 triremi.

Nella primavera del 480 a.C, Serse muove da Sardi l'esercito Persiano, non per dare una punizione esemplare ai Greci, ma perchè facevano parte di un piano di conquista. Per questa seconda guerra persiana, si allearono trentuno poleis, sospendendo i loro conflitti e decisero di far rientrare gli esuli.

GLI SCONTRI

Nel 480 a.C., i greci organizzarono una resistenza congiunta, pochi uomini alleati e 300 spartani, guidati da Leonida, bloccarono il passo delle Termopili e ritardarono di 3 giorni l'esercito Persiano. Dopo la presa delle Termopili, le porte della Beozia e dell'Attica si aprirono e gli Ateniesi si rifugiarono nell'isola di Salamina, dove sconfissero i Persiani con l'impiego flotta preparata grazie a Temistocle. Nel 479 a.C. gli Spartani guidati da Pausania sconfissero a Platea l'esercito nemico, guidato da Mardonio, intanto Atene sferra il colpo di grazia alla flotta Persiana a Capo Micale.
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LA LEGA DELIOATTICA
Nel 477 a.C. si riunirono quasi tutte le poleis dell'Egeo, della Tracia e dell'Asia minore in una lega marittima sotto la guida di Atene per proseguire la lega contro i Persiani e difendere i greci dell'Asia Minore da eventuali attacchi. Si stabilì che le città più ricche, dovevano fornire soldati e navi, mentre le minori un tributo annuo che si accumulerà in un tesoro della lega, del quale Atene avrà il totale controllo e verrà nascosto sull'isola di Delo; nel santuario del tempio la federazione si riuniva periodicamente e perciò prese il nome di lega di Delo o Delio-attica.

Nel frattempo, siccome Atene stava prendendo tutta la scena politica, Sparta crea anch'essa una lega Peloponnesiaca, dove tutte le poleis del Peloponneso di allearono militarmente.






Temistocle intanto domina la scena politica di Atene per dieci anni, egli mirava a estendere l'egemonia delle città sul mare e sulla penisola ellenica, perciò si fece promotore di accordi commerciali con la Persia e dall'altro della guerra contro Sparta. Temistocle favorì la ribellione degli iloti e delle città Peloponnisiache contro sparta, e avviò la fortificazioni delle mura del Pireo e allunga le Lunghe Mura. Comunque non prevale a lungo la linea di Temistocle, ma dei conservatori, i quali volevano continuare la guerra contro la Persia e non contro Sparta. Nel 471 a.C., condotti da Cimone, il figlio di Milziade, e d'accordo con l'aeropago, i conservatori riuscirono a far ostracizzare Temistocle, il quale chiede asilo politico alla Persia dal re Artaserse I, figlio di Serse, dove morì qualche anno più tardi.
Con Cimone Atene libera le coste della Tracia e stabilì il controllo su Bisanzio; nel 466 a.C. i Persiani ricevettero una durissima sconfitta navale sul fiume Eurimedonte, in Panfilia, fu una vittoria che garantì ad Atene il dominio sull'Egeo. Qualche anno dopo, Cimone fece intervenire Atene in aiuto di Sparta in una delle ricorrenti rivolte degli iloti, però le truppe ateniesi, forse sospettose di aver stabilito rapporti con gli insorti, furono congedate e rimandate in patria. La colpa di questa umiliazione venne scaricata su Cimone, il quale fu colpito nel 462 a.C. dall'ostracismo. Ad Atene in quel periodo si stavano sviluppando nuovi interessi e bisogni che un governo aristocratico e conservatore non era in grado di sostenerli.

L'ASCESA DEI DEMOCRATICI, PERICLE

Venne scelta la linea di Pericle, nel 460 a.C., nuovo leader dei democratici a soli trent'anni. Egli lasciando in vigore la costituzione di Clistene, fece approvare nuove leggi e riforme per ampliare la partecipazione dei cittadini al governo:
- Diritto di accedere a tutte le magistrature tramite sorteggio.
- Si assegnò un'indennità giornaliera a chi ricopriva una carica pubblica, così anche i meno abbienti potessero partecipare alla vita politica.
- Furono ridotti i poteri dell'aeropago.
- Aumentarono i poteri dell'ecclesia.

Le grandi masse rimanevano comunque fuori dalla vita pubblica, poichè solo chi aveva la cittadinanza godeva di pieni diritti. Con una legge del 451 a.C. si stabilì che il cittadino era solo colui che aveva entrambi i genitori ateniesi, i meteci e gli schiavi rimanevano esclusi.

LA GUERRA DEL PELOPONNESO 431 a.C.- 404 a.C.
Cause:
- Dualismo fra Atene e Sparta.
- Potere di Atene
- Attriti fra interessi commerciali
- Una logica di polarizzazione, che costrinse tutte le poleis a schierarsi con uno dei due contendenti.
- Opposizione fra regime oligarchico e democratico.

La goccia che fece traboccare il vaso, fù una provocazione calcolata di Pericle che impedì i commerci delle città di Corinto e Megara, entrambe alleate di Sparta. Atene vietò l'accesso delle navi megaresi in tutti i porti della lega di Delo, e quando Sparta chiese di rimuovere questi provvedimenti, Atene rifiutò, ebbe inizio la guerra nel
431 a.C.

La Grecia si divise in 2 grandi schieramenti, Sparta e i peloponnisiaci, contro Atene e la lega delioattica. L'esercito era molto più numeroso a Sparta, 40000 contro 16000, ma la polis non temeva rivali per mare, aveva una flotta invincibile.
Atene optò per una guerra di logoramento, bloccando anche ogni nave per interrompere gli scambi economici e impoverire le città peloponnisiache.

Nel 430 a.C. ad Atene scoppiò, oltre ad un certo malcontento dei cittadini, una peste, nella quale un quarto dei cittadini, compreso anche Pericle, perse la vita. Non ci fù un politico in grado di rimpiazzare Pericle, solo pochi e mediocri. Lo sostituì Cleone che rappresentava gli interessi dei ceti legati all'impero marittimo.

Nel 425 a.C. gli ateniesi conquistarono Pilo.
Sparta, messo in campo il suoo miglior generale, Brasida, espugnò la colonia Ateniese di Anfipoli nel 424 a.C.
Dopo aver perso la vita sia Brasida che Cleone, venne stipulata la pace di Nicia, entrambi gli schieramenti rinunciavano alle loro conquiste e dovevano fermarsi gli scontri.

Nesuno era contento e quasi subito gli scontri ripresero subito.

Venne alla ribalta un nipote di Pericle, Alcibiade, un uomo di intelligenza brillante e di straordinaria ambizione. Grazie alla sua ambizione, Alcibiade, fece delle scelte politiche destinate a soddisfare il suo personale desiderio di gloria e di potere.

Nel 417 a.C. Atene costringe l'isola di Melo a entrare nella lega delio-attica, ma, poichè rifiutò, la città fu espugnata e i cittadini uccisi o venduti come schiavi.

Dopo l'episodio di Melo, le mire espansionistiche si spostarono in Sicilia, nella città di Siracusa. La città di Segesta chiese aiuto ad Atene per la conquista della città siciliana. Nel 415 a.C. Alcibiade fece approvare l'intervento della città. I comandanti designati per l'intervento furono Alcibiade, Nicia e Lamco. Alcibiade peró dovette scappare, perchè accusato della mutilazione delle erme, si sottrasse a giudizio e scappó a Sparta.

Atene ebbe una disfatta in Sicilia, quando siracusa sembrava sul punto di crollare, nel 414 a.C., Sparta invió un contingente sotto consiglio di Alcibiade, comandato da Gilippo, che distrusse la flotta ateniese. Nicia venne ucciso e i soldati rinchiusi nelle cave di pietra, le latomie. Sempre per merito di Alcibiade, Sparta occupó Decelea nell'Attica. La Persia si unì a Sparta nel 412 a.C. in cambio della libertà di intervento in Ionia.

Ad Atene, nel 411 a.C. gruppi oligarchici presero illegalmente il potere abbattendo ogni riforma di Clistene e Pericle, ma furono subito domati e costretti a cadere, poichè l'equipaggio ateniese di Samo, costituito da teti, non accettarono un governo oligarchico ed elessero i propri comandanti, tra i quali Alcibiade, che tornó ad Atene.

La guerra proseguí, la vittoria presso le isole Arginuse nel 406 a.C. Non bastó  per risollevare le sorti della guerra, e nel 405 a.C. lo sparta o Lisandro riportó una vittoria decisiva sull'Egospotami nell'Ellesponto. Atene si arrese nel 404 a.C.






CONCLUSIONI:
- Rinunciare a tutti i possedimenti tranne l'Attica.
- Consegnare la flotta, tranne dodici navi.
- Abbattere le lunghe mura.
- Entrare nella Lega peloponnesiaca.



ALESSANDRO MAGNO


LA POLITICA DI FILIPPO
A partire dal 360 a.C. si affacciò sull'orizzonte dell'Ellade una nuova potenza: la Macedonia. Era una terra dall'economia agricola e pastorale piuttosto arretrata.

Le cose cambiarono nel 359 a.C. molto in fretta, con l'avvento al trono di Filippo II, che impresse una svolta alla politica macedone. Era di grandi ambizioni e fin da giovane età mirava all'unione di un unico regno panellenico e sopratutto a infliggere alla Persia un attacco mortale comune di macedoni e greci.
Filippo dedicò all'esercito molte cure, riformando anche la falange. e nel 357-356 a.C. occupò il Cheroneso Tracico, dove era posizionata la famosa miniera d'oro del Pangeo, con il quale avrebbe formato un esercito molto più numeroso e avrebbe corrotto i nemici.
Nel 353 a.C. arrivò l'oocaisone buona un conflitto scoppiatro a Delfi tra alcuni membri dell'alleanza della città arrivò ad interessare la Tessaglia. Fu l'occasione giusta per presentarsi alla Grecia come arbitro rispettoso delle loro tradizioni.

Si scontrarono ad Atene due fazioni in particolare: quella di Isocrate che voleva trovare un accordo per diventare alleato di Filippo II, e quella di Demostene, che vedeva in Filippo un nemico molto più pericoloso della Persia.
Atene, Tebe e altre poleis costituirono una lega ntimacedone, che nel 338 a.C. sferrò un attacco contro i macedoni a Cheronea. Fu una disfatta per la Grecia.
Filippo rispettò il nemico restituendo i prigionnieri di guerra e rinunciò a penetrare nell'Attica, concesse ad Atene di mantenere il controllo sulle isole di Lemno, Imbro e Sciro e ricevette in cambio la cittadinanza sua e di suo figlio ad Atene e venne fatta costruire una sua statua nell'agorà. Con la pace di Corinto del 337 a.C., Filippo, rinunciava a vendicarsi delle altre poleis, e si impegnava a promuovere la tanto ricercata pace generale della Grecia e crò così un'alleanza panellenica ed era pronto ad attaccare la Persia.

Morì però in una congiura di palazzo nel 336 a.C. e venne sostituito da suo figlio Alessandro appena ventenne, nessuno avrebbe mai immaginato le sue capacità.
Voleva seguire le orme del padre e aveva molti motivi per farlo:
- Voleva una gloria personale.
- Voleva ampliare il suo territorio, aggregando anche nuove città e aumentando le proprie ricchezze.
- Credeva nell'idea di panellenismo nella quale credeva fermamente suo padre, doveva quindi annettere tutti i territori della grecia, e ciò comprendeva anche quelli dell'Asia minore.


Si avvalse dell'aiuto dei suoi due generali Parmenone e Antipatro a cui era affidata la protezione della città. L'esercito era costituito da 30000 fanti e 5000 cavalieri, molto pochi, e solo 7000 fanti e 600 cavalieri erano forniti dalle poleis a causa della profonda crisi economica che le colpiva.

LA CONQUISTA

Iniziò nel 334 a.C. nel Granico, in Frigia, contro i satrapi nel quale vinsero i macedoni. Proseguendo per tutta l'Asia minore, Alessandro liberò tutte le città greche, sottomise i principi vassalli di Dario III. La seconda grande vittoria di Alessandro fu nel neovembre del 333 a.C. a Isso contro l'esercito persiano guidato dal Gran re in persona, Dario III. Fu una vittoria schiacciante dei macedoni i quali non riuscirono a prendere il Gran re che si salvò con la fuga, lasciando al nemico tutta la sua famiglia.
Nel 332 a.C. Alessandro prese le città fenicie del sud, conquistò con fatica Tiro, che cadde dopo una lunga resistenza di 7 mesi. Alessandro a causa del maltempo non riusciva a costruire il ponte di legno formato dalle navi e dovette aspettare.
Nel 331 a.C. andò in Egitto dove venne proclamato faraone e figlio di Amon Ra, lì fondò la città di Alessandria, ricca e fiorente.
Il colpo di grazia alla Persia ci fu sempre nel 331 a. C., a Gaugamela in Mesopotamia, venne sbaragliata definitivamente la Persia e Dario III fu costretto a scappare da un suo satrapo che lo uccise. Si era aperto un varco in oriente, Alessandro conquistò le città di Babilonia, Susa, Persepoli e Ecbatana. Si spinse oltre e prese i territori ignorati dai Persiani della Battriana e Sogdiana, si fermò 2 anni a Babilonia e poi proseguì lungo le vie carovanieri della seta, delle gemme e delle spezie, e andò in una zona misteriosa e sconosciuta, lIndia. Mirava a occupare il bacino del fiume Indo, ma l'esercito era troppo stanco e si oppose alle decisioni di Alessandro. in particolare Porros, così tornò in patria dividendo l'esercito su due percorsi, uno via mare e uno via terra. Morì nel 323 a.C. a Susa, mentre mirava a circumnavigare la penisola araba.

RICAPITOLANDO

334 a.C.= Granico, Frigia contro la Persia
333 a.C.= Isso, contro la Persia
332 a.C.= Tiro, contro i fenici
331 a.C.= Egitto e Gaugamela, Mesopotamia, contro la Persia
329 a.C.= Si ferma a Babilonia.
326 a.C.= Mira il bacino del fiume Indo
323 a.C.= Muore a Susa.











DOPO ALESSANDRO: ELLENISMO

Quello di Alessandro fu un regno enorme formato solamente in dieci anni, così venne diviso in quattro parti: Regno di Macedonia, Regno di Pergamo, Regno dei Tolomei, Regno dei Seleucidi.
I generali si spartirono subito l'impero per impedire che il figlio di Alessandro e Rossane, Perdicca, potesse prenderne il controllo.
Non fu una spartizione pacifica, questo periodo era un ventennio di guerre, congiure di palazzo, continui mutamenti e alleanze. Venne chiamata età dei DIADOCHI, successori.

Si instaurarono monarchie assolute e il regno delle Poleis era terminato.

Regno d'Egitto= dinastia dei Tolomei, fino 31 a.C. Tolomeo, generale di Alessandro.
Regno di Macedonia= dinastia Antigonidi, Antigono Monoftalmo.
Regno di Siria= sovrani Seleucidi, Seleuco.
Regno di Pergamo= dinastia degli Attalidi.
(Piccolo regno del Ponto)

FINE
rabbia1 Ho bisogno di crediti per le versioni!!

Leon9611

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Risposte:

Messaggioda *Yole* » 11 set 2011, 15:32

grazieate credito dato

*Yole*

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