Tema:il ruolo della famiglia nell'educazione dei ragazzi

Messaggioda Aoife » 19 ott 2011, 13:18

Il ruolo della famiglia nell’educazione dei ragazzi


Molte cose influiscono nella crescita di ragazzi e bambini; prima fra tutte la famiglia, che ha il compito di educare il bambino e insegnargli come relazionarsi col mondo.
Compito che una madre e due nonni di Ferrara non hanno rispettato: sono stati denunciati infatti per troppe attenzioni nei confronti di un bambino ormai dodicenne; il ragazzo in questione fin dalla prima infanzia infatti è stato abituato a non giocare e correre con i coetanei, non frequentarli al di fuori della scuola, non andare in parrocchia, non fare sport, non fare qualsiasi attività diversa dalle ore obbligatorie di scuola. Quando era in prima elementare la maestra si accorgeva che faceva fatica a salire le scale, a correre e aveva la merenda sempre sminuzzata in piccolissimi pezzettini.
L’eccessiva attenzione che la madre e i nonni hanno dimostrato verso il piccolo è accentuata dal fatto che da nove anni non vede più il padre, divorziato, per ordine del nonno.
Non è raro che i bambini cresciuti in una famiglia divisa vengano adorati e viziati, i genitori o la famiglia in generale soddisfano ogni loro minimo capriccio e crescono in una campana di vetro infrangibile, in cui niente può penetrare a “turbare” il bambino.
Un comportamento eccessivamente dolce e protettivo è una violenza lenta, che agisce di nascosto e che porta moltissimi problemi nel futuro del ragazzo, che in un modo o nell’altro si troverà a faccia a faccia con la realtà e non saprà affrontarla in nessun modo perché non è stato abituato a conoscerla man mano mentre cresceva.
Il ragazzo avrà anche difficoltà a socializzare e a cavarsela da solo nelle situazioni più semplici, nonché nel lavoro, che troverà difficilmente e a cui si abituerà a fatica.
Dall’altra parte non è nemmeno giusto che i bambini o i ragazzi siano totalmente ignorati dai genitori, vivano per strada e imparino che nella vita vince solo il più furbo o il più forte.
Sarebbe opportuna una giusta via di mezzo, fatta di diritti e di doveri, di soddisfazioni e delusioni; i genitori hanno il potere di vietare al figlio relazioni che considerano inopportune, ma non di troncare del tutto le relazioni e l’attività extra-scolastica del figlio. Inoltre non dovrebbero vietare qualcosa senza dare una spiegazione perché niente attrae più dei divieti e un divieto dovrebbe essere giustificato, per far capire al bambino il bene e il male, per fargli capire che mamma e papà non vietano una cosa perché sono cattivi ma perché lo fanno per il suo bene e che nella vita non sempre si può avere tutto come un piccolo principe o una piccola principessa.

Aoife

nuovo iscritto
nuovo iscritto
 
Risposte:

Messaggioda giada » 19 ott 2011, 13:32

hai guadagnato 1 credito

giada

Site Admin
Site Admin
 

Torna a Temi, analisi poesie, Appunti scuola

Copyright © 2007-2024 SkuolaSprint.it di Anna Maria Di Leo P.I.11973461004 | Tutti i diritti riservati - Vietata ogni riproduzione, anche parziale
web-site powered by many open source software and original software by Jan Janikowski 2010-2024 ©.
All trademarks, components, sourcecode and copyrights are owned by their respective owners.

release check: 2024-04-25 12:22:38 - flow version _RPTC_G1.3