ITALIANO TEMA - articolo di cronaca MORTE GHEDDAFI

[Maria Luisa Scippa]

Attualità: articolo di cronaca

Il 20 ottobre tutte le televisioni hanno dato l’annuncio della morte di Gheddafi. Il dittatore libico ha fatto la fine di tutti i dittatori con analogie simili,anche nelle sequenze fotografiche, al nostro Mussolini,l’odiato nemico storico della Libia. Negli ultimi mesi era braccato dai ribelli e il suo regime che era il più longevo del Nord Africa si è sgretolato./ Ma che cosa si nasconde dietro le insurrezioni della primavera araba? I media e ci fanno capire che dietro questi rivoluzionari ci sono poveri musulmani, che hanno avuto successo grazie alle nuove tecnologie. Tali mezzi di comunicazione dovrebbero essere esclusivamente al servizio dei cittadini per informarli, ma in questo caso sono stati responsabili di una omogeneità di tendenze che hanno infiammato tutto il nord Africa. All’origine delle prime grandi dimostrazioni vi erano malumori di varia natura generati dalla disoccupazione giovanile, il rincaro dei prezzi, dalla brutalità della polizia e dall’assolutismo del dittatore. /Ho sperato che questi giovani fossero il mezzo per far arrivare la democrazia in quei sfortunati paesi, spazzando via la violenza che ha colpito gli stessi libici in una cruenta guerra civile. Con la morte di Gheddafi e con dei fotogrammi così cruenti ho capito che il carnefice era diventato vittima e che quei rivoltosi che al grido “Dio è grande”, non erano altro che l’altra faccia dell’integralismo religioso e che anche i rivoluzionari erano simili al dittatore. Nessuno rimpiangerà questo sanguinario dittatore,ma è un madornale errore fare una guerra e portare dei fanatici al potere. Noi in Occidente crediamo di aver aiutato delle popolazioni oppresse,ma in realtà la rivoluzione in atto è guidata da fanatici che non pensano alla popolazione, ma alla sottomissione del mondo all’Islamismo. Per concludere il mio pensiero e’ che l’uccisione così barbara del dittatore libico ha svelato la vera natura della nuova classe dirigente di quel paese simile, forse ancora più pericolosa della precedente.

[giada]

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