Saggio breve - L'inquinamento

Messaggioda Umpa_ » 12 apr 2012, 16:36

E domani, cosa diremo ai nostri figli? – Siamo stati noi a causare le mostruosità che ci circondano oggi. Cosa fare? Rimboccarsi le maniche, e usare tanto olio di gomito!
La Terra ha saputo sopportare cambiamenti violenti e devastanti, operati non solo dall’uomo, ma anche dalla natura, come le glaciazioni, ma ha saputo sempre trovare un nuovo equilibrio ambientale. Nell’antichità l’uomo con la scoperta dei primi attrezzi e del fuoco ha cominciato a imporsi sull'ambiente ed a modificarlo; la possibilità di dominare la natura e di alterarla si sono poi moltiplicate quando egli ha acquisito maggiori conoscenze tecniche ed è riuscito a realizzare strumenti sempre più raffinati nel corso dei millenni, passando dall'aratro di legno al trattore, dal fuoco alle armi nucleari più potenti e distruttive. Tuttavia, negli ultimi decenni, non sono stati i mezzi di cui l'uomo ha potuto disporre a farlo diventare il principale predatore del pianeta, quanto l'uso irresponsabile ed incontrollato di tali mezzi. Negli ultimi due secoli, poiché tutti abbiamo usato le risorse naturali e prodotto materiali di scarto, oggi ogni abitante della Terra contribuisce allo stato di salute del pianeta. Ci sono più di 6 miliardi di persone al mondo: più esse aumentano, maggiori sono i danni che causano con l’inquinamento. Contando almeno un’auto a famiglia, si calcola che al mondo ci sono più di 500 milioni di autoveicoli: in zone altamente popolate, quantità così elevate possono provocare gravi problemi. Inquinamento dell’aria, congestione del traffico e sicurezza stradale sono i principali problemi di alcune nazioni. Fabbriche, centrali elettriche, aeroplani, riscaldamenti e veicoli a motore emettono nell’aria fumi e gas nocivi, che inquinano così l’atmosfera e causano malattie respiratorie. Le acque di scolo di fabbriche e edifici possono contenere anche sostanze velenose; fertilizzanti e pesticidi usati nelle aziende agricole, ma anche il letame animale, infatti, si riversano anch’essi in fiumi e laghi. I rifiuti sono un’altra forma di inquinamento: contengono sostanze nocive e possono liberare nell’aria altre sostanze dannose, oppure, se vengono bagnati dalle piogge che poi si infiltrano nel terreno, possono contaminare il suolo e le acque che scorrono in profondità. La contaminazione, perciò, può arrivare alle piante che verranno innaffiate con quelle acque, e all’uomo; gli animali, se vengono a contatto con i rifiuti, possono ingoiarne le sostanze tossiche o rimanervi intrappolati. Altro esempio di inquinamento sono le piogge acide: danneggiano gli alberi e le altre piante, si riversano in corsi d’acqua e laghi, uccidendo i pesci e gli altri animali che ci vivono, e fanno ammalare le persone che se ne nutrono. Sommando tutti questi fattori, sembra più che scontato che la natura prima o poi si riprende ciò che le appartiene: un esempio è lo Tsunami che ha colpito l’Indonesia nel 2004, o l’uragano Katrina che ha inondato il New Orleans. A puntualizzare ciò, ci sono anche le parole di J. Rifkin : “L’uragano Katrina non è stato un evento malaugurato, ma siamo stati noi a causarlo”.
Sono d’accordo con R. Duiz, che afferma che se tutto realmente stesse migliorando come i capi di Governo assicurano, il ritiro dei ghiacciai non procederebbe più a un ritmo così intenso. Il protocollo di Kyoto almeno aiuta ad eliminare l’inquinamento e a conservare la natura. Le lontre e i salmoni sono infatti tornati in molti fiumi europei, e gli uccelli rapaci, come le aquile e i nibbi, sono aumentati di numero da quando alcuni veleni sono stati banditi. Ma vanno presi in considerazione anche gli effetti a lungo termine dell’inquinamento: il riscaldamento globale mette a rischio di estinzione molte specie. I suoi effetti stanno diventando già visibili: in alcuni paesi, e in questi giorni lo si nota anche qui al Sud Italia, la primavera inizia con sempre più anticipo. Alcuni alberi si coprono di nuove foglie anche dieci giorni prima di quanto accadeva 40 anni fa, e le conservano fino all’autunno inoltrato. Uccelli, rane e rospi depongono le uova in anticipo, e si verificano trombe d’aria e alluvioni in luoghi dove prima ciò non accadeva; i periodi di siccità, o, al contrario, di piogge torrenziali, sembrano prolungarsi. Le cause di tale fenomeno sono soprattutto i paesi industrializzati, che attraverso le loro attività immettono nell’atmosfera enormi quantità di anidride carbonica e altri gas responsabili del surriscaldamento dell’atmosfera. Occorre ricordare che questi paesi sono la minoranza rispetto a tutti quelli presenti sul pianeta, eppure usano più risorse e causano più inquinamento della maggior parte dei paesi sottosviluppati: ad esempio, gli USA, in cui si concentra meno del 5% della popolazione mondiale, divorano più di un quarto della produzione annua di energia fossile.

Umpa_

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Messaggioda giada » 13 apr 2012, 10:24

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