storia dell' arte SCHEDA ANALISI DORIFORO DI POLICLETO

Messaggioda claudia » 18 mag 2012, 8:26

SCHEDA ANALISI DORIFORO DI POLICLETO
1. TITOLO: Doriforo
AUTORE: Policleto di Argo
DATAZIONE: periodo classico greco
DATA: 450-445 a. C. (copia Romana l ^ secolo a. C.)
TECNICA: sottrattiva
MATERIALI: _originale in bronzo
_copia Romana in marmo
LUOGO DI CONSERVAZIONE: Napoli, museo archeologico nazionale
DIMENSIONI : h 212 cm
2. Il soggetto rappresentato è un bel giovane nell’ atto di camminare. La gamba sinistra è avanzata e controbilanciata dalle spalle, ma tutto il peso del corpo grava sulla gamba destra. La figura sembra in uno stato di sospensione, il braccio sinistro piegato regge una lancia, andata perduta, che appoggia sulla spalla; il braccio destro è dritto lungo il fianco (secondo alcuni impugnava il fodero di una spada). La testa è rivolta verso destra ed è leggermente piegata, i suoi capelli sono disposti in ciocche simmetriche.
3. La composizione della figura è basata sullo schema del Chiasmo, nel quale le singole parti del corpo sono contrapposte: al braccio sinistro piegato corrisponde la gamba destra tesa, al braccio destro teso, la gamba sinistra flessa. Questo schema ricercato da Policleto fornisce all’ opera un dinamismo trattenuto e composto, infatti la figura non si presenta come statica. Cosi la statua possiede un armonico bilanciamento dove ogni parte del corpo ha la sua equilibrata contrapposizione ( anche il bacino, piegato verso sinistra, si contrappone alle spalle, curvate a destra). Tutta la figura è scolpita sulla base di rapporti proporzionali di valori accuratamente calcolati su cui Policleto scrisse il Canone.
4. La seconda metà del V secolo a.C., periodo a cui risale l'originale di Policleto, costituisce un momento fondamentale per la storia dell'arte greca, che sembrò raggiungere un livello unico di perfezione, rimasto per secoli modello per la cultura occidentale. Le vittorie sui Persiani esaltarono l'orgoglio delle popolazioni elleniche e Atene divenne città potentissima, La scultura fu dominata da due grandi artisti, Policleto e Fidia, che lasciarono un'impronta profonda nell'arte di quel tempo . Proprio l’ età classica, dove è stato scolpito il Doriforo, è determinata infatti dall’ esattezza dell’ imitazione della natura,nella quale è esaltata la figura dell’ uomo e il movimento. La conoscenza dell'anatomia del corpo e la competenza tecnica permettono agli scultori di raffigurare dei ed eroi in pose più naturali e variate rispetto ai periodi precedenti. Mirone , ad esempio, sperimenta il movimento nello spazio privilegiando un istante dell'azione e un unico punto di vista, quello frontale.
5. La statua del Doriforo divenne ancora più importante nel periodo Romano, dove molti scultori si rifacevano ad essa. Un esempio è dato dall’ Augusto di prima porta(8 a.C.; marmo; 2,04m; conservato nei Musei Vaticani) .L’ imperatore romano decise infatti di ispirare la sua statua all’ opera di Policleto. Il movimento generale è similare a quello dell’ opera Greca. La capigliatura è stata totalmente ripresa così come la struttura del corpo( la fisionomia è quella di Augusto , anche se leggermente addolcita). La statua dell’ imperatore Augusto è ritratta nella posa in cui si richiedeva silenzio prima dell’ incitamento della battaglia, ma nella stessa mano anch’ egli( come il Doriforo) porta una lancia.

claudia

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Messaggioda giada » 18 mag 2012, 12:28

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