ERODOTO biografia vita e opere pensiero di erodoto

Messaggioda annunziatitrina » 14 lug 2012, 17:24

Erodoto è uno storiografo greco vissuto nel V secolo a.C (484-430) l'epoca d'oro della civiltà e della cultura ellenica.Nato ad Alicarnasso, una città della Caria , regione corrispondente all'attuale turchia ,viaggiò a lungo,visitando gran parte del mondo allora sconosciuto;infine approdò ad Atene dove strinse amicizia con personalità politiche e letterarie di gran rilievo in quel periodo.Nel corso dei suoi viaggi ebbe modo di conoscere usi,costumi,leggende e aneddoti dei più diversi popoli, materiale che utilizzò nella composizione delle sue storie,un'opera in nove libbri nella quale narro le cause e lo svolgimento delle guerre persiane.

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Messaggioda giada » 15 lug 2012, 4:58

NON TI SEMBRA UN PO' POCHINA COME BIOGRAFIA?

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Messaggioda rmanga » 4 ago 2012, 18:29

ERODOTO

Vita e opere

Nacque tra il 490 e il 484 a.C. ad Alicarnasso (Asia Minore) città di origini doriche, ma con una forte presenza di elementi ionici.
La sua formazione culturale fu arricchita da influssi asiatici.
Da giovane fu costretto ad un periodo di esilio a Samo.
Dopo il 454 ristabilitosi l’ordine Erodoto potè iniziare un lungo periodo di viaggi che lo condussero in numerose regioni del mondo conosciuto à ad Atene entrò in stretto contatto con il circolo Pericleo .
Nel 443 rivestì certamente un ruolo nella fondazione della colonia panellenica di Turii in Calabria che Pericle volle fondare sulle rovine di Sibari.
Morì poco dopo il 430 a.C.
L’opera di Erodoto porta il generico titolo di Ίστορίαι e risulta divisa in 9 libri ( forse ad opera di Aristarco di Samotracia, filologo dell’età ellenistica).
In epoca successiva ad ogni libro venne dato il nome di una Musa .
In origine l’autore ordinò la 222g63c materia per λόγοι distinguendoli con un aggettivo etnico.
La lingua utilizzata è il dialetto ionico

L’opera

Omeroà punto di riferimento.
Scopo à ammaestrare e conservare la memoria di certi eventi e quindi a celebrarli .
Le Storie Erodotee guardano alla tradizione aedico-rapsodica (per l’andamento non lineare della narrazione, per l’inserimento di episodi secondari per rafforzare l’argomento principale, per la prevalenza del momento invidiale sulle scene di massa e per la ciclicità degli avvenimenti.
Si differenzia dalla poesia perché:
Ø è logos à prosa

Ø prodotto di una ricerca condotta con le sole forze dell’intelletto umano.

Ø è scritta e non orale .

Ø Non frutto di ispirazione divina ma ha elementi concreti e oggettivi


Tradizione rapsodicaà novelle.
Le novelle rispondono all’ esigenza di narrare, infatti molti racconti sono rielaborazioni di fatti storici realmente accaduti, il genere novellistico nacque con Erodoto.
Le storie sono divise in 2 blocchi omogenei
Per i primi 4 libri e meta del 5 descrive usi e costumi dei popoli non greci, per la restante sezione l’argomento prevalente è la storia greca (liberazione della sudditanza Persiana delle città d’Asia).
Libri:

CLIO à dopo un breve proemio Erodoto espone i motivi della secolare ostilità tra greci e persiani, individuati in una seria di reciproci rapimenti di donne, culminati nella guerra di troia. Poi concentra l’attenzione su Creso, re di Lidia;lo storico narra le antiche vicende della Lidi e anche quelle della dinastia dei Mermnadi fondata da Gige (di cui Creso è discendente).Erodoto parla anche della Persia.
EUTERPEà prendendo il libro avvio del regno di Cambise e dalla tua progettata invasione dell’Egitto, per risolversi in un lunghissimo logos sugli usi e i costumi egiziani, sulla geografia della regione e sulla sua storia.
TALIAà all’inizio spedizione di Cambise con descrizione delle sue empietà ed atti di ferocia. Intanto gli Spartani entrano in guerra con Policrate, signore di Samo(scrive di come Policrate riuscì a farsi tiranno dell’isola).Congiura ordita dai Magi contro Cambise, che muore e gli succede Dario I. Poi discussione fra Dario e 2 notabili persiani per individuare la migliore forma di governo tra democrazia, oligarchia e monarchia(la preferita) . Conclusione:conquista persiana di Samo e repressione di una rivolta in Babilonia.
MELPOMENEà carattere spiccatamente locografico. La prima metà parla della campagna di Dario I contro Sciti. Poi digressione sulla Scizia e sugli Iperborei. Discussione scientifica sulla forma della terra. 2° metà del libro: logos sulla Libia.
TERZICOREà Guerre Persiane. I primi capitoli : raccontano della conquista della Tracia da parte di Dario. Poi fase iniziali della rivolta anti-persiana delle città greche d’Asia promosse da Aristagora, così descrive Sparta ed Atene. Dopo gli iniziali successi degli insorti segue la loro sconfitta.
ERATOà esaurisce il racconto della rivolta ionica. della conquista persiana del Chersoneso, Erodoto prende spunto per inserire la figura di Miliziade, futuro vincitore di Maratona. Dopo 2 spedizioni il libro si chiude con la descrizione delle infruttuose campagne del vincitore Milziade contro l’isola di Paro( proprio per questo Milziade morì ).
POLIMNIOà incentrato sulla 2° spedizione Persiana contro Atene e l’intera Grecia,a guidarla è Serse. Si sofferma sia sull’apparato militare dei persiani , sia sulle difese Greche .Scrive anche dei numerosi e poco onorevoli dissidi da cui furono lacerati Spartani ed Ateniesi, che portano all’inutile disastro delle Termopili. Unica digressione: sul tiranno Gelone.
URANIAà descrive le ultime fasi della spedizione Persiana (invasione dell’Attica e distruzione di Atene). Poi descrizione della celebre battaglia di Salamina, nella quale Temistocle distrugge la flotta di Serse. Alla fine digressione sulla monarchia Macedone.
CALLIOPEà tratta della seconda invasione dell’Attica tentata da Mardonio. 2 battaglie in entrambe la vittoria arride ai Greci e determina la definita ritirata dei Persiani. Nel 478 gli Ateniesi conquistano la roccaforte di Sesto ponendo fine ad ogni minaccia persiana.


Complessità

primo tentativo di una “Storia Universale” che ha come fulcro la Persia.
lo schema storiografico di Erodoto può essere considerato un’anticipazione di quello che si avrà con la storiografia “universale” di Polibio.
Non si sa se quante volte Erodoto abbia modifica l’impianto strutturale e ideologico delle Storie, infatti l’opera è di dimensioni fuori dal comune.
Seconda solo ai poemi Omerici, quanto a estensione, è più vasta anche di quella che scrive Tucidide.
è probabile che lo scontro tra Europa e Asia fosse gia chiaro ad Erodoto come tema centrale della sua opera e l’assoggettamento delle città greche d’Asia al sovrano Barbaro potesse costituire un ottimo punto di partenza per l’intera narrazione.

Greci e barbari

Erodoto riesce a sfruttare il racconto dell’invasione Asiatica per creare efficaci momenti narrativi nei quali i Barbari sono descritti mentre scoprono, increduli ed ammirati, quei greci che dovrebbero rendere schiavi.

Nascita della storia

Per passare dalla logografia alla storia:
Ø ricerche e analisi delle fonti di informazione(fineà verità ). Erodoto ritiene che la vista (όψις), sia lo strumento informativo e più fedele. [idea della visone diretta αυτοψια e già nell’etimo dei sostantivi ιστορίη (ricerca) e ίστωρ (testimone)]. Ma i limiti di questo metodo sono evidentià l’autopsia è superata dalla seconda fase dell’indagine l’ascolto [ακοη]. In questo tipo di indagine Erodoto non si ferma alla prima testimonianza e quando ce ne sono varie tra di loro contraddittorie a scegliere è il suo raziocino [γνώμη] . Lo storico sa bene che i logografi precedenti hanno usato molta fantasia e quindi ha la necessità di essere ritenuto veritiero. Soluzioneà rapporto di fiducia con il pubblico. I limiti di Erodoto sono le influenze religiose.

Ø Il celebre appellativo di pater historiae non va inteso come apprezzamento per i risultati della ricerca. Historiaà indica genericamente un racconto in prosa concernente fatti antichi.


Pensiero di Erodoto

Erodoto era in possesso di una vastissima conoscenza culturale, ampliatasi con i numerosi viaggi. Nello storico di Alicarnasso è importante l’esperienza diretta ( ogni popolo infatti ritiene le proprie usanze le migliori e non è disposto a cambiarle con quelle di nessun altro. Folle ed empio è cercare di imporre con la forza i propri nomoi al altre genti.
· Erodoto conclude che la verità ( citando Pindaro) che la consuetudine è la regina di tutte le

cose.

Concezione etico-religiosa

Tradizionale è la base della formazione culturale di Erodoto, allo stesso modo anche l’atteggiamento religioso.
Dopo avere viaggiato tanto e avere conosciuto dei diversi si è reso conto che la diversità sta solo nel nome e il sentimento che spinge tutti i popoli a venerare le forze che dominano il mondo è dovunque identico. Innaffi Erodoto non parla di un Dio preciso, ma del Dio o più generalmente della divinità creatrice del mondo.
Condanna l’uomo che esercita in maniera eccessiva e arrogante il potere e ritiene invidiosa la divinità della felicità umana ( diminuendola quando è eccessiva).

L’uomo e il suo destino

Erodoto non distingue l’influenza del fato della libera scelta dell’individuo e sovrappone le 2 cose à uomo erodoteo libero solo di adempire il proprio in conoscibile destino.

Atene e le guerre Persiane

Passaggio da logografia a storiografia à individuazione del compito storico che Atene si è assunta davanti a tutta la Grecia dopo il suo trionfo sui Persiani.
Furono gli Ateniesi a volere che l’ellade restasse libera, perciò l’intera Grecia era debitrice della propria libertà ad Atene.
Non si può considerare propaganda filo-ateniese perché Erodoto appare intimamente convinto di questa verità storica.

Lingue e stile di Erodoto

Storieà scritte in dialetto ionico che sia la madre lingua dell’autore, sia la lingua in cui erano espresse la precedente produzione logografica, la prosa scientifica e l’epica.
Nonostante le “ correzioni” della tradizone manoscritta restano molte ed evidenti tracce del legame fra la lingua di Erodoto de quella dell’epica, legame cui sono riconducibili le non rare forme Omeriche.
Lo stile di Erodoto si presente elegante fluido e vario, gli antichi lo definirono λέξισ ποικίλη.

rmanga

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