Capitolo X Promessi Sposi analisi delle parti personaggi

Messaggioda volleymylife » 3 set 2012, 15:30

In questo capitolo continua, sin quasi alla fine, la storia di Gertrude. Vi si possono distinguere due diversi momenti: il primo va dalla lettera al padre alla monacazione, mentre il secondo racconta la vita della Signora nel monastero e la tresca con Egidio.
Il capitolo si conclude ponendo termine all’analessi e tornando a Lucia e Agnese.
In questo capitolo il padre utilizza una strategia psicologica che si articola in due momenti: 1) rafforza il senso di colpa di Gertrude accentuando la gravità della sua colpa in modo da far crescere in lei il bisogno di perdono e di indurla all’abito religioso. 2) le fa capire che dopo la lettera al paggio, è ormai irrimediabilmente compromessa.
Durante le cerimonie si vede la personalità sdoppiata di Gertrude: lei che festeggia e lei che non vuole farsi monaca. Il padre affretta i tempi, alla figlia non deve essere lasciato il tempo di pensare, deve essere trascinata in un vortice di cerimonie e di occupazioni in modo che non possa trovarsi mai sola con se stessa e riflettere-->le cose sostituiscono i pensieri. Tutto ciò viene fatto per evitare i ripensamenti. Inoltre, le fanno scegliere i piccoli particolari, come se potesse scegliere la sua sorte che in realtà è già stabilita. Fingono più volte che lei possa scegliere.
Tema della folla: sguardi che la fissano. I nobili in monastero, serve ad indicare il grande sfarzo e l’abitudine a manifestare lusso e ricchezza pubblicamente. Dimostrazione forza e potenza, tutti sanno che Gertrude sta arrivando e la folla c’è già all’ingresso in città.
Di rilevanza sono gli occhi del padre che sono occhi di comando. Il dominio esercitato attraverso lo sguardo, il potere che esso comunica, si trasforma in suggestione che affascina e subordina. Questi valori simbolici sono entrambi presenti: Gertrude ha paura dello sguardo del padre e tuttavia non può che farsi guidare dal potere che esso emana. Gli occhi del padre la inchiodano alle sue responsabilità.
La badessa la rassicura credendo che voglia entrare. L’imbarazzo della madre badessa lo si nota dalle frasi spezzate e le sospensioni lei stessa sa che è stata una monacazione forzata o poiché è davanti a una persona importante. Gertrude fa dei passaggi, possibilità per recuperare danni, crede di sfruttare le occasioni di poter evadere.
Occhiata al padre: continua ad articolarsi il tema dello sguardo, qui è quello timoroso di Gertrude che cerca quello del padre; e quando lo vede soddisfatto di lei, Gertrude ne è contenta. La fine della paura e il bisogno d’affetto confluiscono, anche se solo per un istante, in un sentimento di gioia.
Quattro POI : Gertrude è di nuovo inserita nel meccanismo implacabile degli avvenimenti, in un ritmo di vita così assorbente da rendere impossibile il tempo della riflessione.
I genitori sapevano già a chi far fare la madrina, per tutto il pomeriggio l’hanno fatta “ronzare” intorno cosicché l’avesse intorno, diplomazia del padre. La madrina voleva entrare in famiglia per far sposare la figlia. * Povertà spirituale che circonda Gertrude la madrina lo fa per interesse personale. Padre usa tono adulatorio.
A forza di ripeterle le cose, le entrano in testa -->gioco psicologico, violenza su persona debole.
Maggiore imbarazzo con le occasioni pubbliche --> meno occasioni di cambiare idea-
Il prete è condizionato anche se non dovrebbe esserlo.
Gertrude cede a quello che sembra quasi affetto paterno. La tenerezza deriva nel principe dal veder realizzato il proprio piano; da ciò nasce il sentimento sincero d’affetto per la figlia. E’ l’unico moto spontaneo, non controllato, né voluto, che egli abbia; ma è significativo che avvenga solo perché la vittima è ormai completamente in suo potere. Anche l’amore per i figli è subordinato alle esigenze della casata e può manifestarsi solo se queste vengono soddisfatte. Il guazzabuglio ( così fatto è questo guazzabuglio del cuore umano) deriva appunto dalla compresenza di aspetti contraddittori e che anzi solitamente sono inconciliabili: la spontaneità e il disinteresse da un lato, il calcolo e l’opportunismo egoistico dall’altro. Qui paradossalmente convivono il carattere spontaneo dell’affetto e il fatto che invece esso si rivela solo dopo che l’interesse è stato raggiunto. Difficile dire se questo dettaglio aggiunga davvero una nota d’umanità al padre.
Padre lascia spazio all’immaginazione del lettore. Ci sono tempi veloci --> ellissi/sommario.
E’ una delle facoltà singolari e incomunicabili della religione cristiana, il poter indirizzare e consolare..--> digressione analoga a quella dell’amicizia--> snodo narrativo che segna il passaggio dalla prima alla seconda fase del capitolo.
Similitudini: come un fiore sbocciato….che gli aliti punto d’intorno = già nel capitolo precedente i sentimenti e i pensieri di Gertrude erano paragonati al brulichio delle api intorno a un paniere di fiori. Le similitudini che accostano la ragazza ai fiori ritornano in questo capitolo due volte, conferendo un tratto di delicatezza e di gentilezza alla figura di Gertrude e rivelando l’umana comprensione del narratore.
Batter ferro mentr’era caldo = cinismo del padre.
Pecora smarrita = citazione evangelica.
Gertrude era come dominata da un sogno --> ultima parte sospesa, trascinata negli eventi come in sogno.
*Fosse arte o caso… de’ suoi parenti più prossimi= similitudine imbroglio dietro. Il principe sapeva bene che Gertrude avrebbe scelto la persona che le era stata più vicina e che questa era quella più conveniente all’interesse della casata: la dama in questione in effetti era stata tanto sollecitata di premure non per affetto o per pietà, ma per un calcolo ipocrita. E’ direttamente interessata alla monacazione della ragazza perché così tutto il patrimonio andrà al principino, suo prossimo genero.
Preterizione = saltare un pezzo e dirlo. Si dice esplicitamente che non la racconta, e si capisce che non è una cosa giusta. Una figura retorica con cui si finge di non voler dir nulla di ciò di cui si sta parlando, e quindi lo si dice a chiare lettere.
Morderle= verbo metaforico
Come il naufrago se vuole afferrare la tavola…similitudine.
Gertrude ride sgangheratamente -->sopra le righe, viene fuori dalla rabbia e dalla frustrazione.
Chiamata sventurata--> gertrude sprofonda in una brutta situazione, ma non ce lo dice, la chiama solo sventurata e dà spazio all’interpretazione e immaginazione.
Imbiancatura esteriore= citazione vangelo—Gesù definisce i Farisei puliti solo in apparenza.
Parti più macrabe vengono tolte da manzoni. Passa al presente-->elasticità azione. Azione- conseguenza
Lontano, lontano = idea allontanamento della conversa.
Il rimorso di Gertude assume un tono solenne: vi si avvertono una sacralità violata e, nello stesso tempo, il turbamento di un’anima che può sì gravemente peccare ma essere cinica mai.
“ ne sentirai, ne sentirai, ne sentirai” la buona Agnese si picca di essere esperta del mondo e di esibire una saggezza popolare che in realtà al narratore appare assai riduttiva.
Solo i ricchi potevano permettersi la cioccolata calda in casa.

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Messaggioda giada » 3 set 2012, 15:34

analisi? riassunto? insomma cos'è?

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Messaggioda volleymylife » 3 set 2012, 20:54

analisi delle parti(o anche frasi dei personaggi)più importanti del capitolo

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Messaggioda giada » 4 set 2012, 11:11

hai guadagnato 1 credito

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