da anna_delia » 10 set 2012, 19:50
VIRGILIO: CONTESTO STORICO.
L'esistenza virgiliana si staglia su un quadro storico estremamente articolato e tumultuoso: è stato ucciso nel 44 a.C. Giulio Cesare e Ottaviano e Antonio, muovono guerra ai Cesaricidi, capeggiati da Bruto e Cassio. Questi verranno sconfitti definitivamente a Filippi nel 42 a.C. All'indomani di questa battaglia, Ottaviano e Antonio decidono di concedere ai veterani della guerra contro i Cesaricidi, parte delle terre della Pianura Padana: anche la famiglia di Virgilio, fu coinvolta nell'esproprio e soltanto l'intervento di Mecenate evitò al poeta la perdite del suo podere.
Questo evento traumatico traspare con evidenza nelle "Bucoliche".
L'INCONTRO CON MECENATE.
L'incontro decisivo nella vita di Virgilio è quello con Gaio Mecenate, uno dei consiglieri di Ottaviano. Nato da una nobile famiglia etrusca, Mecenate, si dedicò alla vita politica, privilegiando il culto dell'otium: i piaceri delle compagnie raffinate, della buona lettura, delle opere d'arte. Non andò mai oltre il rango di cavaliere, ma divenne uno dei personaggi cardine della Roma Augustea. La ragione della sua celebrità si deve al fatto che egli fu in grado di raccogliere intorno a sè e, quindi, intorno alla figura di Ottaviano, le menti più brillanti dell'epoca, favorendo l'espressione del loro genio artistico: nel circolo di Mecenate si riunirono poeti come Virgilio, Orazio e Properzio. Una questione ancora parzialmente aperta, è quella che riguarda il tipo di influenza che Mecenate ed Augusto esercitarono sulla produzione poetica degli artisti che ruotavano intorno alle loro carismatiche figure. Una volta diventato Augusto (imperatore), Ottaviano fa una politica di restaurazione della pace e, di conseguenza, vuole che i suoi amici poeti in qualche modo la sugellino. La verità è che, anche se ricevono degli imput da Augusto, poeti grandi come Virgilio, danno vita ad opere originali e non encomiastiche.